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l’Italia punta sul mare come leva strategica per il futuro


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Giovanni Acampora

Si è concluso venerdì scorso a Roma, presso la sede di Unioncamere, il IV Summit nazionale sull’economia del mare-Blue Forum. Al centro del confronto, la necessità di un nuovo approccio strategico per valorizzare il potenziale della Blue Economy italiana, in vista della pianificazione marittima nazionale 2026–2028.

Durante i tre giorni di lavori, è emersa l’urgenza di costruire una governance più chiara, fondata su semplificazione normativa, investimenti mirati, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano. I dati del XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2025 a cura di Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne – Unioncamere – OsserMare, parlano chiaro: 232.841 imprese, oltre un milione di posti lavoro, e un valore aggiunto pari all’11,3% del Pil. Numeri che confermano il peso crescente del comparto, in particolare nel Mezzogiorno.

«Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali» ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy «un asset strategico al pari della space economy». Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come «l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta» e Raffaele Fitto, Vice Presidente della Commissione Europea, ha ribadito l’impegno dell’Unione europea per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.

 

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Nel dettaglio: il 29 luglio, ore 9.00 a Cagliari, presso Palazzo Doglio, Vico Logudoro, 1; il 24 agosto alle ore 9.00 ad Olbia, presso Grand Hotel President, Via Principe Umberto 39; infine, il 31 agosto alle ore 9.00 a Pisa, presso Hotel NH Pisa, Piazza della Stazione, 2.
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«Tutti conoscono quella sensazione, alla fine di una vacanza, di non voler tornare alla realtà – ha dichiarato Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates in Italia -. Con un ruolo da assistente di volo Emirates, puoi girare il mondo, acquisire competenze di vita, oltre a conoscere culture diverse: migliaia dei nostri membri dell’equipaggio l’hanno fatto davvero. I nostri open day per il reclutamento sono stati un’occasione fantastica per far conoscere le opportunità di carriera in Emirates, e ci è sembrato naturale incontrare chi ama viaggiare proprio mentre è in vacanza. I risultati ottenuti finora confermano che la recente campagna di reclutamento in Italia non solo mette in luce l’eccellenza dei talenti locali, ma riflette anche un crescente entusiasmo verso una carriera internazionale con Emirates».
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L’operazione prevede l’acquisto dei rami d’azienda alberghieri 4 stelle degli Hotel: Bellamonte di Predazzo (TN); Garden Area di Roma; Sighientu di Quartu Sant’Elena (CA) e La Tonnara di Bonagia di Valderice (TP) e del tour operator incoming Italica DMC specializzata in destinazioni come il Lago di Garda, il Trentino Alto Adige, la Sardegna e la Sicilia.

Il Gruppo Italica, dallo scorso 11 febbraio 2025, ha avviato un piano di risanamento mediante una Composizione negoziata della crisi. In tale piano non rientra Bellamonte S.r.l. proprietaria dell’Hotel Bellamonte. Il closing è subordinato alle autorizzazioni del Tribunale competente e alle altre consuete condizioni sospensive proprie di questi contesti. Se dovessero confermarsi le condizioni per il closing, la definizione dell’operazione è prevista entro il prossimo autunno 2025.
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«La nostra associazione ha intrapreso un cammino sostenibile nell’intento di contribuire, attraverso la cucina e l’ospitalità, alla costruzione di un mondo più rispettoso e più solidale, in armonia con il pianeta – commenta il presidente, Laurent Gardinier -. È un onore per me accogliere nella famiglia Relais & Châteaux questi nove nuovi associati che condividono gli stessi nostri valori e una passione comune per la bellezza e il gusto».

