La premier Giorgia Meloni è intervenuta in apertura della sessione plenaria della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina che si è aperta il 10 luglio a Roma. «Questa conferenza ci offre l’opportunità di sottoscrivere numerose intese. Uno degli ambiti principali sui quali noi abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione riguarda la creazione di nuovi strumenti, di nuovi meccanismi finanziari che possano accompagnare il lavoro delle aziende, fare da moltiplicatore. Sono per questo felice di annunciare il contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo Equity a livello europeo», ha sottolineato la presidente del Consiglio. «Il messaggio che vogliamo lanciare oggi agli imprenditori è semplice: non abbiate paura di investire, di costruire, di ricostruire in Ucraina. Investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo, è invece un investimento in una nazione che ha dimostrato più resilienza di qualsiasi altra, ma è anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica dell’Europa intera, sulla sicurezza dei nostri cittadini», ha aggiunto la premier.
«Investire in Ucraina è un investimento su noi stessi perché riguarda ciascuno di noi, per questo dobbiamo essere orgogliosi del risultato che oggi raggiungiamo tutti insieme, nazioni, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, autorità locali, settore imprenditoriale, società civile. Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro», ha poi evidenziato la premier nel corso del suo intervento.
Ursula von der Leyen, oltre 10 miliardi di euro in investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione
Numeri ribaditi poco dopo dalla presidente della Commissione europea. «Le garanzie e le sovvenzioni che firmeremo in questa Conferenza sono destinate a sbloccare oltre 10 miliardi di euro in investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione e garantiremo che l’Ucraina riceva sostegno fino al 2028 e oltre, quando entrerà in vigore il nuovo bilancio europeo», ha annunciato Ursula von der Leyen. «La nuova partnership svolgerà inoltre un ruolo chiave nel promuovere gli investimenti del settore privato, che saranno fondamentali per la ricostruzione», ha aggiunto.
La premier: il piano di Mosca è fallito
«La partecipazione così ampia e di così alto livello a questa conferenza trasmette al mondo un messaggio importante: ognuno di noi è qui per un obiettivo comune: guardare oltre l’insopportabile ingiustizia» contro Kiev «e saper immaginare un’Ucraina prospera, aiutando l’Ucraina a difendersi, immaginando» anche il post-guerra. «La Russia incrementa gli attacchi contro i civili: il disegno – osserva – è tentare di piegare gli ucraini con il buio, la fame e la paura. Il piano di Mosca è fallito, perché’ la comunità internazionale si è schierata contro questo scempio”, dice la premier. «Vogliamo fermare l’oscurità e costruire un futuro forte per l’Ucraina», osserva Meloni.
Nessun beneficio a chi ha finanziato la Russia
La premier ha poi sottolineato l’importanza di collegare la ricostruzione al principio di responsabilità internazionale. “Vogliamo lavorare con l’Ucraina affinché la ricostruzione sia a beneficio di chi non ha contribuito a finanziare la macchina bellica russa”, dice Meloni.
“Nel progetto di ricostruzione dell’Ucraina accoglieremo solo partner che non stanno aiutando la Russia a continuare questa guerra”, ha confermato il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza. “Solo gli amici sono invitati a essere parte della ripresa economica e tecnologica dell’Ucraina”, ha aggiunto Zelensky.
Ursula von der Leyen: 1 miliardo di euro a titolo di sostegno macrofinanziario
“L’Europa è stata ed è il principale donatore dell’Ucraina, con quasi 165 miliardi di euro di sostegno. Solo quest’anno copriremo l’84% del finanziamento esterno necessario. Nell’ambito di questo sostegno, posso annunciare un pagamento di 1 miliardo di euro a titolo di sostegno macrofinanziario, nonché un pagamento di oltre 3 miliardi di euro a titolo dello Strumento per l’Ucraina. Le garanzie e le sovvenzioni che firmeremo in questa Conferenza sono destinate a sbloccare oltre 10 miliardi di euro in investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione. E garantiremo che l’Ucraina riceva sostegno fino al 2028 e oltre, quando entrerà in vigore il nuovo bilancio europeo”. È quanto ha dichiarato, invece, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento.
