E’ stata ufficializzata la proroga al 31 dicembre 2025 del termine, per gli amministratori di società, di comunicare il proprio indirizzo PEC personale al Registro delle Imprese (art. 1, co. 860, L. 207/2024). In tal senso la Nota 25/06/2025 del MIMIT, che pone fine alle divergenze di interpretazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy rispetto ad Unioncamere in merito a detta scadenza.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 11597/2025 depositata il 3 maggio 2025, è tornata a pronunciarsi su un tema delicato e ricorrente nell’ambito della riscossione tributaria, ossia la validità della cartella di pagamento che non rechi l’indicazione analitica dei criteri di calcolo degli interessi maturati, limitandosi a menzionare l’atto impositivo da cui essa deriva. Secondo la Suprema Corte, una cartella che richiami un atto precedente – già contenente la determinazione degli interessi – può considerarsi motivata in maniera sufficiente, in conformità agli obblighi imposti dall’articolo 7 della Legge n. 212/2000 (Statuto del contribuente) e dall’articolo 3 della Legge n. 241/1990, senza che sia necessaria una esposizione dettagliata dei singoli saggi di interesse, delle basi di calcolo o delle modalità applicate per ciascun periodo.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 giugno 2025, prende pienamente forma l’obbligo dichiarativo relativo all’Imposta Locale sul Consumo di Campione d’Italia (ILCCI) per l’anno d’imposta 2024, da assolvere attraverso il nuovo modello ufficiale approvato con decreto del Viceministro dell’Economia e delle Finanze datato 16 giugno 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno. Il modello aggiornato, con le relative istruzioni di compilazione, è stato reso disponibile nella sezione dedicata del portale del Dipartimento delle Finanze, ed è valido anche per gli anni d’imposta successivi.
Il quadro normativo e dichiarativo in materia di redditi agricoli continua a suscitare interrogativi, specialmente quando si entra nel dettaglio delle casistiche societarie particolari. Uno di questi casi ha recentemente ricevuto attenzione da parte dell’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato una nuova FAQ nell’area dedicata ai chiarimenti operativi, riguardante l’applicazione delle soglie di esenzione per i redditi dominicali e agrari nel modello Redditi SP 2025, quando la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) è posseduta da uno solo dei soci della società semplice agricola.
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha reso noto, in data 25 giugno 2025, che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si appresta a diffondere una circolare ufficiale volta a disporre il rinvio del termine previsto per la comunicazione obbligatoria del domicilio digitale (ovvero della PEC) da parte degli amministratori di società. In particolare, secondo quanto anticipato dal Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, il Ministero provvederà ad emanare un provvedimento con il quale il termine per tale adempimento – inizialmente fissato al 30 giugno 2025 – sarà differito al 31 dicembre dello stesso anno.
Il recente documento AIDC LAB n. 3 del 2025 ha acceso i riflettori su una questione di notevole rilevanza per il diritto della crisi d’impresa: la possibilità di realizzare cessioni d’azienda nel corso della composizione negoziata della crisi (CNC), mantenendo al contempo l’accesso alle tutele previste per gli strumenti di regolazione della crisi contemplati dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). La posizione dell’AIDC si caratterizza per un’apertura interpretativa che tiene conto della natura e della finalità del procedimento di composizione negoziata: uno strumento che, pur mantenendo un carattere non vincolante e non giudiziale, offre oggi un ventaglio di opportunità concrete per il risanamento aziendale, soprattutto in virtù di elementi quali riservatezza, flessibilità operativa e tempistiche definite.
Il decreto cd. Correttivo-bis della Riforma fiscale, con modifica dell’art. 17-bis del D.Lgs n. 472/97, relativo alla definizione agevolata delle sanzioni caso di autotutela parziale, consente al soggetto obbligato: di avvalersi della citata definizione agevolata anche nelle ipotesi di un atto divenuto definitivo per mancata impugnazione, ma solo a condizione che tale soggetto abbia presentato l’istanza di autotutela nei termini per la proposizione del ricorso.