All’estremità di una penisola che si protende nelle acque del lago di Como, il Relais & Châteaux Grand Hotel Villa Serbelloni occupa la posizione più bella di Bellagio. Costruita nel 1854, incarna la raffinatezza delle ville aristocratiche che costeggiano le rive del Lario. L’hotel è gestito da quattro generazioni dalla famiglia Bucher, che si impegna con onore a portare avanti la tradizione dell’accoglienza dei palazzi dell’epoca del Grand Tour nel XIX secolo. Camere e suite sono tutte diverse e impregnate di un’eleganza classica. Momenti indimenticabili sono assicurati anche al tavolo del ristorante Mistral e sulla terrazza della Goletta, in cui lo chef Ettore Bocchia firma un menù dai sapori mediterranei. Infine, una spiaggia privata con un nuovo Beach Club, e Spa di 1.500 m² dotata di attrezzature all’avanguardia con piscina, completano questa pausa di puro relax. 

A nord di Firenze, la collina Montughi ospita uno dei luoghi più sereni e tranquilli del capoluogo della Toscana. In un’antica villa residenziale, il Relais & Châteaux Borgo Pignano Florence si estende su cinque ettari di giardini paesaggistici, caratterizzati da una grande varietà di alberi e affacciati su una splendida piscina di 30 metri. L’hotel, la cui apertura è prevista nel 2026, è stato oggetto di una ristrutturazione completa, che ha trasformato una graziosa dimora privata in una struttura di lusso. Le 32 camere e suite sono dislocate nella villa principale e nelle altre quattro strutture immerse nella vegetazione. Per un soggiorno più intimo, le famiglie o i gruppi di amici potranno optare per le cinque camere di Villa Sosta, con giardino e piscina privata. Due i ristoranti: Essenza, una tavola gourmet guidata dallo chef Stefano Cavallini, e Cedrus, aperto nella bella stagione in un ambiente conviviale, al centro del giardino.

Le altre novità sono: il Relais & Châteaux Susana Balbo Winemaker’s House & Spa Suites, a Mendoza, Argentina; il Relais & Châteaux The Sarvato a Jaipur, India; il Relais & Châteaux Le Tikehau, Tikehau, in Polinesia francese; il Relais & Châteaux Prestonfield House, a Edimburgo; il Relais & Châteaux L’Auberge de L’Ill – Hôtel des Berges & Spa, Illhaeusern, Francia; il Relais & Châteaux Awasi Santa Catarina a Governador Celso Ramos, in Brasile; il Relais & Châteaux Gōra Kadan Fuji a Subashiri, in Giappone.
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[post_content] => «È un momento di grande crescita ed espansione tecnologica per le ferrovie in Europa: stiamo vivendo un’epoca d’oro e l’intero settore sta cambiando» afferma Mike Hyde, chief technology officer di Trainline – Ci sono incredibili opportunità per i consumatori, per i viaggiatori e per tutte le aziende che fanno parte di questo ecosistema».

Hyde, in occasione del Trainline Talk italiano “Smart Travel: la nuova era del viaggio digitale”, ha preso in esame le sfide del futuro dei viaggi ricordando il ruolo di Trainline. «Stiamo realizzando Smart Assistant, la prima app di Ia per la piattaforma di un’azienda tecnologica del settore. Riunisce 300 diversi fornitori di viaggio attraverso operatori ferroviari e di autobus del continente e alimenta il nostro canale principale, quello dei consumatori; offre anche altri servizi legati al web e alla distribuzione b2b. Grazie all’Ia generativa, siamo in grado di costruire sistemi e prodotti che capiscono il linguaggio e le esigenze degli esseri umani. Smart Assistant sarà quindi l’esperto di trasporto ferroviario che si può tenere in tasca e che aiuta a risolvere ogni problema. I progressi tecnologici cambieranno il modo in cui viaggiamo e lo semplificheranno.

