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“Da Sicilia segnale di giustizia e umanità verso le vittime”




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«L’approvazione dell’emendamento che ho fortemente voluto e presentato, per rendere retroattiva la legge regionale sulle assunzioni delle vittime di violenza contro le donne e degli orfani a causa di un femminicidio, rappresenta un atto doveroso di giustizia e civiltà. Grazie a questo intervento, sarà possibile offrire una concreta opportunità lavorativa anche a chi ha subito tragedie immani prima dell’entrata in vigore della norma, restituendo dignità e futuro a chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze più drammatiche della violenza» Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

«Ringrazio l’Assemblea regionale – continua Schifani – per avere accolto e sostenuto questa proposta: la Sicilia continua così a dimostrarsi terra di solidarietà, vicinanza e rispetto per il dolore delle vittime. Auspico che anche a livello nazionale possa presto essere approvata una norma analoga».

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Energia, Regione assegna 100 esperti ai Comuni per uso risorse del Po-Fesr  – L’assessorato dell’Energia della Regione Siciliana darà sostegno tecnico-amministrativo ai Comuni dell’Isola per l’utilizzo delle risorse Po-Fesr 2021-2027. È quanto prevede il progetto “Focus Energia”, finanziato con 4,5 milioni dal “Programma nazionale Capacità per la coesione 2021-2027” dall’Agenzia di coesione territoriale e presentato al Palazzo Ciampoli di Taormina nel corso dell’evento “Gli scenari energetici della Regione Siciliana”. Il programma, che promuove interventi finalizzati al rafforzamento della capacità amministrativa nell’ambito dei piani di rigenerazione delle amministrazioni regionali (Priga), riguarderà anche la realizzazione di sportelli informativi sulle fonti rinnovabili e sull’efficientamento energetico.

La Regione Siciliana fornirà supporto alle amministrazioni comunali che ne faranno richiesta, anche in forma associata, attraverso 100 esperti che saranno selezionati dalla società contrattualizzata attraverso specifica convenzione Consip e affiancati agli uffici comunali nella gestione degli interventi energetici, sia per la parte tecnica sia per quella amministrativa. I Comuni potranno aderire tramite una procedura che l’assessorato dell’Energia renderà nota nelle prossime settimane.

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«Attraverso la consulenza di esperti, aiuteremo il maggior numero di Comuni possibile, non solo a incrementare l’efficienza nell’uso delle risorse comunitarie in materia di energia – afferma l’assessore Colianni – ma anche ad attuare i progetti e promuovere lo sviluppo dei personale comunale, creando competenze interne. Mettiamo in moto un meccanismo virtuoso che guarda all’esperienza sul territorio, in un’ottica di supporto alla popolazione in povertà energetica, con uno scenario ad ampio raggio. È quanto mai importante – aggiunge Colianni – che la Regione operi nell’attuazione del suo piano energetico ambientale, in coerenza con quello nazionale e con gli obiettivi di decarbonizzazione che ci ha dato l’Unione Europea».

Oltre all’assessore, l’incontro di Taormina ha visto la presenza di altri rappresentanti istituzionali, tecnici di settore, imprese e stakeholder per affrontare le strategie per la transizione energetica nell’Isola. Due le tavole rotonde moderate dall’Energy manager della Regione Siciliana, Roberto Sannasardo: la prima con i rappresentanti istituzionali e la seconda con il mondo imprenditoriale. Tra gli argomenti affrontati gli obiettivi europei sulla decarbonizzazione e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

Nel corso dell’evento si è poi affrontato il tema della riforma del mercato elettrico che dal primo gennaio 2025 prevede che il prezzo dell’energia si determini non più con il riferimento al prezzo unico nazionale, ma al prezzo orario zonale, influenzato dalla presenza delle fonti rinnovabili presenti in quella determinata area. «Più fonti rinnovabili ci saranno, meno costerà l’energia, con tanti benefici per i cittadini e le imprese che saranno invogliate a delocalizzare in Sicilia perché il costo dell’energia sarà tra i più bassi del paese.- osserva ancora Colianni – In sintesi, lavoreremo affinché una combinazione di incentivi per le imprese, politiche attive per l’occupazione e supporto all’imprenditoria, creino un ambiente favorevole alla crescita economica dell’isola».

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Regione rifinanzia con 5 milioni il contrasto all’emergenza alimentare – Cinque milioni di euro per rifinanziare la legge sulla povertà e sostenere gli enti del terzo settore nel contrasto all’emergenza alimentare. La misura, approvata qualche giorno fa all’Assemblea regionale siciliana nell’ambito della manovra bis, è stata presentata stamattina a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, assieme al responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo. Presenti anche il primo firmatario della legge 16/2021 “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”, il deputato Nicola D’Agostino, e una trentina di rappresentanti di associazioni ed enti operanti in Sicilia.

Il finanziamento riguarda la prima linea di azione contenuta nella legge regionale, quella sull’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare.

«L’approvazione di questa misura – ha detto il presidente Schifani – era una priorità assoluta per questo governo, in sintonia con la nostra visione della politica sociale fatta di attenzione verso chi vive ai margini della società. Ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà e l’avevo promesso al presidente Abramo. Oggi sono particolarmente felice di poter dire che abbiamo rispettato la parola data. L’abbiamo fatto con convinzione e determinazione, trovando la condivisione di tutti i partiti, sia di maggioranza sia di opposizione. In casi come questo le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Ho chiesto di accelerare l’iter burocratico e a breve pubblicheremo il bando rivolto alle realtà che operano sul territorio, in modo da rifinanziare le loro attività».

Come previsto dalla legge 16/2021, con una procedura pubblica saranno ammessi al finanziamento gli enti del terzo settore attivi in Sicilia da almeno 10 anni e già operanti nella distribuzione alimentare, realizzata nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead). Il contributo regionale sosterrà le attività di erogazione diretta di pasti e generi alimentari o l’organizzazione e la gestione di reti di raccolta e redistribuzione di derrate.

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Schifani ha anticipato il rifinanziamento anche degli altri due punti previsti dalla legge regionale che non rientrano in questo stanziamento, rivolti all’accoglienza e al ricovero di indigenti e alle attività di promozione sociale ed educativa: «Interverremo a luglio, in sede di variazione di bilancio – ha garantito il governatore – ma lo stanziamento economico deve essere ancora quantificato».

«Ringrazio il presidente Schifani – ha aggiunto Abramo – che ha voluto dialogare fortemente con noi per trovare delle soluzioni. Questa legge è una risposta intelligente a un problema concreto e sancisce un’alleanza tra le tante associazioni che operano ogni giorno sul territorio e le istituzioni regionali. Col precedente finanziamento è stato possibile erogare circa un milione di pasti caldi in tutta l’Isola e raggiungere un totale di 30 mila persone. In Sicilia il rischio povertà interessa il 38% della popolazione, siamo la seconda regione più povera d’Europa e occorre aiutare con risorse e strumenti adatti chi già opera nell’Isola. Oggi scriviamo una pagina di buona politica, che dà fiducia e speranza a tanti siciliani».

«Il governo regionale – commenta D’Agostino – ha capito lo spirito della legge e attraverso l’impulso del presidente Schifani ha permesso che la norma venisse rifinanziata all’Ars. Un contributo che non è simbolico e non ha la logica di dare una risposta estetica a un bisogno marginale, ma dà un riscontro concreto a un bisogno purtroppo crescente negli ultimi anni, come testimoniano le tante associazioni del terzo settore coinvolte e operanti sul territorio»





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