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“Il Comune tutela le imprese locali”


Non si ferma la polemica sugli appalti pubblici a Terni che ha messo su fronti opposti l’amministrazione comunale e Confartigianato Terni.

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Al centro della disputa, che infiamma il dibattito cittadino, c’è l’affidamento dei servizi di manutenzione dei cimiteri comunali a una ditta proveniente da fuori regione, precisamente da Caserta. Un’operazione che ha acceso la miccia della reazione di Confartigianato, spingendola – dopo un botta e risposta con Palazzo Spada – a invocare l’intervento diretto del Sindaco Stefano Bandecchi per reclamare una maggiore e più incisiva tutela per le imprese locali e una piena applicazione del Codice degli Appalti. Dall’altra parte, con altrettanta fermezza, l’Assessore alle Manutenzioni, Marco Iapadre, respinge le accuse, forte dei dati e delle azioni intraprese in questi anni dal Comune, sostenendo con decisione che il l’Amministrazione municipale di Terni è già impegnata nel sostenere le aziende del territorio. Tanto da definire l’intera polemica “strumentale e confinata a un episodio isolato sul quale si vuole costruire un casus belli”. Il confronto, lungi dal placarsi, si preannuncia ancora più acceso, con la questione che presto varcherà le soglie del Consiglio comunale.

Le richieste di Confartigianato: più spazio e premialità per le aziende del territorio

La scintilla che ha innescato questa contesa è stata l’affidamento dei servizi di manutenzione dei cimiteri di Terni. Questo ha spinto Confartigianato Terni a sparare due comunicati a distanza di poche ore, ribadendo l’imperativo di applicare “correttamente e integralmente il Codice degli Appalti attualmente vigente”. La richiesta finale al Sindaco Bandecchi di intervenire per mettere fine a una “linea politica dannosa per le imprese del territorio” evidenzia il tentativo di far salire di tono la polemica. L’associazione sottolinea di non cercare favoritismi, ma esige l’utilizzo di ogni strumento che la normativa prevede per promuovere la qualità, la sostenibilità e la valorizzazione delle imprese del territorio, nel pieno rispetto della legalità. Nel comunicato diffuso, Confartigianato ha puntato il dito contro l’Assessore Iapadre, accusandolo di non aver fornito risposte concrete ai nodi sollevati. Tra questi, spiccano la mancata adozione di “criteri di premialità legati alla prossimità territoriale e alla filiera corta (come previsto dall’art. 108 del Codice)”, una valutazione più attenta della qualità delle offerte e un giusto equilibrio tra interventi di manutenzione ordinaria e strutturale. Un’attenzione particolare è stata riservata all’uso degli appalti dedicati alle cooperative sociali di tipo B, un tema definito “un vero e proprio tabù politico”, nonostante i rischi di distorsione del mercato.

La difesa del Comune: l’assessore Iapadre illustra azioni e numeri a sostegno delle imprese locali

Raggiunto da Tag24 Umbria dopo l’ultima presa di posizione di Confartigianato, l’assessore Marco Iapadre ha ribadito il proprio stupore per una polemica che definisce “eccessivamente personalizzata” e “fuori fuoco”.

Il Comune di Terni – ha dichiarato – ha sempre operato per tutelare le imprese del territorio. Basti pensare al lavoro fatto per permettere alle aziende locali di recuperare i crediti maturati nei confronti delle partecipate comunali, grazie a un intervento diretto del sindaco Bandecchi e del vicesindaco Riccardo Corridore. Tutti i debiti sono stati saldati, sono state introdotte misure di agevolazione fiscale e si mantiene la massima attenzione agli investimenti sul territorio. Voglio ricordare anche l’azione svolta verso Arvedi AST nell’ambito della tutela delle società appaltatrici del territorio”.

Le cifre degli affidamenti e la questione della premialità territoriale

Iapadre ha sottolineato che gli affidamenti rispettano pienamente il Codice degli Appalti, “che non può essere ignorato o applicato in modo discrezionale”. Nel caso specifico del Settore manutenzioni, ha precisato, “su otto soggetti destinatari di affidamenti (tra ATI e imprese singole), soltanto uno è di fuori regione, quello che si è aggiudicato la gara oggetto della contestazione. Un altro – capofila di ATI – è umbro e le restanti sono tutte aziende ternane. Le procedure di gara sono state gestite in modo trasparente dagli uffici tecnici e non hanno coinvolto la parte politica”.

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In merito alla richiesta di applicare la premialità territoriale, l’assessore ha chiarito che il criterio è previsto solo in specifiche situazioni: “Può essere utilizzato nell’offerta tecnica per servizi che richiedano una conoscenza diretta del territorio o una maggiore prossimità al luogo di esecuzione. L’ANAC, ad esempio, lo ritiene applicabile nel caso dei servizi ambientali, come il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, dove la distanza dagli impianti può influire sull’efficienza del servizio. Ma non è questo il caso della manutenzione cimiteriale”.

Iapadre: “Serve confronto costruttivo, non attacchi personali”

Per Iapadre, l’atteggiamento dell’associazione datoriale rischia di compromettere il dialogo: “Obiettivo dell’amministrazione Bandecchi è sempre stato quello di tutelare, sostenere e consolidare l’attività delle aziende ternane, nel rispetto delle normative. A un’apertura al dialogo, Confartigianato risponde con attacchi personali. Mi auguro che l’associazione voglia uscire da questa logica di contrapposizione incentrata solo sulla comunicazione. E che scelga invece una collaborazione concreta, basata su proposte tecniche e documentazione utile a coniugare legalità e valorizzazione delle imprese locali”.

Infine, l’assessore ha richiamato l’esito del ricorso al TAR proprio di Confartigianato sul Global Service per il verde. L’associazione che concorreva con un capofila di fuori regione, ha impegnato l’ente in un contenzioso – risoltosi a favore di Palazzo Spada – che ha coinvolto anche le tre imprese locali e una capofila umbra che hanno vinto l’appalto, a conferma – ha spiegato – “della piena correttezza” dell’operato comunale”.

“In quel caso l’associazione non si è trioppo preoccupata di sostenere gli interessi di un’azienda di fuori regione. A voler essere maliziosi – ha concluso – verrebbe da pensare che, per chi scrive i comunicati stampa a nome di Confartigianato, la tutela delle aziende del territorio coincida soltanto con quella di alcuni dei propri iscritti”.

Il dibattito approda in Consiglio Comunale: Forza Italia chiede chiarezza e valorizzazione delle imprese locali

La questione, che ha ormai assunto i contorni di un vero e proprio scontro politico, è destinata a proseguire in una sede ancora più autorevole. Il capogruppo di Forza Italia, Francesco Ferranti, ha annunciato l’intenzione di portare il dibattito direttamente in Consiglio Comunale.

Ferranti ha rimarcato la sua ferma convinzione che “debbano essere valorizzate le imprese del territorio, in particolare nelle gare ad invito”. Il consigliere ha anche evidenziato l’importanza di “procedere nelle gare pubbliche evitando le procedure al massimo ribasso, mirando quindi alla qualità delle opere e dei servizi, al rispetto dei termini contrattuali ed evitando contenziosi con i privati, cosa molto frequente negli ultimi 10 anni”. A tal fine, Ferranti proporrà un “atto d’indirizzo per impegnare la giunta comunale a queste modalità virtuose e a supporto del territorio, aprendo un nuovo capitolo nel confronto tra la politica cittadina e le esigenze del mondo imprenditoriale ternano sulla gestione degli appalti pubblici a Terni.



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