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“Intelligenza artificiale, la usa solo il 5,6% delle imprese”


Economia – Secondo Istituto Tagliacarne – Gismondi confermato presidente dall’assemblea elettiva Cna

Viterbo – Intelligenza artificiale, la usa solo il 5,6% delle imprese: serve formazione. Gismondi confermato presidente dall’assemblea elettiva Cna. Ospite Adriana Volpe moglie di Dario Costantini, presidente nazionale della Cna.

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Cna – Adriana Volpe con il marito Dario Costantini, Alessio Gismondi e Attilio Lupidi


La Cna si avvia verso il 2029 con “Una visione futura”. Come il tema dell’assemblea quadriennale elettiva, incentrata su una doppia transizione: green e digitale. Una con il macigno degli aumenti dell’energia sulle spalle delle imprese, l’altra con la sfida dell’intelligenza artificiale. E a guidare l’associazione sarà ancora Alessio Gismondi, confermato alla presidenza.

Ieri all’Università della Tuscia, nell’aula magna del complesso di Santa Maria in Gradi, Gismondi ha salutato gli ospiti, tra cui il presidente nazionale della Cna Dario Costantini, il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Enrico Panunzi, il consigliere regionale Daniele Sabatini, i sindaci di Viterbo e Civitavecchia, rispettivamente Chiara Frontini e Marco Piendibene, il direttore di Cna Lazio e presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il suo omologo della Cciaa Rieti-Viterbo, Domenico Merlani, il presidente di Cna Lazio, Erino Colombi e il prorettore dell’Università degli studi della Tuscia, Alvaro Marucci.

Cna - Merlani, Piendibene, Colombi, Marucci, Panunzi, Frontini, Sabatini

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Molti di loro hanno animato la tavola rotonda, un confronto andato in scena dopo la relazione di Gismondi. Che ha voluto aprire facendo un salto indietro di quattro anni, all’inizio del suo primo mandato, partito in epoca Covid, nell’estate 2021, con tutte le disastrose conseguenze che la pandemia ha buttato sulle spalle delle pmi. Da lì fino alla guerra in Ucraina è stato un susseguirsi di situazioni critiche, in primis gli aumenti vertiginosi dei costi dell’energia.

“Una grande vittoria di Cna – ha detto Gismondi – è stata riuscire e vedere i sostegni per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili inseriti nel grande pacchetto del Pnrr, per abbassare il costo della bolletta e accelerare il percorso verso la transizione green, per ridurre e magari eliminare la dipendenza dell’Italia dai combustibili fossili, per portare quanto prima il nostro paese ad una neutralità climatica. Questo succedeva nel 2023, ma da oltre un anno, sul territorio, la Cna di Viterbo e Civitavecchia si era già fatta portavoce dell’impossibilità di sostenere i costi dell’energia per le piccole imprese, che risultano quattro volte superiori rispetto a quelli delle imprese industriali e come accennavo in precedenza il 33,5% in più della media europea”.

Dario Costantini (presidente nazionale Cna), Attilio Lupidi (segretario Cna Viterbo e Civitavecchia), Alessio Gismondi (presidente Cna Viterbo e Civitavecchia), Erino Colombi (presidente Cna Lazio), Lorenzo Tagliavanti (direttore Cna Lazio e presidente Cciaa di Roma)

Dario Costantini (presidente nazionale Cna), Attilio Lupidi (segretario Cna Viterbo e Civitavecchia), Alessio Gismondi (presidente Cna Viterbo e Civitavecchia), Erino Colombi (presidente Cna Lazio), Lorenzo Tagliavanti (direttore Cna Lazio e presidente Cciaa di Roma)


Oggi, per la Cna, la necessità di una rivoluzione green si fa sempre più pressante. “Per il quarto anno consecutivo – ha continuato Gismondi – il tema dell’energia è al vertice dei problemi. Leggiamo dalla stampa la volontà di riproporre il tema del nucleare.

È bene che si conosca la nostra chiara posizione. La direzione da percorrere è quella delle energie rinnovabili. Su questo territorio pende oltretutto una scure che riguarda le scorie nucleari. A questo riguardo siamo al fianco dei movimenti che si oppongono a questa possibilità, lo diciamo a gran voce alla politica presente oggi, questo territorio che ha già una radioattività naturale insita nei terreni a causa della presenza di gas radon, non può e non deve essere considerato come il cimitero delle scorie radioattive”.

Cna - Gismondi e Lupidi

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Tanti i temi toccati, molti i nervi scoperti, come il saliscendi dei dazi del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, “una guerra commerciale che si aggiunge a quelle con le bombe, una situazione che va a sommare incertezze, rallentando l’economia”. Poi il rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea e il phase out dal carbone a Civitavecchia.