L’iniziativa – oltre che dalla Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti – è promossa anche da Germania, Francia, Polonia e Italia. “Il nostro compito è aiutare l’Ucraina, e lo faremo”, ha promesso dal canto suo Giorgia Meloni. L’obiettivo è “scrivere questo nuovo capitolo della sua storia per amore di giustizia e come monito per il futuro”.
L’Italia, ha aggiunto la premier, esercita un ruolo di protagonista “non solo per la costanza e la chiarezza con cui si è da subito schierata dalla parte giusta della storia, senza tentennamenti, ma anche perché il solido e straordinario tessuto produttivo italiano ha tutte le carte in regola per generare un moltiplicatore di investimenti e opportunità”.
“Il messaggio agli investitori è semplice: non abbiate paura. Investire non è un azzardo, è un investimento sulla pace e sulla sicurezza dei nostri cittadini”, ha detto Meloni.
Leonardo, Enel, Terna, Snam e Ferrovie sottoscriveranno intese con le omologhe aziende ucraine. “Saremo al vostro fianco con realtà come Simest, Sace, Cdp, che sostengono l’internazionalizzazione delle imprese”, ha aggiunto.
Giorgetti, 50 milioni per beni e servizi su ricostruzione
“Sono lieto di annunciare che il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano intende partecipare a un accordo G2G (Governo-Governo) con l’Ucraina per un ammontare di 50 milioni di euro. Tale finanziamento consentirà l’acquisto di beni e servizi ritenuti essenziali alla ricostruzione”, ha dichiarato durante il suo intervento il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Inoltre il ministro del Mef ha anche annunciato un ulteriore contributo di 10 milioni di euro per la realizzazione di un progetto Bers nel settore agroalimentare. Il programma ha lo scopo di modernizzare l’industria agroalimentare ucraina, facilitandone al contempo l’integrazione nelle catene di valore globali.
Piantedosi, accolti quasi 200mila cittadini ucraini
“Dal febbraio 2022 abbiamo accolto quasi 200mila cittadini ucraini”: ha riferito il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il titolare del Viminale ha spiegato che molti di loro “hanno trovato protezione grazie alla comunità ucraina già presente nel nostro Paese”. “Per chi invece non aveva una rete familiare di riferimento”, ha spiegato, “abbiamo attivato un articolato sistema pubblico di accoglienza, reso possibile grazie al coordinamento e alle risorse del ministero dell’Interno e del Dipartimento della Protezione civile”. “L’accoglienza”, ha sottolineato il ministro, “non si è limitata all’alloggio, ma si è tradotta in azioni concrete di integrazione, accompagnate da un sostegno umano e solidale rivolto in particolare ai più deboli. Abbiamo attivato progetti mirati come percorsi di orientamento, corsi di lingua, mediazione linguistico-culturale, supporto legale e psicologico”. “Per dare continuità a questi impegni”, ha sottolineato il ministro, “abbiamo sostenuto con convinzione la decisione del Consiglio dell’Unione europea di prorogare la protezione temporanea per i cittadini ucraini fino al 4 marzo 2027: una decisione che offre stabilità e certezza giuridica, e consente ai cittadini ucraini di guardare al futuro con maggiore serenità”. “Per sua natura, pero’, la protezione temporanea ha una durata necessariamente limitata”, ha osservato Piantedosi, “ed è per questo che abbiamo avviato anche un percorso di preparazione alla transizione. A livello europeo stiamo infatti delineando le modalità per accompagnare la fine del regime di protezione temporanea, affinchè la transizione avvenga in modo ordinato, anche in vista delle possibilità che si apriranno nel territorio di origine”. “Abbiamo accolto la proposta del Governo ucraino”, ha riferito il titolare del Viminale”, di lavorare insieme per l’istituzione di un Unity hub in Italia: uno spazio, pensato dalla comunità ucraina per la comunità ucraina, dove ricevere orientamento professionale, supporto giuridico, informazioni aggiornate sul contesto italiano e su quello ucraino, occasioni di formazione e di incontro, anche in funzione di un rientro sicuro in Patria”. L’Ucraina, ha concluso Piantedosi, “ha davanti a sè un percorso difficile, ma ricco di speranza. Se sapremo accompagnarlo con coraggio e visione, il futuro potrà essere quello di un Paese libero, europeo, innovativo, capace di accogliere chi torna e di valorizzare chi resta”.
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