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Sono sempre di più oggi le realtà che si trovano ad affrontare una nuova sfida: l’AI adoption. E di solito si parte da un set di domande: “Cos’è davvero l’AI generativa? È lo strumento per lavorare meglio? Una minaccia per chi non la sa usare?”

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Difficile dare risposte brevi e univoche… è forse molto più semplice mettersi in gioco e usarla, per capire come funziona. Ma con delle accortezze, come si può evincere dall’esperienza di Banca Generali.

Il percorso di AI adoption parte della valorizzazione dei dati

Un mettersi in gioco che in realtà prende il via da una importante attenzione che Banca Generali ormai da tempo dedica all’Intelligenza Artificiale.

Come racconta Riccardo Renna, Chief Operation Officer & Innovation di Banca Generali, il progetto di AI adoption ha permesso nel corso degli anni di costruire le basi digitali dell’Istituto, e specificamente ha raggiunto:

– Banker: ampio ecosistema di applicazioni a supporto del Consulente Finanziario;

– Banca: automatizzazione dei processi di business per semplificare le attività quotidiane;

 

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– Cliente: nuovi strumenti digitali al fine di arricchire l’esperienza del cliente stesso.

Un impegno, quello di Generali, partito diversi anni fa, con una forte focalizzazione sulla centralità delle informazioni e del loro utilizzo strategico: «Nel 2022 abbiamo spostato l’attenzione sul patrimonio informativo, considerandolo uno dei pilastri dell’innovazione per lo sviluppo del piano strategico. Da una parte c’è stato un impegno trasversale da parte di tutte le strutture a evolvere le modalità di condivisione all’interno della banca, dall’altra il focus è stato sull’analisi avanzata a supporto della crescita del business e della rete. Nel frattempo, abbiamo avviato il percorso di replatforming della banca, consolidando la relazione con il CSE (Consorzio Servizi Bancari). Adesso siamo all’inizio di una nuova fase: comprendere come sfruttare appieno il potenziale dell’AI Generativa per abilitare la diffusione di un nuovo metodo di lavoro», sottolinea Renna.

AI adoption: il valore che ha partire con un percorso di esplorazione

Ed è qui che entra in gioco Methodos che, con le sue competenze nel cultural change management, ha affiancato Banca Generali in un percorso di esplorazione dell’AI.

Il setting è stato un grande evento in Sardegna, al quale hanno partecipato oltre 200 tra agenti e collaboratori e che ha avuto tra i protagonisti del ricco palinsesto proprio l’AI.

Abbiamo dato vita a un contesto informale e leggero nel quale sperimentarla in modo ingaggiante. Ed ecco che per tre giorni, le persone di Banca Generali si sono immerse in un percorso esperienziale dedicato all’AI, tra conoscenza, confronto e sperimentazione.

Questo anche per dare forma alla visione di Banca Generali, secondo cui “l’intelligenza artificiale è una rivoluzione che coinvolge tutti – riprendendo le parole di Valentina Frezza, Chief People Officer -. Ecco perché abbiamo avviato un lavoro culturale che parte dalla formazione delle persone e passa da workshop con speaker ispirazionali e training tecnici. Il digitale come cultura della competitività e dell’innovazione è un paradigma fondamentale nel nostro settore, e più in generale nella crescita delle aziende. Per questo abbiamo creato dei percorsi dedicati per tutte le persone di banca con l’accesso a contenuti e strumenti, in grado di favorire il confronto e la progressiva integrazione nel proprio lavoro dei modelli più efficienti. Siamo andati anche oltre, creando dei veri e propri ‘AI Ambassador’, che per noi rappresentano semi di innovazione a supporto di ogni struttura per individuare le esigenze specifiche e diffondere il cambiamento culturale”.

Tre giorni di full immersion per testare le potenzialità dell’AI

L’idea di fondo del percorso era mettere in scena una fair, una vera e propria “esposizione”, un laboratorio creativo per toccare con mano che cosa si può fare con Copilot Edge.

La fair è stata concepita in modo da rendere protagoniste le persone, facendole provare, sperimentare, per ancor meglio capire tutte le potenzialità di ciò che hanno a portata di mano – per esempio lo strumento di Copilot Edge, già disponibile per tutti loro – e per condividere e allineare i colleghi rispetto a quanto la banca sta implementando sui temi dell’AI.

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Il percorso è iniziato con l’esposizione dei risultati della survey svolta poco tempo prima in Banca Generali, e alla quale tutti hanno partecipato, nata con l’obiettivo di definire il livello di conoscenza dello strumento e di creare gruppi eterogenei di lavoro. A seguire ogni giornata ha avuto un focus diverso: la prima è stata dedicata alla formazione e all’approfondimento sullo strumento; la seconda al lavoro in squadra e la terza ha visto la presentazione e la premiazione dei lavori di team.

Il primo giorno, quindi, i partecipanti hanno quindi vissuto in una “fiera”, durante la quale hanno esplorato diverse isole, ognuna dedicata all’approfondimento di una funzionalità specifica di Copilot Edge.

Nella giornata successiva, suddivisi in 12 squadre, sono stati coinvolti nella creazione di un videoclip della durata massima di 90 minuti, su due categorie di competizione:

Video Lancio BG Home: il cui obiettivo era invitare i consulenti ad usare Banca Generali Home, la nuovissima scrivania virtuale;

Welcome in BG!: con l’obiettivo di realizzare un messaggio di benvenuto per i new joiners per trasmettere loro lo spirito e la cultura che si respira in Banca Generali.

Ogni singolo passo è stato progettato per mettere ogni squadra nella condizione di ricorrere all’aiuto di Copilot Edge per definire il soggetto, scrivere la sceneggiatura, scegliere i personaggi/protagonisti o i simboli più efficaci, le immagini e/o approfondimenti, gli effetti speciali, la musica.

Nel corso dei tre giorni sono stati anche organizzati dei momenti di ispirazione, come quello con Luca Argenton, co-founder and CEO di Digital Attitude, che in qualità di esperto di Artificial Intelligence ha definito i confini e gli orizzonti che sta tracciando.

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