Il Lazio si conferma la prima regione italiana per numero di imprese attive nella Blue economy con 35.747 unità operative nei settori legati all’economia del mare. Nel biennio 2023 e 2025 sono stati stanziati 27 milioni di euro con l’obiettivo di rafforzare competitività, sostenibilità e innovazione nei territori costieri del Lazio.
Nell’ambito di questo investimento, oggi parte il piano da 10 milioni di euro per i primi 12 Comuni costieri. Il report 2025 sulla blue economy del Lazio e le iniziative promosse dalla Regione, per la riqualificazione dei comuni costieri e il potenziamento del sistema dell’economia del mare, sono state presentate questa mattina presso la sede della giunta regionale, a Roma. All’evento hanno preso parte la vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, della Regione Lazio, Roberta Angelilli, il presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio Enrico Tiero, il presidente della Camera di commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, il presidente piccola industria di Unindustria Cristiano Dionisi e il presidente di Anci Lazio Daniele Sinibaldi.
Il Lazio, con 383 chilometri di costa, 22 Comuni costieri (tra cui Roma Capitale) e 2 Comuni isolani, Ponza e Ventotene, si conferma la prima regione italiana per numero di imprese attive nella Blue economy con 35.747 unità operative nei settori legati all’economia del mare. Domina la graduatoria nazionale Roma e provincia con 30.566 imprese. Il Lazio è inoltre la quarta regione in Italia per valore aggiunto pari al 6,7 per cento e terza per numero di occupati con il 7,4 per cento. “Il Lazio è stata la prima regione italiana ad approvare una legge dedicata alla Blue economy, proprio per sostenere un settore economicamente importante che integra la logistica al turismo, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico fino ad interventi per la salvaguardia degli ecosistemi marini – ha dichiarato la vicepresidente Roberta Angelilli -. IL Lazio ha deciso di puntare sulla Blue economy con un investimento di 27 milioni di euro. Oggi presentiamo il piano di 10 milioni per i primi 12 progetti, tra cui la valorizzazione dell’eco sistema marino, per il litorale, il turismo, la cultura, ma anche l’innovazione – ha sottolineato Angelilli -. La Blue economy è importantissima nel Lazio: abbiamo il primato delle aziende con oltre 35 mila imprese, vale quasi il 7 per cento del valore aggiunto. Il Lazio è anche forte di un’importante Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, che gestisce il porto di Civitavecchia, primo porto croceristico italiano e secondo in Europa, insieme ai porti di Fiumicino e Gaeta”, ha aggiunto Angelilli. L’Unione europea ha lanciato un grande piano che “punta molto sull’innovazione e la ricerca. La Blue economy è un grande volano”, ha concluso.
Durante l’incontro sono stati illustrati i progetti realizzati, le risorse messe in campo e gli esiti dei bandi destinati a sostenere interventi strategici. Nel biennio 2023/2025 sono stati stanziati 27 milioni di euro con l’obiettivo di rafforzare competitività, sostenibilità e innovazione nei territori costieri del Lazio. Sono tre le principali misure varate dalla Regione. In particolare, 2,5 milioni di euro che sono stati assegnati al piano operativo per lo sviluppo della Blue economy, per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali sugli arenili, il potenziamento dell’inclusività sociale delle spiagge libere, la riduzione dell’inquinamento e la protezione dell’ecosistema marino, il recupero e riuso dei relitti e progetti pilota sulla dissalazione. Poi 5,5 milioni di euro per legge sull’Etruria Meridionale che interessa la riqualificazione dei Comuni costieri del Litorale Nord: Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Fiumicino. Infine, 8,5 milioni di euro per le spiagge e l’avvio della stagione balneare, destinati a tutti i Comuni del litorale laziale per rendere più accessibili gli arenili, garantire la sicurezza dei bagnanti, adottare interventi di disinquinamento biologico e riduzione delle plastiche. È stata pubblicata oggi anche la graduatoria dei 10 milioni di euro per la Legge del Litorale per la riqualificazione dei lungomare e dei contesti urbani costieri. Sono 12 i primi progetti ritenuti ammissibili e che saranno immediatamente finanziati: San Felice Circeo, Pomezia, Formia, Sabaudia, Fiumicino, Cerveteri, Sperlonga, Tarquinia, Ardea, Ponza, Latina, Ladispoli con i 10 milioni della Regione, ai quali si aggiunge il cofinanziamento da parte dei comuni di 4 milioni di euro, per un investimento complessivo di 14 milioni di euro.
La Blue economy “rappresenta un’opportunità concreta e fondamentale per lo sviluppo del litorale. Come Regione Lazio stiamo investendo importanti risorse su questo settore. Nel 2024 il Lazio è stata la prima regione italiana ad approvare il Piano Operativo per lo sviluppo della Blue Economy – ha dichiarato il presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio, Enrico Tiero, consigliere di Fd’I -. Abbiamo stanziato risorse per lo sviluppo del litorale, con un focus sulla Blue Economy e la riqualificazione urbana. Tra questi voglio ricordare anche i quasi 400.000 euro per i Comuni pontini premiati per le proposte progettuali finalizzate alla promozione dello sviluppo, risultate conformi e ammesse a finanziamento. Intendo complimentarmi con il vicepresidente e assessore Roberta Angelilli per il lavoro svolto in questo biennio anche su questo settore, di vitale importanza per la provincia di Latina. Il gioco di squadra messo in atto sta dando frutti importanti. A noi spetta il compito di saper cogliere le opportunità e di far convergere le risorse economiche disponibili e nuove opportunità di sviluppo per questo settore, che costituisce una ricchezza unica per il nostro litorale”, ha concluso Tiero.
E’ un settore fondamentale “anche per il nostro sistema a tutti i livelli: questa mattina è stato celebrato nella sede di Confindustria un momento importante, relativamente agli esiti del gruppo di lavoro sull’economia del mare, una proposta a livello nazionale, basata su alcuni asset importanti: le flotte, i porti, le infrastrutture e le persone – ha detto il presidente piccola industria di Unindustria Cristiano Dionisi -. Questo lavoro lo riporteremo anche a livello regionale, inserendo nel piano industriale del Lazio, che già contempla l’economia del mare come elemento fondamentale per la crescita del nostro sistema economico, valorizzando le gradi peculiarità che abbiamo, come il nostro porto Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, oppure la zona logistica semplificata e al grande potenziale che abbiamo”, ha concluso.
“Abbiamo scoperto il mare che è una grande opportunità, perché dietro c’è la possibilità di rafforzare la nostra economia – ha commentato il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti -. Già oggi ci sono 30 mila imprese della nostra regione che lavorano nel comparto turistico, cantieristico, nei servizi della portualità e nella pesca. Abbiamo una regione che dal mare trae non solo opportunità di ricchezza, ma anche di occupazione. Questo può crescere, in particolare il mar Mediterraneo che, dal punto di vista della geopolitica, è diventato un mare centrale per il mondo”, ha concluso Tagliavanti.
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