Trainline è una tech company in cui lavorano circa mille persone, di cui due terzi sono ingegneri. Il nostro algoritmo cerca di combinare in modo dinamico il viaggio, l’offerta dei diversi vettori e il prezzo, rispondendo alle esigenze del cliente. Il tutto in tempo reale. Anche grazie all’apprendimento automatico si cerca di offrire all’utente un’ispirazione personalizzata. A partire dal Regno Unito, dove è già attiva, Trainline porterà in tutta Europa Smart Assistant che – grazie alla geolocalizzazione, alla storia del viaggiatore e ai dati di chi utilizza il servizio – può anticipare le esigenze dell’utente nel momento in cui si avvicina alla stazione. La app mostra gli orari, i biglietti più convenienti secondo la frequenza d’uso e tutte le opzioni disponibili. Utilizzando algoritmi avanzati Trainline sta anche sviluppando un sistema pay-and-go per fare il biglietto quando si sale sul treno, preoccupandosi successivamente della fatturazione.

Trainline è la prima piattaforma ferroviaria e vende circa 6 miliardi di biglietti all’anno. Effettuiamo 300 ricerche al secondo e siamo costantemente impegnati a innovare il front-end e le app del telefonino».

Hyde, che ha gestito per 20 anni i data per Skype, Microsoft, Fecebook e Meta e ha quindi portato in una compagnia europea il know-how appreso nelle grandi aziende tecnologiche americane: «Quello che sta accadendo in Europa in questo momento è affascinante. L’Italia, che utilizza i treni ad alta velocità sin dal 2012, è stata il leader di un fenomeno per cui più vettori ferroviari iniziano a competere sulla stessa tratta. Ora il resto d’Europa vuole mettersi al passo. Il mercato è diventato più competitivo e il funzionamento dell’intero settore si sta trasformando. Presto Sncf, la linea ad alta velocità francese, arriverà in Italia. E Trainline è la piattaforma di riferimento per l’espansione di diverse compagnie ferroviarie».

(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Air Serbia conta sui flussi di traffico da e per la Puglia e decide di continuare a operare il volo di linea tra Bari e Belgrado anche nella prossima stagione invernale 2025-2026. Il collegamento, che durante l’estate propone tre frequenze settimanali, verrà invece assicurato nella winter ogni giovedì e domenica con un aeromobile Atr72 da 72 posti.

«L’estensione dell’attuale operativo da/per Belgrado anche alla prossima stagione invernale è una scelta strategica che risponde pienamente alla volontà di promuovere una maggiore continuità nei flussi turistici internazionali verso la Puglia, anche al di fuori dei mesi tradizionalmente ad alta vocazione turistica – afferma il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile -.  Una logica di destagionalizzazione dei flussi incoming premiante per il nostro territorio sempre più attrattivo. Voglio ringraziare il Comune di Bari per il sostegno dimostrato in questa iniziativa, che rafforza non solo la connettività dell’aeroporto ma anche la capacità della città di intercettare segmenti turistici specifici, come quello legato al culto religioso di San Nicola.

Bari è da secoli meta simbolica per i Paesi di tradizione ortodossa, in particolare per quelli dell’area balcanica, e questo volo rappresenta una risposta concreta a una domanda consolidata e in crescita. Un’opportunità anche per i fedeli russi di raggiungere i luoghi di culto del Santo di Myra, essendo l’hub di Belgrado, insieme a Istanbul, uno dei pochi scali a garantire voli diretti con la Federazione Russa. È un’opportunità che intendiamo valorizzare appieno, nell’ottica di un ampliamento qualitativo della nostra rete internazionale».

Il mantenimento della tratta per Belgrado nella prossima stagione invernale, rientra nella strategia di potenziamento del network internazionale, disegnata con la Regione Puglia, che guarda con attenzione anche ai mercati dell’Europa balcanica.
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[post_content] => Una crescita «stabile» che segue i risultati positivi del 2024, che si traduce in un aumento medio dei ricavi del 5%: questo il dato evidenziato dall’ultimo Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi sull’estate 2025, una stagione senza picchi, anche in virtù del grande boom della domanda registrato nei mesi primaverili, con le vacanze di Pasqua “alta” e dei Ponti che hanno concentrato molti viaggi importanti tra aprile e maggio. Un effetto che ha parzialmente diluito la domanda sull’alta stagione estiva, pur mantenendo flussi stabili. Le recenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno disorientato la domanda proprio nel momento di accelerazione, con un impatto negativo sugli ordini e sulle prenotazioni che, fortunatamente, è andato via via scemando.

