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Il piano rigorista di Bayrou visto dai giornali francesi


Che cosa scrivono i quotidiani francesi del piano del primo ministro Francois Bayrou per ridurre il debito pubblico della Francia. Estratto dalla rassegna stampa sul canale Telegram di Liturri

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BAYROU PUNTA SUL DEBITO

(Liberation, Anne-Sophie LechevALLier, 16 luglio 2025)

Punti chiave:

  • François Bayrou propone un piano da 43,8 miliardi di euro per ridurre il deficit pubblico al 4,6% del PIL nel 2026, con misure come l’“anno bianco” su pensioni e prestazioni sociali e la soppressione di due giorni festivi.
  • Le misure includono tagli di 3.000 posti pubblici, il non rimpiazzo di un funzionario su tre in pensione, risparmi di 5,3 miliardi dalle amministrazioni locali e una tassa sui redditi alti.
  • Critiche da economisti come Eric Heyer, che contestano l’eccessiva drammatizzazione del debito e l’impatto regressivo dell’“anno bianco” sui ceti più poveri, senza investimenti per innovazione o clima.

François Bayrou, primo ministro francese, ha presentato un piano da 43,8 miliardi di euro per ridurre il deficit pubblico dal 5,4% al 4,6% del PIL nel 2026, definendo il debito (3.345,4 miliardi, 113,9% del PIL) un “trappola mortale”. Durante la conferenza stampa del 15 luglio, ha annunciato un “anno bianco” per congelare pensioni, prestazioni sociali e scaglioni fiscali, generando 7,1 miliardi di risparmi, ma aumentando la pressione fiscale, soprattutto sui più poveri, come nota l’economista Pierre Madec.

Il piano prevede tagli di 10 miliardi alle spese statali, 5,3 miliardi dalle amministrazioni locali e 5 miliardi sulla sanità, con il raddoppio delle franchigie su farmaci e visite. Saranno eliminati due giorni festivi (8 maggio e lunedì di Pasqua) per 4,2 miliardi e 3.000 posti pubblici, con il non rimpiazzo di un funzionario su tre in pensione dal 2027. Bayrou propone anche una tassa sui redditi alti e il taglio dell’agevolazione fiscale del 10% per i pensionati, trasformata in forfait.

Eric Heyer dell’OFCE critica l’assenza di investimenti in innovazione, clima o sovranità industriale, definendo il piano regressivo e poco strategico. Con un’Assemblea frammentata, Bayrou rischia la censura, ma insiste sulla “verità” per giustificare una cura di rigore che divide profondamente.

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LA SPETTACOLARE RIVOLUZIONE DEL PRIMO MINISTRO

(L’Opinion, Matthieu Deprieck, 16 luglio 2025)

Punti chiave:

  • François Bayrou presenta un piano da 43,8 miliardi di euro per ridurre il deficit pubblico nel 2026, con misure drastiche come il congelamento di pensioni e l’eliminazione di due giorni festivi.
  • Il premier si oppone al lassismo fiscale, denunciando il debito come una “maledizione senza uscita” e proponendo riforme come la lotta alla frode sociale e semplificazioni tramite ordinanze.
  • Nonostante la chiarezza, Bayrou resta prudente, lasciando margini di negoziazione su misure controverse in un’Assemblea frammentata, rischiando l’opposizione di alleati e critici.

François Bayrou, primo ministro francese, ha svelato un piano ambizioso da 43,8 miliardi di euro per ridurre il deficit nel 2026, rompendo con l’immagine di immobilismo. Durante la conferenza stampa del 15 luglio, ha definito il debito pubblico una “maledizione senza uscita”, un “pericolo mortale” che minaccia la sopravvivenza della Francia. Il piano “Stop à la dette” include un “anno bianco” con pensioni e prestazioni sociali ferme al 2025, la soppressione di due giorni festivi (8 maggio e lunedì di Pasqua) per 4,2 miliardi di risparmi, e il taglio dell’agevolazione fiscale del 10% per i pensionati.

Bayrou propone anche una riforma dell’assicurazione chômage per incentivare il lavoro, un progetto di legge contro la frode sociale e semplificazioni amministrative tramite ordinanze. Marc Fesneau, leader del MoDem, elogia la “rottura intellettuale” con 50 anni di lassismo fiscale, mentre il FMI invita la Francia a misure concrete. Tuttavia, in un’Assemblea senza maggioranza, Bayrou rischia resistenze: il Rassemblement National e la sinistra minacciano la censura. Per mitigare, lascia margini di flessibilità, definendo alcune misure “proposte” e mantenendo vaghezza su temi sensibili come la sanità. La chiarezza di luglio potrebbe sfumare verso l’autunno, quando il confronto parlamentare metterà alla prova la sua “rivoluzione”.

BUDGET: BAYROU PUNTA SULLA RIGOROSITÀ

(L’Opinion, Marc Vignaud, 16 luglio 2025)

Punti chiave:

  • François Bayrou annuncia un piano da 43,8 miliardi di euro per ridurre il deficit pubblico francese dal 5,4% al 4,6% del PIL nel 2026, con un “anno bianco” su pensioni, prestazioni sociali e scaglioni fiscali.
  • Le misure includono la soppressione di due giorni festivi, la riduzione di 3.000 posti pubblici, il taglio dell’agevolazione fiscale del 10% per i pensionati e un “contributo di solidarietà” per i redditi alti.
  • Il piano, che prevede anche una nuova riforma dell’assicurazione chômage e risparmi sulla sanità, incontra resistenze in un’Assemblea frammentata, con Bayrou che cerca il dialogo con PS e LR.

François Bayrou, primo ministro francese, presenta il piano “Stop à la dette” per tagliare il deficit pubblico di 43,8 miliardi nel 2026, includendo 3,5 miliardi per la difesa chiesti da Macron. Propone un “anno bianco” per congelare pensioni, prestazioni sociali e scaglioni fiscali, generando 7,1 miliardi di risparmi, ma aumentando di fatto la pressione fiscale. Previsti tagli di 3.000 posti pubblici, il non rimpiazzo di un funzionario su tre in pensione e l’eliminazione di agenzie “improduttive”.

Sul fronte sanità, si punta a 5,5 miliardi di risparmi, con il raddoppio delle franchigie su farmaci (1 euro) e visite mediche (2 euro) e la fine del rimborso totale per i malati cronici su spese non legate alla loro patologia. Le amministrazioni locali contribuiranno con 5,3 miliardi, mantenendo i budget al livello 2025 più l’inflazione. Bayrou propone anche una riforma dell’assicurazione chômage per incentivare il lavoro e la soppressione di giorni festivi come l’8 maggio.

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Per attrarre il Partito Socialista, offre un “contributo di solidarietà” per i ricchi; per i Républicains, un’allocazione sociale unica. Previsti 4,5 miliardi di aumenti fiscali, con tagli alle nicchie fiscali e all’agevolazione per i pensionati. Bayrou propone semplificazioni normative per le imprese in cambio di meno aiuti. Tuttavia, il piano, ambizioso ma vago in alcuni punti, rischia di scontrarsi con un’Assemblea senza maggioranza, rendendo l’approvazione incerta.



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