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Filantropia abilitante – AgenziaCult


La Fondazione Cariplo, di origine bancaria, è l’ente filantropico di maggiori dimensioni in Italia. Grazie a un patrimonio di oltre 8,8 miliardi di euro, serve un territorio composto da 1.663 comuni comprendenti la Lombardia e le province piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola, con una popolazione di riferimento di poco più di 10,5 milioni di abitanti e oltre 847 mila imprese attive.

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Nel 2023 la Fondazione ha sostenuto quasi 1.200 progetti, dispiegando un’attività̀ filantropica complessiva per oltre 177 milioni di euro, con una crescita di circa 36 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+25,5%).

Forte di queste condizioni di solidità e capillarità di intervento, interpreta anche un ruolo “innovatore”. Con la sua natura privata e indipendente, contribuisce a ideare, sperimentare e valutare nuovi modelli d’intervento e a diffondere modelli promettenti che abbiano già dimostrato la loro utilità ed efficacia.

La Fondazione promuove la collaborazione e la sinergia tra enti del Terzo Settore, realtà accademiche, istituzioni pubbliche e imprese, agenzie e altri soggetti collettivi, coinvolgendo anche altre istituzioni filantropiche locali, nazionali e internazionali. Il suo Presidente, prof. Giovanni Azzone, guida anche Acri, l’associazione di rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria, le quali operano su tutto il territorio nazionale, ciascuna nella propria area di competenza.

Cariplo – commenta Azzone – aiuta le istituzioni sociali e civili a servire meglio la comunità, facendo leva sul suo patrimonio – economico, di professionalità e reputazionale – messo a disposizione gratuitamente e con approccio sussidiario, per accrescere la capacità della comunità di farsi direttamente carico dei propri problemi. In particolare, la Fondazione sostiene la progettualità delle organizzazioni del Terzo Settore e agisce come “istituzione filantropica moderna”, superando la pura pratica della beneficenza per adottare principalmente il modello del grant-maker: utilizza le proprie risorse patrimoniali e gestionali per individuare e affrontare le cause dei problemi sociali, economici e culturali che ostacolano lo sviluppo della comunità. Per fare questo, mette a fuoco sfide ed elabora strategie di intervento utilizzando un’ampia gamma di strumenti, che vanno dal grant, all’accompagnamento di percorsi di collaborazione e innovazione, alla promozione dell’imprenditorialità sociale, alle attività di advocacy, studio e divulgazione, fino ad arrivare all’investimento d’impatto o alla sperimentazione e attivazione di altre strutture di natura finanziaria dedicate a particolari bisogni della comunità.

TRE GRANDI SFIDE DI MANDATO

Nel mese di febbraio, Cariplo ha presentato le sue attività e la relativa programmazione per il 2025, con un budget annuo complessivo di oltre 215 milioni di euro, e ha lanciato tre linee straordinarie di investimento per il mandato triennale, individuate nel 2024 dalla Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo della Fondazione, tre grandi Sfide di Mandato: supporto alla prima infanzia e alla genitorialità; promozione dei percorsi di indipendenza per persone con disabilità; ZeroNeet, per contrastare la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile.

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Attraverso queste nuove linee di intervento, Cariplo rinnova il proprio impegno e rafforza il proprio ruolo di motore del cambiamento sociale, interpretando il momento storico in maniera proattiva, intercettando i bisogni emergenti e le fragilità più profonde, legate principalmente a denatalità, crisi demografica e povertà lavorativa.

Al fine di rendere più efficace l’investimento, Cariplo si dà una nuova organizzazione: oltre alle tradizionali quattro aree di intervento (Ambiente, Ricerca scientifica, Servizi alla persona e Arte e cultura) se ne aggiunge una quinta, denominata “Attività Filantropiche Trasversali e Sfide di Mandato”, con l’obiettivo di favorire l’interazione intersettoriale nell’interpretazione di fenomeni complessi e il disegno di azioni ad alto impatto.

LA TENSIONE INTERSETTORIALE

La nuova Direzione, guidata da Andrea Rebaglio, da 25 anni in Cariplo e negli ultimi dieci Vice Direttore dell’Area Arte e Cultura, si occupa di progettare in ottica trasversale le tre grandi sfide, con l’impegno di attivare e coordinare le energie e i partner che possono collaborare in questi ambiti.

