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Settore calzaturiero italiano: numeri nel 2025 e opportunità di crescita per un’eccellenza storica


 

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Il settore calzaturiero italiano, emblema di artigianalità, ricercatezza e prestigio, si trova a navigare una fase di trasformazione ricca di criticità ma anche di potenzialità.

Il Made in Italy, da sempre sintesi perfetta di tradizione e innovazione, rimane un simbolo di eccellenza globale, pronto a cogliere nuove opportunità e a superare la fase di rallentamento registrata nel 2024.

In questo articolo, analizziamo i più recenti dati che descrivono il settore della produzione artigianale di calzature, le dinamiche di mercato e le strategie di rilancio, per offrire una visione a tutto tondo sullo stato attuale del comparto e sulle effettive possibilità di sviluppo.

Il settore è oggi chiamato a rafforzare la propria competitività per scrivere un nuovo capitolo di successo, facendo leva su parole chiavi quali sostenibilità, innovazione e apertura ai nuovi mercati.

Performance 2024: una base per il rilancio

Il 2024 ha rappresentato un momento di riflessione per l’industria calzaturiera italiana, con un fatturato di 13,2 miliardi di euro, in flessione rispetto all’anno precedente, secondo i dati di Assocalzaturifici e Confindustria Accessori Moda.

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La produzione industriale ha registrato una contrazione, mentre l’export, pilastro storico del settore, ha mostrato una lieve riduzione. Questi numeri, influenzati da instabilità geopolitiche, rincari energetici e cambiamenti nella domanda globale, non oscurano il potenziale di ripresa. Le imprese stanno già lavorando per trasformare le difficoltà in opportunità, puntando su qualità e innovazione per riconquistare il mercato.

Le aziende hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattamento, con molte realtà che continuano a investire in ricerca e sviluppo. Sebbene alcune imprese abbiano chiuso i battenti, la maggior parte sta rispondendo con strategie creative, come la personalizzazione dei prodotti e l’espansione verso nuovi mercati, per rafforzare la propria competitività.

Export: nuove frontiere per il Made in Italy

Il commercio internazionale ha mostrato segnali incoraggianti, con alcune destinazioni che brillano come esempi di opportunità.

La Cina, ad esempio, ha registrato una crescita in valore e un aumento significativo in volume, evidenziando l’appetito per le calzature italiane di qualità. Gli Emirati Arabi e la Turchia si sono distinti con incrementi a doppia cifra, confermando il potenziale del posizionamento premium in questi mercati. Anche se i mercati tradizionali come Germania e Francia hanno mostrato una certa cautela, il recupero registrato nel territorio tedesco nei primi mesi del 2025 lascia intravedere segnali positivi.

Le calzature sportive, in particolare le sneaker, continuano a trainare l’export, con un aumento in volume che testimonia l’abilità del settore di intercettare le preferenze dei consumatori globali. Questi successi dimostrano che, anche in un contesto complesso, il Made in Italy può trovare nuove strade per crescere, specialmente in regioni emergenti come il Medio Oriente e l’Asia.

Mercato interno: un consumatore in evoluzione

La domanda interna ha mostrato una certa prudenza, con una leggera flessione nella spesa delle famiglie, ma, allo stesso tempo, con il segmento delle sportive che continua a brillare, registrando una crescita che riflette il dinamismo delle tendenze giovanili.

Le calzature classiche, pur in lieve calo, mantengono un pubblico fedele grazie alla loro eleganza intramontabile.

Sono diversi i territori nazionali dove questo settore dell’artigianato continua a rivestire un ruolo strategico e a muovere volumi importanti anche in questa apparente fase di contrazione. La Lombardia, ad esempio, ha dimostrato una solida tenuta, mentre Toscana e Campania stanno investendo in innovazione per recuperare terreno. Il settore, con circa 70.000 addetti, rimane un pilastro occupazionale e un’opportunità per attrarre giovani talenti attraverso programmi di formazione basati anche sulla collaborazione con istituti tecnici locali.