«Viviamo in un contesto in continuo mutamento, dove le incertezze geopolitiche influenzano la geografia dei flussi turistici – sottolinea Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi -: ciononostante il desiderio di viaggiare resta fortissimo e gli italiani continuano a scegliere il turismo organizzato, riconoscendone qualità, tutela e affidabilità.

«L’estate 2025 – prosegue Ezhaya – riflette una crescita stabile e coerente con i cambiamenti in atto. Il nostro settore sta attraversando una trasformazione profonda; i viaggiatori non cercano più solo una destinazione, ma un’esperienza spesso costruita su misura, capace di lasciare un segno. Vogliamo consegnare emozioni autentiche, valorizzando il legame con i territori, le persone e le culture locali. Anche la tecnologia, a partire dall’intelligenza artificiale, può aiutarci a comprendere meglio le aspettative dei clienti e a offrire proposte sempre più personalizzate, distintive e rilevanti».

La durata media delle vacanze è di circa 8,2 giorni per i soggiorni balneari e 10,5 giorni per i viaggi itineranti. Il costo medio di un pacchetto si attesta intorno ai 1.100 euro per persona per le vacanze no frills, 1.480 per quelle in club e villaggi e può superare i 3.400 euro per i tour a lungo raggio più articolati e su misura.

A spiccare è stato il trend delle prenotazioni anticipate: in molti casi effettuate oltre 120 giorni prima della partenza già tra fine 2024 e i primi mesi dell’anno. Settembre mostra ottime performance, non solo per ragioni di prezzo, ma anche per un desiderio di vacanza lontano dai picchi di affollamento.

Le destinazioni più gettonate

Spetta al mare la parte del leone, con Grecia, Spagna e Italia. Anche il Nord Europa evidenzia un forte interesse. L’Egitto ed il Nord Africa hanno vissuto un anno di rilancio dopo il complicato 2024 dovuto al conflitto israelo-palestinese, e le recenti tensioni belliche nell’area non hanno sostanzialmente modificato il trend positivo che si attesta al +23%. Sul lungo raggio, ottima performance per East Africa e Sud Africa; il Giappone si riconferma tra le mete più amate dagli italiani, alta la richiesta anche per Cina e Thailandia. In calo gli Stati Uniti, penalizzati da un clima di incertezza politica e da messaggi altalenanti percepiti dal pubblico.

Crociere sempre più richieste

Il comparto crocieristico registra una risposta molto positiva nella prima metà del 2025, con un forte anticipo sulle prenotazioni già per il 2026. Il cliente valuta sempre più le promozioni “Early Booking” e riconosce valore alla varietà delle esperienze offerte a bordo e a terra. Il comparto continua a innovare e ad attrarre nuovi target.

La vacanza organizzata evolve insieme alla società e ai desideri di un viaggiatore sempre più attento al contenuto. La richiesta non riguarda solo il soggiorno, ma l’esperienza da vivere: attività autentiche, contatto con il territorio, momenti “unici”.

Lieve aumento dei costi

Il delicato tema prezzi registra leggeri aumenti, legati soprattutto a voli e trasferimenti ma più contenuto rispetto ai precedenti due anni che avevano avuto effetti più evidenti. In generale, l’inflazione non ha inciso in modo significativo sulle scelte dei clienti soprattutto per chi ha prenotato con anticipo giovandosi dei prezzi migliori. I pacchetti “tutto incluso” e le coperture assicurative rappresentano elementi di tranquillità e fiducia. Cresce anche l’interesse verso formule di pagamento dilazionato, soprattutto per viaggi familiari di valore economico medio-alto, anche se la modalità prevalente resta ancora quella con acconto e saldo.