Per le Sfide di Mandato è previsto un finanziamento totale di 60 milioni di euro per i prossimi tre anni (20 milioni per ciascuna sfida).

Ogni sfida punta alla mobilitazione degli stakeholder locali al fine rafforzamento del patrimonio di idee, conoscenze, energie umane e sociali attivabili intorno a questi tre ambiti e a generare sostenibilità nel tempo.

Leggiamo, sfida per sfida, lo stato dell’arte a partire dal quale si muove la nuova progettualità ecosistemica ad alte ambizioni trasformative.

ZeroNeet, sfida coordinata da Benedetta Angiari 

L’obiettivo è garantire opportunità e lavoro per i giovani in condizione di NEET.

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I NEET sono giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono in formazione. In Lombardia sono circa 150.000, pari al 10,1% dei giovani. La sfida mira a diminuire il tasso di NEET al 9%, traguardo UE 2030.

L’impianto di attività si sviluppa su tre aree: Prevenzione (contrastare dispersione scolastica); Contrasto (migliorare prospettive occupazionali per i NEET) e Conoscenza (ricerca e monitoraggio). Un primo risultato è l’alleanza territoriale costruita con Intesa Sanpaolo e Regione Lombardia che si impegna a integrare con altri 30 milioni l’azione, portando a 50 milioni complessivi le risorse disponibili nel triennio. In concreto, si stima che potranno essere interessati circa 20 mila giovani in 3-4 anni.

La dispersione scolastica – commenta Rebaglio – è il fenomeno che precede quello dei NEET. Lavorare sulla prevenzione per noi significa prima di tutto migliorare e rafforzare le attività di orientamento nelle scuole secondarie di secondo e primo grado, lavorando con gli e le insegnanti e predisponendo forme di aiuto a studenti in difficoltà che si adattino ai contesti sociali in cui si inseriscono. Il fenomeno è eterogeneo, presenta un ventaglio di situazioni da trattare adeguatamene e in maniera diversificata. Siamo convinti che la diffusione di conoscenza e la condivisione delle migliori pratiche, specie in una dinamica fra pari, sia fra insegnanti che fra studenti, possa rappresentare una opportunità per costruire gradualmente fiducia e ingaggiare i giovani prima di perdere contatto con loro.

Disabilità, sfida coordinata da Claudia Di Ioia 

L’impegno è volto a garantire alle persone con disabilità progetti di vita indipendente. L’incidenza della disabilità in Lombardia è del 4,4% sulla popolazione totale. Gli obiettivi sono migliorare il ben-essere e la qualità della vita, costruire un ecosistema inclusivo a sostegno del progetto di vita, e promuovere autonomia e protagonismo. Le attività includeranno probabilmente il lancio di un Bando per i Progetti di Vita, l’analisi delle soluzioni abitative e degli strumenti per il “durante-dopo di noi”, la stimolazione della partecipazione comunitaria e l’implementazione di soluzioni tecnologiche. Tra le problematiche affrontate vi sono l’invisibilità sociale, svantaggi occupazionali e la disomogeneità dei servizi.

Al centro dell’approccio della Fondazione – sottolinea Rebaglio – c’è la possibilità di costruire progetti di vita. Casa e lavoro diventano di conseguenza i driver fondamentali, le dimensioni principali su cui intervenire per costruire autonomia. Affiancheremo perciò la Regione e i sistemi territoriali a dare impulso alla nuova impostazione, ad esempio rafforzando il ruolo delle reti e in particolare puntando sui centri per la vita indipendente.

Prima infanzia, sfida coordinata da Laura Anzideo

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La sfida è garantire il ben-essere dei bambini tra 0 e 6 anni e delle loro famiglie. Nel nord Italia il 13,9% dei bambini sotto i 6 anni vive in condizioni di povertà assoluta, e solo il 30% accede ai servizi educativi 0-3 anni. La prima infanzia è cruciale, ma spesso trascurata, con servizi frammentati. Obiettivi chiave della strategia Cariplo sono riconoscere la prima infanzia come priorità, rafforzare i servizi garantendo accesso equo, offrire opportunità culturali/educative e ripensare gli spazi urbani in chiave child-friendly.

L’approccio prevede un modello operativo integrato (ricerca, comunicazione, servizi, cultura, spazi urbani), rinnovamento e innovazione nei servizi, sinergie tra pubblico/privato e la promozione di un cambiamento duraturo.

