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come funziona e chi può richiederlo — idealista/news


Con l’espressione bonus casalinghe si fa riferimento non a un’indennità specifica, ma a una serie di incentivi che, anche nel 2025, consentono alle donne che non lavorano di disporre di un sostegno economico, di un’opportunità per incrementare le competenze professionali o di un accumulo di contributi in vista della futura pensione. 

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A tal proposito, le varie formule di contributo possono spettare alle donne che svolgono del lavoro domestico non retribuito, che può coincidere col prendersi cura della famiglia e della casa. Inoltre, proprio le situazioni di assenza di un impiego e la presenza di figli costituiscono i requisiti di base per la richiesta di altre agevolazioni. Ecco, dunque, quali sono le condizioni per fare domanda del bonus casalinghe nel 2025.

Chi può richiedere il bonus casalinghe

Una prima prestazione che le casalinghe possono chiedere nel caso in cui svolgano attività domestiche a titolo gratuito e non siano impegnate in attività lavorative retribuite, è l’incentivo che consente di frequentare dei corsi di formazione per incrementare la propria preparazione personale e professionale. 

L’intero percorso del bonus casalinghe è disciplinato dall’articolo 22 del decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020, convertito nella legge n. 126 del 2020. Il provvedimento ha previsto il Fondo per la formazione personale delle casalinghe e dei casalinghi, con una dotazione di 3 milioni all’anno, a decorrere dal 2020. 

Bonus casalinghe 2025, dove trovare i requisiti

Anche per il 2025 il fondo è stato rifinanziato e consente di promuovere periodi di formazione per coloro che svolgono attività non retribuita in ambito domestico. I corsi possono essere effettuati sia da enti pubblici che privati che ricevono un contributo fino a 500 euro per ciascun partecipante. 

Sul portale istituzionale delle Pari Opportunità, dipartimento al quale vengono indirizzate le risorse per la gestione della misura, sono presenti gli avvisi pubblici per l’assegnazione delle risorse che servono a istituire e portare a termine i corsi di formazione.

 

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Bonus casalinghe 2025, come richiederlo

Ai fini della richiesta di partecipare ai corsi di formazione che consentono di fruire del bonus  casalinghe 2025, il primo passo da fare è quello di iscriversi all’Inail per ottenere la copertura assicurativa contro gli infortuni domestici, ai sensi di quanto prevede la legge 493 del 1999. 

Tale iscrizione ha un costo di 24 euro all’anno che non può essere frazionato. Per l’anno 2025 possono ottenere l’esonero dal pagamento del premio i contribuenti con reddito personale lordo fino a 4.648,11 euro all’anno o chi faccia parte di una famiglia il cui reddito complessivo lordo rientri nella soglia di 9.296,22 euro all’anno. 

Come inviare domanda all’Inail del bonus casalinghe 2025

Per la richiesta della copertura assicurativa è necessario procedere sul portale istituzionale dell’Inail, immettendo le proprie credenziali Spid, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta fatto l’accesso, è necessario consultare la sezione del bonus casalinghe 2025 denominata “Domanda online di iscrizione e richiesta avviso di pagamento“. Il servizio consente agli iscritti di poter: 

  • inviare la richiesta di iscrizione o cancellazione;
  • reperire l’avviso di pagamento;
  • iscrivere o rinnovare i soggetti esonerati;
  • visualizzare e stampare la situazione assicurativa e dei pagamenti;
  • inviare segnalazioni e richieste di informazioni. 

Come iscriversi ai corsi di formazione per casalinghe

Insieme all’iscrizione e al versamento utili per l’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici, è necessario rimanere sempre aggiornati sui corsi di formazione gratuiti che danno la possibilità di aggiornare le proprie competenze personali e professionali. A tal proposito, un canale informativo potrebbe essere il sito istituzionale del Dipartimento per le Pari Opportunità, all’interno del quale sono pubblicati gli avvisi pubblici per finanziari i progetti di formazione delle casalinghe. 

La sezione da tenere sotto controllo, oltre a quella degli “Bandi e Avvisi”, è quella dell’archivio delle notizie, che si può consultare seguendo il percorso “Home page” > “News e media” > “News”. Spesso qui vengono pubblicate anticipazioni sulle misure in uscita. 

Quali corsi per casalinghe fanno lavorare subito

Tuttavia, il canale più importante per iscriversi ai corsi di formazione per casalinghe e casalinghi è quello diretto degli enti di formazione. Di organismi di questo tipo ce ne sono vari, pertanto è sufficiente immettere nel campo di ricerca di un motore le parole “Ente corsi formazione casalinghe” per sapere quali sono. 

Entrando nel sito di un ente che offre corsi di formazione alle casalinghe, occorre accedere alle informazioni utili per compilare il form e inviare la domanda. Molto spesso, è l’ente a ricontattare le interessate, fornendo tutte le informazioni sull’iscrizione ai corsi e sul programma degli stessi. 