 
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A tendere, il numero totale di dipendenti salirà fino a 105.000, garantendo così una forza lavoro altamente formata e diversificata.

“Nel quinquennio del Piano Strategico – spiega Gian Luca Orefice, chief people, culture & transformation officer di Fs – è prevista un’ulteriore spinta alla crescita sostenibile del gruppo puntando su competenze e piani di rafforzamento, superando i mestieri di genere con una presenza femminile che ha un’incidenza del 21,5% anche nei ruoli tecnici. Lavoriamo per preparare le giovani generazioni ad affrontare il lavoro che cambia, valorizzando modelli di apprendimento continui, fra cui apprendistato, Pcto, alta formazione e Academy, tra cui una a Milano dedicata al personale della security aziendale».

Fs punta anche su nuove professionalità tech & digital: nel 2024, il numero di dipendenti è salito a 96.335, con un’età media di 42 anni, segnando una crescita del 4% rispetto al 2023.

«La firma del nuovo contratto si inserisce nell’ambito di un profondo processo di innovazione, aggiornamento e valorizzazione del lavoro nel gruppo – sottolinea l’ad, Stefano Antonio Donnarumma – tenendo conto sia delle trasformazioni tecnologiche e organizzative, sia delle nuove esigenze di conciliazione vita-lavoro. L’accordo è fondamentale per l’attuazione del Piano Strategico 2025-2029 con investimenti pari a 100 miliardi di euro».
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«Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali» ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy «un asset strategico al pari della space economy». Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come «l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta» e Raffaele Fitto, Vice Presidente della Commissione Europea, ha ribadito l’impegno dell’Unione europea per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.

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Michael Yitzhakov è il nuovo direttore generale del Ministero del turismo di Israele: subentra a Danny Shahar, che ha ricoperto l’incarico per circa tre anni e mezzo.

Yitzhakov, 37 anni, è laureato in economia e ha un master in giurisprudenza. Negli ultimi dieci anni ha ricoperto diversi incarichi di rilievo sia alla Knesset (Parlamento Israeliano) che presso il Governo e dal 2023 ha operato come Capo di Gabinetto del Ministro del Turismo.
 
«Oltre che nelle aree fondamentali per il ministero del turismo, Michael porta con sé una vasta esperienza nei lavori parlamentari e governativi. Il settore turistico sta affrontando la crisi più grave della sua storia e sono certo che Michael saprà attuare al meglio la mia politica e promuovere le misure necessarie, sia a breve che a lungo termine, per la ripresa e la prosperità del turismo» ha commentato il Ministro del turismo Haim Katz.
Presso il Ministero del Turismo, Yitzhakov ha pianificato e attuato diverse misure strategiche per la riorganizzazione del settore turistico. È stato, inoltre, responsabile del progetto nazionale per l’accoglienza di 90.000 evacuati in strutture alberghiere, con un costo totale stimato di oltre 7 miliardi di shekel (circa 1,7 miliardi di euro), e ha anche promosso un’iniziativa che consente di realizzare edifici a uso misto su terreni originariamente destinati solo a fini alberghieri, con l’obiettivo di accelerare la costruzione di nuove camere d’albergo.


«L’industria del turismo rappresenta un motore di crescita fondamentale per l’economia israeliana e il futuro di decine di migliaia di famiglie dipende dal suo successo – ha dichiarato Yitzhakov -. In questo periodo difficile, la riattivazione del turismo e il rafforzamento del settore per affrontare il periodo della ripresa rappresentano una missione nazionale. In linea con la politica del Ministro, opererò con un approccio professionale basato su misurabilità, efficienza e valore economico, guidato dalla profonda convinzione che il turismo israeliano sarà capace di raggiungere traguardi senza precedenti».
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