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Sostenibilità dei porti: la guida UE per la riduzione delle emissioni


La Commissione Europea ha pubblicato una guida informale che chiarisce la compatibilità con le norme di concorrenza dell’UE di un accordo di sostenibilità mirato alla riduzione delle emissioni di CO2 nei porti europei. Questa guida è stata fornita sulla base di un accordo che prevede l’acquisto congiunto e la definizione di specifiche tecniche per le attrezzature elettriche di movimentazione dei container, con l’obiettivo di accelerare la transizione dal diesel all’elettrico e contribuire così alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. La lettera di orientamento informale, la prima ad essere emessa sotto l’Avviso rivisto sulla Guida Informale del 2022, si affianca a un’altra simile per il settore automobilistico. Questo strumento consente alle imprese di ottenere chiarimenti dalla Commissione su questioni nuove o irrisolte relative all’applicazione delle regole di concorrenza, aiutandole a valutare autonomamente i propri accordi.

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Sostenibilità dei porti: la nuova direzione della Commissione Europea per ridurre le emissioni

La Commissione Europea ha avviato un percorso per sostenere la transizione verde nel settore marittimo, che conta anche su una guida informale con cui intende promuovere il passaggio da attrezzature alimentate a diesel a quelle elettriche per la movimentazione dei container in una prospettiva di logistica green. Questa azione è in linea con la visione della Commissione di garantire che gli sforzi delle aziende per la decarbonizzazione non siano ostacolati dall’incertezza sulle regole di concorrenza.

Sostenibilità dei porti e sostenibilità nel mondo automotive

Questa specifica lettera di orientamento informale è stata emessa contemporaneamente a un’altra analoga riguardante un gruppo di negoziazione di licenze nel settore automobilistico. Entrambe rappresentano le prime lettere di orientamento che la Commissione ha rilasciato per aiutare le aziende a effettuare una valutazione informata dei propri accordi o pratiche unilaterali, garantendo che le iniziative a favore della sostenibilità possano essere in linea con i principi della Commissione.

Come si è arrivati a questa guida

La richiesta di guida informale è stata presentata da APM Terminals, un operatore di terminal portuali che fa parte del Gruppo Maersk. L’accordo in questione prevede una collaborazione tra APM Terminals e altri operatori di terminal portuali per l’acquisto congiunto e la definizione congiunta di specifiche tecniche minime per le straddle (veicoli mobili utilizzati per sollevare, trasportare e spostare i container, e sono una parte cruciale nelle operazioni di carico e scarico nei porti), e shuttle carrier (veicoli utilizzati per il trasporto di container all’interno dei terminal portuali, facilitando il movimento dei carichi tra il molo e le aree di stoccaggio o terminal intermodali) a batteria-elettrica. Queste macchine sono un tipo comune di attrezzatura utilizzata per la movimentazione dei container nei porti.

Il passaggio dal diesel all’elettrico per la sostenibilità nei porti

Attualmente, la maggior parte delle straddle e shuttle carrier impiegate nei porti europei sono ancora alimentate a diesel. Gli operatori di terminal portuali hanno mostrato una marcata reticenza nell’acquistare trasportatori a batteria-elettrica, a causa di diversi fattori critici. In primo luogo, i costi sono significativamente più elevati per le attrezzature elettriche. In secondo luogo, sussiste una mancanza di interoperabilità, in particolare tra le apparecchiature di ricarica fornite da diversi produttori, creando ostacoli tecnici e operativi.

L’accordo proposto mira esplicitamente a superare queste sfide e a ridurre i costi per gli operatori di terminal portuali attraverso una strategia su più fronti:

 

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  • Messa in comune di una parte della loro futura domanda di questi prodotti. Questo approccio permette di generare economie di scala e di aumentare il potere contrattuale.
  • Fornitura ai fornitori di una maggiore prevedibilità sulla domanda futura. Una maggiore certezza sulla domanda può incentivare gli investitori e i produttori a sviluppare ulteriormente le soluzioni elettriche.
  • Miglioramento dell’interoperabilità, in particolare tra le attrezzature di ricarica di diversi fornitori. Questo è un passo fondamentale per una transizione tecnologica fluida ed efficiente.

Condizioni per la compatibilità con le norme di concorrenza UE

Per la Commissione l’accordo proposto non solleva preoccupazioni ai sensi dell’Articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Questo articolo proibisce gli accordi tra imprese che potrebbero pregiudicare il commercio tra Stati membri o che mirano a impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno del Mercato Unico. Questa valutazione positiva è stata subordinata all’inclusione di specifiche salvaguardie indispensabili per assicurare che, pur promuovendo la sostenibilità, l’accordo non generi effetti anticoncorrenziali.

Le salvaguardie principali richieste dalla Commissione sono le seguenti:

  • La capacità degli operatori di terminal portuali partecipanti di continuare ad acquistare straddle e shuttle carrier in modo indipendente. Ciò garantisce che la concorrenza tra gli operatori stessi rimanga intatta.
  • Il volume della domanda che viene messo in comune tramite l’accordo deve essere limitato. Questo limite è essenziale per prevenire effetti anticoncorrenziali nei confronti dei fornitori, come un eccessivo potere di acquisto che potrebbe distorcere il mercato a monte.
  • Lo scambio di informazioni commercialmente sensibili tra gli operatori di terminal partecipanti deve rimanere strettamente limitato a quanto è necessario per il funzionamento dell’accordo. Una limitazione della condivisione di dati sensibili è cruciale per prevenire collusioni che potrebbero compromettere la concorrenza.

La guida della Commissione si è basata sulle informazioni fornite da APM Terminals nella sua richiesta. È importante notare che questa guida ha una validità di cinque anni ed è limitata al territorio dello Spazio Economico Europeo (SEE).

Un supporto informativo per permettere di progettare e pianificare delle roadmap per la sostenibilità dei porti

La decisione della Commissione di fornire questa guida informale è un segnale dell’impegno a sostenere gli sforzi di decarbonizzazione e competitività industriale delle imprese, garantendo che le norme sulla concorrenza non ostacolino la transizione verso un’economia sostenibile a zero emissioni nette.

Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutivo per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, ha dichiarato che: “Le regole di concorrenza dell’UE garantiscono un mercato unico funzionante e una concorrenza leale. Laddove le aziende vogliano contribuire genuinamente alla transizione verso un’economia a zero emissioni nette, i loro sforzi per decarbonizzare e stimolare la crescita non dovrebbero essere ostacolati dall’incertezza sull’applicazione delle nostre regole di concorrenza. Rilasciando questa lettera di orientamento, stiamo fornendo chiarezza sull’applicazione del diritto della concorrenza agli accordi che facilitano il passaggio a attrezzature di movimentazione container più ecologiche nei porti europei, contribuendo così alla transizione pulita di infrastrutture cruciali per il mercato unico e il commercio dell’UE“.




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