Il bonus casalinghe rappresenta un’importante novità per le donne di rientrare nel mercato del lavoro dopo aver acquisito nuove competenze informatiche, tra quelle più ricercate dalle imprese. Inoltre, grazie all’incremento della preparazione professionale, si consente alle donne di fare un passo in avanti nella direzione della parità di genere e salariale. 

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Quali sono i bonus per le madri casalinghe nel 2025

Tra le indennità che favoriscono il sostegno, l’inserimento o il reinserimento sociale delle madri casalinghe si possono considerare le formule di sostegno al reddito familiare. 

In questo ambito, si distinguono soprattutto i bonus versati alle casalinghe dall’Inps nel 2025, intesi come misure nelle quali rientrino le mamme che svolgano attività domestiche a titolo gratuito e non siano impegnate in attività lavorative retribuite. Ne sono esempi l’Assegno di Inclusione, l’Assegno unico per i figli e la Carta spesa “Dedicata a te”

Bonus casalinghe 2025, cosa fare per prendere l’Assegno di inclusione

A tal proposito, pur tenendo conto che le donne tra i 18 e i 59 anni devono considerarsi come “occupabili” ai fini della fruizione dell’Assegno di Inclusione – e dunque obbligate a determinati adempimenti come il colloquio ai Centri per l’impiego e le sottoscrizioni del Patto di Servizio Personalizzato (PSP) e del Patto di Attivazione Digitale (PAD) – l’attesa di un’opportunità di formazione o di lavoro fa rientrare le mamme casalinghe all’interno del calcolo della scala di equivalenza ai fini della fruizione dell’indennità. 

Lo stesso ragionamento può farsi per la Carta Dedicata a te, i cui criteri di assegnazione riguardano l’ISEE entro i 15.000 euro e un nucleo familiare con almeno tre figli. 

Infine, alle famiglie con figli spetta il sostegno economico mensile dell’Assegno Unico Universale, indennità erogata dall’Inps per ogni figlio a carico, con importi variabili in base all’indicatore reddituale della famiglia. 

Quali bonus per le mamme casalinghe disoccupate nel 2025

La condizione di essere casalinghe, nonché madri, il più delle volte coincide con periodi prolungati di mancanza di un rapporto di lavoro anche per quelle donne che, in ogni modo, si considerano alla ricerca di un’occupazione e, pertanto, disponibili a lavorare anche fin da subito. 

Situazioni di questo tipo rientrano tra i requisiti di bonus occupazionali destinati anche a casalinghe disoccupate per i contratti firmati nel 2025. È il caso, per esempio, del bonus assunzioni delle donne che non hanno un impiego retribuito da almeno due anni. Questa situazione consente ai datori di lavoro, in caso di immissione in azienda, di fruire di un incentivo fino a 650 euro al mese per il pagamento dei contributi previdenziali. 

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Il bonus assunzioni si potrebbe richiedere anche per l’occupazione di donne in settori o professioni nelle quali si registrano tassi elevati di disparità di genere. I due incentivi sono attualmente attivi e possono essere richiesti fino al 31 dicembre 2025. 

Un periodo più breve di assenza dal lavoro, pari a 6 mesi, è previsto per le donne che si trovino nei territori svantaggiati delle Zone Economiche Speciali (ZES). Il decreto attuativo di questa misura deve essere ancora pubblicato. 

Che cos’è il Fondo casalinghe e casalinghi dell’Inps

Da ultimo, è utile considerare le possibilità che hanno le casalinghe anche per quanto concerne il versamento di contributi in vista di una futura pensione. L’iscrizione al Fondo casalinghe e casalinghe dell’Inps, istituito dal 1° gennaio 1997, è consentito alle persone tra i 16 e i 65 anni che svolgano lavori non retribuiti quali prendersi cura della casa e della famiglia. 

Per l’iscrizione al fondo è necessario presentare domanda sul portale istituzionale dell’Inps, seguendo il percorso Home > Pensione e Previdenza > Iscrizione Fondo Casalinghi e Casalinghe. 

Se non vi sono situazioni ostative, l’iscrizione al fondo avviene in maniera automatica e l’interessata può iniziare a versare i contributi previdenziali dopo aver ricevuto la conferma dell’accoglimento della domanda mediante la comunicazione dell’Inps. 

Fondo pensioni casalinghe, come effettuare i versamenti

L’iscrizione al fondo è attiva dal primo giorno del mese della richiesta e rimane attiva anche se non si effettuano dei versamenti. Inoltre, è necessario sottoscrivere anche l’assicurazione contro gli infortuni all’Inail, nelle modalità viste in precedenza. 

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Tra i requisiti facilmente individuabili dall’Inps, è necessario che la richiedente non sia titolare di trattamenti diretti di pensione. L’iscrizione è compatibile con un’attività lavorativa ma solo nel limite di un lavoro part time alle dipendenze. 

Anche se non indicato espressamente dalla norma che ha istituito il fondo, l’importo minimo da versare mensilmente è di 25,82 euro, pari a 309,84 euro all’anno. Il calcolo della futura pensione avviene con il metodo contributivo. 



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