In questo caso – afferma Rebaglio – la sfida nella sfida consiste nel comunicare in maniera diversa per affermare il valore e l’importanza di questo momento. Piu del 50% delle comunicazioni dei media sul tema della natalità hanno un approccio negativo, fanno percepire il peso e le rinunce che diventare genitori comporta. Cariplo si concentrerà su linee specifiche di investimento sociale dedicate al rafforzamento dei servizi, introdurrà interventi di natura culturale e mutuerà in Lombardia l’esperienza illuminante del passaporto culturale piemontese. In tal modo, biblioteche, musei e spettacolo dal vivo configureranno un sistema di offerta culturale che offra opportunità alle famiglie. A questo si aggiunge il ripensamento delle aree gioco dei bambini, oggi concepite non per favorire coesione sociale e conoscenza, con l’obiettivo di stimolare relazione e scoperta, curiosità, con una particolare attenzione all’inclusione. Una cura specifica, e una indicazione di priorità di intervento la riserviamo alle strutture scolastiche che si trovano all’interno di isole di calore, secondo motivo di contenziosi verso il Comune di Milano. Nei mesi estivi i bambini a scuola patiscono le temperature elevate. Si punterà ad esempio su ventilazione notturna e raffrescamento naturale grazie al verde urbano, col suo contributo senza pari in termini di servizi ecosistemici.”

Un altro modo per stimolare la capacità territoriale di farsi carico dei bisogni emergenti passa attraverso la capacità delle pubbliche amministrazioni di intercettare le opportunità di attrazione di risorse, ad esempio quelle offerte dal PNRR.

Dal 2022 la Fondazione Cariplo ha supportato gli Enti Locali della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola nell’accesso alle opportunità di sviluppo territoriale offerte dal PNRR e da altre fonti di finanziamento europee e nazionali. Lo scopo è quello di rafforzare la capacità di progettazione degli Enti Locali in modo da saper cogliere e gestire in maniera efficace le diverse opportunità di finanziamento che si stanno presentando.

Per raggiungere questo obiettivo, Cariplo ha dispiegato un intervento articolato su tre linee di azione.

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Il Bando Obiettivi Comuni, con una dotazione di complessivi € 1.200.000, concepito per supportare gli Enti Locali del territorio di riferimento della Fondazione nell’accesso alle opportunità di sviluppo territoriale offerte dal PNRR, nonché da altre fonti di finanziamento europee e nazionali, attraverso l’assegnazione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di studi/progetti di fattibilità da candidare a tali bandi.

Lo Sportello di assistenza con ANCI Lombardia, pensato per fornire assistenza agli Enti Locali per la progettazione avanzata di iniziative che abbiano già ricevuto un contributo nell’ambito di alcune missioni del PNRR ritenute particolarmente coerenti con la programmazione di Fondazione Cariplo. In particolare, le missioni ritenute coerenti e trasversali alle aree filantropiche sono 5: attrattività dei borghi; miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; green communities; piccole e medie opere per l’efficienza energetica; piano asili nido, scuole infanzia, servizi educazione e cura prima infanzia; Strategia Nazionale Aree Interne; investimenti rigenerazione urbana per ridurre emarginazione e degrado.

L’Avviso per Progetti Comuni, con una dotazione di € 4.000.000, finalizzato al cofinanziamento di interventi di sistema, ritenuti strategici dalla Fondazione e già beneficiari di fondi del PNRR, ma che necessitano di risorse aggiuntive per essere ulteriormente potenziati ed esprimere appieno la propria efficacia.

Tutte queste iniziative verranno sottoposte a un processo di monitoraggio dell’impatto generato. Innovazioni nelle strategie di intervento che ispireranno altri attori della filantropia istituzionale e, auspichiamo, le politiche.

 SITOGRAFIA

https://www.fondazionecariplo.it/it/la-fondazione/dati-di-bilancio/rapporto-annuale-bilancio-di-missione.html

https://www.acri.it/rapporto_annuale/

 ABSTRACT

A new challenge for Cariplo Foundation, both organizational and territorial: connecting the traditional four impact areas (Environment, Scientific research, Services for people and Art & Culture) through a new task force regarding intersectorial philanthropic activities. The person in charge for the drawing of such synergy strategy is Andrea Rebaglio, after 25 ys in Cariplo, the last 10 of whom spent as Responsible of the Art & Culture Dept. An opportunity to enhance local collaborative networks, foster social cohesion and promote cultural welfare approach.

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