 

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Primo trimestre 2025: segni di stabilità e crescita

I dati preliminari del 2025 indicano un settore che sta progressivamente ritrovando equilibrio. Il fatturato, pur ancora in lieve calo, mostra un miglioramento rispetto al 2024, mentre l’export registra una crescita in volume, segno di una domanda internazionale che torna a premiare la qualità italiana.

I prezzi medi, leggermente più accessibili, riflettono la capacità delle aziende di adattarsi a consumatori sempre più oculati nelle spese e attenti al reale valore dei loro acquisti. Mercati come la Germania, gli Emirati Arabi e la Turchia stanno guidando la ripresa, mentre nuove strategie stanno aiutando a stabilizzare la presenza in Asia e Nord America. Questo scenario lascia ben sperare per un 2025 di consolidamento e crescita.

Strategie per il futuro: innovazione e sostenibilità

Il settore calzaturiero italiano sta abbracciando con entusiasmo la transizione ecologica. Iniziative come il progetto VCS (Verified and Certified Steps) stanno rivoluzionando la filiera, ponendo le basi per una sempre più precisa tracciabilità e sostenibilità, in risposta alla domanda crescente di prodotti etici. Le imprese stanno investendo in processi produttivi più efficienti, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale senza compromettere la qualità che rende il Made in Italy unico.

La diversificazione dei mercati rappresenta un altro pilastro strategico. La Cina e Hong Kong, nonostante alcune battute d’arresto negli scorsi anni, restano destinazioni chiave, mentre il Medio Oriente offre opportunità crescenti per il posizionamento di alta gamma.

Il potenziamento dei servizi terziari – dalla logistica e supply chain management al marketing e comunicazione, dalla prototipazione e consulenza di design alla ricerca & sviluppo, fino alle piattaforme e-commerce e all’assistenza post-vendita – dedicati ai grandi marchi del lusso, unito alla partecipazione a fiere internazionali come MICAM Milano, stanno spalancando nuove opportunità per il comparto calzaturiero italiano.

Se i programmi di formazione stanno preparando una nuova generazione di artigiani e designer, la digitalizzazione sta effettivamente trasformando il modo in cui le aziende si connettono con i consumatori. Store online come Artigiani del Cuoio sfruttano la praticità e la versatilità dei canali offerti dal web per esportare la qualità, lo stile e la tradizione della pelletteria toscana e raggiungere con la propria offerta un pubblico sempre più ampio e internazionale. È proprio nell’impiego strategico degli strumenti di vendita online che risiede una delle possibili chiavi per la ripresa e la valorizzazione di un settore che paga lo scotto della difficoltà nel fare incontrare domanda e offerta.

Prospettive future: un patrimonio da valorizzare

Il 2025 si preannuncia come un anno di transizione verso un futuro che potrebbe tornare a essere davvero luminoso.

 

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La manifattura calzaturiera italiana può contare su punti di forza ineguagliabili: un artigianato di altissimo livello, che unisce tradizione e design innovativo, e una flessibilità produttiva che consente di rispondere a esigenze di personalizzazione e di produzione on-demand.

L’esplorazione di mercati emergenti, come quelli in via di sviluppo in Africa e America Latina, apre nuove prospettive di crescita, mentre il sostegno delle istituzioni, attraverso tavoli di confronto e agevolazioni per le PMI, sta – lentamente – creando un ecosistema favorevole al rilancio.

In sintesi

Il settore calzaturiero italiano, con il suo patrimonio di eccellenza e creatività, è pronto a trasformare le sfide in opportunità. La capacità di innovare, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e nuovi mercati, potrà essere la chiave per una ripresa solida nel biennio 2025-2026.

Il Made in Italy continua a rappresentare un simbolo di qualità e stile in tutto il mondo e le imprese del settore stanno dimostrando una straordinaria capacità di reazione nonostante la congiuntura economica non particolarmente favorevole.

Per chi desidera approfondire, risorse come i report di Assocalzaturifici e la piattaforma ufficiale della MICAM offrono spunti preziosi per cogliere le dinamiche di un comparto in piena evoluzione, pronto a riconquistare il posto che gli spetta sui mercati globali.

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