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Bilancio di un Mandato: il Sindaco Vito Di Leo racconta il suo percorso amministrativo a Sturno

Abbiamo realizzato un’intervista al Sindaco di Sturno, Vito Di Leo, durante la quale ha offerto un resoconto completo e approfondito della sua attività amministrativa. Dalle opere pubbliche più significative al coinvolgimento diretto dei cittadini, passando per le sfide economiche, culturali e urbanistiche, il Sindaco ha tracciato un quadro chiaro dell’impegno profuso negli anni di mandato e delle prospettive per il futuro del paese.

1. Quali sono, secondo lei, le opere pubbliche più significative realizzate durante il suo mandato e quale impatto concreto hanno avuto sulla vita quotidiana dei cittadini di Sturno?
Il Sindaco Vito Di Leo ha sottolineato come si sia lavorato in stretta sinergia con tutta la squadra amministrativa, dedicando molte ore alla realizzazione di opere fondamentali per il paese. Tra le più significative, vi sono le strutture per le quali sono stati stanziati complessivamente 1.300.000 euro, che vanno dalla rete fognaria nelle zone rurali alla ristrutturazione della piscina per la quale sono stati stanziati 400 mila euro e la realizzazione del secondo incubatore d’impresa rivolto ai giovani impiegando circa un milione di euro. Tutti questi interventi hanno avuto un impatto concreto nel migliorare i servizi e la qualità della vita quotidiana dei cittadini.

2. A che punto è l’iter del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) e quali scelte strategiche sono state fatte per lo sviluppo sostenibile del territorio?
Vito Di Leo ha spiegato che il nuovo PUC è un processo avviato già nel 2016. Il Comune di Sturno ha sempre riconosciuto l’importanza di uno strumento urbanistico capace di rispondere alle esigenze locali, sia ecologiche che funzionali alla distribuzione delle risorse. Il piano attuale è stato realizzato e aggiornato tenendo conto delle nuove normative tecniche e territoriali. L’amministrazione, sotto la guida di Di Leo, ha quindi adattato il vecchio PUC alle nuove esigenze, coinvolgendo attivamente il consiglio comunale ma soprattutto aperto ai cittadini ai quali si è data la possibilità di partecipare attivamente alla variazione attraverso suggerimenti ed idee che saranno poi valutate e tenute in grande considerazione per le modifiche e adeguamenti strategici coerenti con uno sviluppo sostenibile e soprattutto per renderlo sempre più flessibile adeguandolo alle nuove leggi nazionali, regionali e provinciali.

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3. Come valuta i risultati ottenuti in ambito economico, sociale e culturale, e quali sono stati gli obiettivi più difficili da raggiungere?

Secondo il Sindaco Di Leo, il lavoro amministrativo è stato una vera e propria sfida, spesso faticosa ma anche profondamente formativa. È stato un percorso intenso, fatto di dedizione e impegno concreto. Abbiamo attuato i piani di insediamento produttivi ampliando il PIP attraverso l’acquisto di 200mq di terreno dove nasceranno e si insedieranno industrie che saranno strategiche per il lavoro tenendo conto che si è a 2km dalla nascente stazione Hirpinia e piattaforma logistica.

4. Ci sono progetti iniziati ma non ancora completati? Quali sono le tempistiche previste per portarli a termine, e con quali risorse?

Nonostante il contesto difficile ereditato dalle crisi economiche del 2008 e del 2020 e poi nel 2016 che abbiamo scontato un’emergenza epocale con il Covid che ha messo in ginocchio le economie territoriali,l’amministrazione ha attuato politiche di rilancio che hanno dato frutti: dalla promozione di eventi culturali che hanno riacceso l’identità del territorio, al potenziamento delle attività sociali rivolte alle fasce più fragili. L’obiettivo più difficile? Rimanere fedeli a una visione di sviluppo senza compromessi sulla qualità e sull’interesse pubblico, lottando contro le difficoltà burocratiche e le limitate risorse disponibili.
Come affermato da Vito Di Leo, vi sono diversi progetti approvati e finanziati, alcuni già in fase esecutiva. Tra questi, spiccano quelli per la messa in sicurezza delle strade e la sostituzione dell’illuminazione pubblica, con un consistente investimento e poi ancora tra le opere programmate vie e’ la ristrutturazione di uno stabile per il COC e dunque per la sistemazione della Protezione Civile con un importo complessivo che ha superato i 750.000 euro. L’amministrazione sta inoltre portando avanti interventi puntuali per migliorare la viabilità e la sicurezza urbana. Le risorse provengono da fondi statali e regionali, con tempistiche che vanno dai 12 ai 24 mesi per la completa realizzazione, compatibilmente con l’iter procedurale. Tra i lavori da realizzare, vi è la rete fognaria in una contrada rurale del comune per circa 8 famiglie con poco più di 550mila euro oltre a 671 mila euro per la rete idrica.

5. In che modo l’amministrazione ha coinvolto i cittadini nei processi decisionali, e quali strumenti di partecipazione ha messo in campo per ascoltare la comunità?

Di Leo ha ribadito come uno degli obiettivi prioritari del mandato sia stato promuovere il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Sono in corso lavori per la casa comunale, per la piazza Michele Aufiero, per la ristrutturazione di alcune scuole e per la realizzazione sia dell’acquedotto che per la video sorveglianza. È stato adottato un approccio partecipativo, istituendo un Consiglio Comunale aperto ai cittadini, incoraggiando il confronto diretto e trasparente. Gli incontri pubblici, le consulte tematiche e le segnalazioni digitali hanno contribuito a rafforzare il rapporto tra istituzioni e comunità. Il dialogo continuo ha permesso di recepire proposte, esigenze e anche critiche costruttive, che sono diventate parte integrante del processo decisionale.

6. Guardando al futuro, cosa si augura per Sturno?

Il primo cittadino Di Leo si augura che Sturno possa essere un modello di crescita stabile e consapevole, capace di coniugare benessere, opportunità e servizi con la tutela del territorio e delle radici culturali. L’area PIP, in particolare, rappresenta un nodo strategico che potrebbe segnare una svolta dinamica per il paese. Il suo auspicio è che le istituzioni regionali e nazionali continuino a investire in progetti che generino lavoro, valorizzino le risorse locali e creino spazi di cultura, formazione e innovazione e restare nel suo aspetto di piccola Svizzera per il senso di civiltà esistente sul territorio comunale e riconosciuto non solo dai tanti visitatori ma dalle amministrazioni limitrofe.

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Interista di Marika Remondelli



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