Il Decreto Fiscale, oltre alla proroga dei versamenti per i soggetti Isa ed alle modifiche introdotte al reddito d’impresa/lavoro autonomo, ha introdotto una serie di ulteriori novità, tra cui si evidenzia: la modifica delle disposizioni antielusive per il riporto delle perdite fiscali nelle operazioni straordinarie la superdeduzione del costo del lavoro per i neoassunti nell’ambito dei gruppi di imprese la decorrenza dal 2026 delle disposizioni fiscali per il Terzo settore.
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 23 giugno 2025 il decreto legislativo 19 giugno 2025, n. 88, che introduce rilevanti disposizioni integrative e correttive al precedente d.lgs. n. 19/2023, attuativo della direttiva (UE) 2019/2121. Quest’ultima ha modificato la direttiva (UE) 2017/1132, rafforzando il quadro giuridico europeo in materia di trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere tra società di capitali operanti nei diversi Stati membri.
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale Commercialisti hanno pubblicato un approfondito documento di ricerca dal titolo: Il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione alla luce delle novità introdotte dal correttivo. Il focus dell’analisi è incentrato sulla disciplina del PRO (Piano di Ristrutturazione Omologato), istituto introdotto nel nostro ordinamento con il d.lgs. n. 83/2022, attuativo della Direttiva Insolvency, e recentemente modificato dal d.lgs. n. 136/2024.
Con il messaggio n. 1979 del 24 giugno 2025, l’INPS annuncia l’avvio di un progetto sperimentale destinato a rivoluzionare le modalità di contatto tra l’Istituto e i cittadini, attraverso l’introduzione di un servizio di appuntamenti in videochiamata. L’obiettivo è quello di offrire un sistema di comunicazione più diretto, funzionale e accessibile, che superi i limiti del contatto telefonico e al contempo riduca la necessità di recarsi fisicamente agli sportelli territoriali.
Con l’avviso n. 8 del 24 giugno 2025, Fondoprofessioni inaugura una nuova linea di intervento finanziata, pensata per potenziare le competenze specifiche dei dipendenti di studi professionali e aziende collegate. L’iniziativa prevede un modello di formazione altamente personalizzato, da svolgere in presenza e in contesti reali, superando i tradizionali schemi didattici standardizzati.
Con la circolare n. 14 del 24 giugno 2025, Assonime ha fornito un’ampia analisi in merito alla corretta predisposizione della dichiarazione dei redditi e dell’IRAP per le società di capitali relativa al periodo d’imposta chiuso al 31 dicembre 2024, approfondendo nel contempo le novità normative e i criteri tecnici di compilazione dei modelli dichiarativi 2025. L’attenzione è rivolta in particolare al modello Redditi SC 2025, da utilizzare da parte dei soggetti IRES, e al modello IRAP 2025, entrambi oggetto di aggiornamenti finalizzati a recepire le più recenti modifiche intervenute sul piano fiscale.
Con avviso del 24 giugno 2025, la Direzione Dogane dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comunicato il tasso di interesse applicabile nel secondo semestre 2025 per le operazioni di pagamento differito dei diritti doganali nel quadro del cosiddetto credito doganale triestino. La determinazione periodica del saggio di interesse avviene in conformità alle disposizioni contenute nel decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 3 dicembre 2004, modificato successivamente con decreto del 15 maggio 2019, il quale disciplina le modalità di applicazione degli interessi nelle ipotesi di dilazione dei tributi doganali.
Con la Circolare n. 38 del 24 giugno 2025, l’INAIL ha fornito importanti chiarimenti in merito all’applicazione della voce di tariffa 0722, prevista dalle Tariffe dei premi 2019 per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Il documento, diffuso dalla Direzione centrale rapporto assicurativo, si inserisce nel solco tracciato da decenni di prassi e giurisprudenza, ridefinendo in modo puntuale l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione della voce in esame.
Con l’ordinanza n. 13755 del 22 maggio 2025, la Corte di cassazione è tornata a pronunciarsi su un tema cruciale per l’operatività delle imprese: la corretta qualificazione fiscale degli immobili detenuti da una società e destinati alla locazione. In particolare, viene precisato che un immobile accatastato come ufficio (categoria A/10) ma affittato a terzi per uso abitativo non può essere considerato bene strumentale, e quindi non consente la deduzione dei costi né la detrazione dell’IVA.
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