Dopo la chiusura della manifestazione di interesse e le 28 proposte per il rilancio dell’area, “aspettiamo di vedere i progetti, noi saremo al fianco del comune per rilanciare l’area per una svolta green e sostenibile che dovrà vedere le imprese di Cna protagoniste. In questo contesto il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin ha rimesso in gioco il discorso del carbone. E come se non bastasse è tornato in auge anche il dibattito sul nucleare che nel nostro paese, qualche decennio fa, era stato respinto con forza.

Cna - Dario Costantini, presidente nazionale

Cna – Dario Costantini, presidente nazionale


Attendiamo di capire bene quale futuro dovremmo aspettarci, nel frattempo non siamo rimasti con le mani in mano: siamo stati i primi a supportare la nascita di un polo delle rinnovabili a Civitavecchia, affiancando il progetto per un impianto eolico off-shore e chiedendo a gran voce nelle sedi istituzionali il finanziamento per la realizzazione di un hub per le rinnovabili da realizzare nel porto di Civitavecchia. Per noi il tema è centrale e il progetto va portato avanti”.

Da Civitavecchia ritorno a Viterbo: la Cna ha commissionato all’Istituto Tagliacarne un’indagine, condotta su 300 imprese del territorio, con un focus sulla doppia transizione: green e digitale. Qui ritorna prepotente il tema dell’energia. “Gli aumenti che gravano sui costi di gestione vedono al primo posto le spese per l’energia nel 42,9% degli intervistati, a seguire i costi delle materie prime, scorte e mangimi per il 25,7% e ancora carburante trasporti e logistica per il 15%”. Le imprese associate Cna che nel biennio 2022-2024 hanno investito nei processi produttivi green erano il 18,7%, in quello che va dal 2025 al 2027 il balzo in avanti da previsione sarà intorno al 27,8%.

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Riguardo la transizione digitale, dalle risposte emerge che il 12,9% abbia già investito nell’attuale biennio, mentre l’11% pianifica di farlo da oggi al 2027. “Si punta principalmente sull’analisi dei grandi volumi di dati, server per archiviazione dei dati, tecnologie per replicare processi del mondo reale nel virtuale, robotica, realtà aumentata e cyber security”. Cosa ostacola il ricorso alle tecnologie digitali 4.0? “Per oltre il 50% delle imprese i costi di implementazione, per il 30,9% la carenza di competenze del personale e per il 23,4% l’integrazione con i sistemi produttivi in uso”.

Il focus è andato a toccare anche uno degli aspetti più discussi degli ultimi mesi: l’intelligenza artificiale. “Non possiamo nascondere che il futuro si giocherà in buona misura su questa. Ad oggi, solo il 5,6% la utilizza, un dato che rispecchia l’andamento a livello nazionale. E il 28% degli intervistati neppure sa di che cosa si tratti. Su questo servirà un’opera completa di formazione riguardo questa tecnologia.

Senza dubbio, noi della Cna saremo in campo per assistere e formare le imprese accompagnandole verso il futuro. L’acquisizione di nuove competenze digitali è fondamentale e purtroppo partiamo da una situazione di svantaggio: il tasso di alfabetizzazione informatica non è elevato e paragonato ad altri paesi in Europa, sull’intelligenza artificiale, l’Italia è nelle ultime posizioni con un modesto 8%”. Infine, un altro problema evidenziato dagli intervistati: l’enorme difficoltà a reperire le figure necessarie.

“Un tema che tocca ben l’80% dei nostri associati, e tra questi molti che operano nella manifattura lamentano di non riuscire neanche a trovare personale da formare. Altro tema su cui la Cna di Viterbo e Civitavecchia si impegna costantemente è questo della formazione, grazie al lavoro di Cna Sostenibile”.

Prima dei saluti, un appello alle istituzioni. “Noi siamo in campo tutti i giorni per affiancare le nostre imprese, vorremmo che anche la politica ci seguisse con più attenzione. Abbiamo bisogno di una politica che faccia il tifo per noi. Consentitemi di chiudere con alcune note di orgoglio. La Cna di Viterbo e Civitavecchia è un’associazione sana: lo dimostra il nostro bilancio approvato nei mesi scorsi. L’andamento della gestione economica è positivo e credetemi non è un qualcosa di così scontato.

Rappresentiamo sul territorio circa 3.700 imprese, a cui vanno aggiunti i 3.558 iscritti a Cna Pensionati. Un numero, quest’ultimo, che segna un record assoluto, per una categoria compatta e quanto mai operativa su temi di assoluta rilevanza. Noi ci siamo, oggi più che mai, e oggi chiediamo alla politica e alle istituzioni di essere al nostro fianco. Ovvero, al fianco di imprese e cittadini. Rappresentarli per noi è una grande responsabilità, ma anche un grande onore”. E da qui, chiuso un quadriennio da presidente, per Gismondi se ne apre un altro con nuove sfide, da affrontare insieme al segretario Attilio Lupidi.

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–  Il sindaco Piendibene all’assemblea Cna: “Una visione futura è possibile, insieme”

14 giugno, 2025





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