Fondazione MICS: innovazione e competitività per il futuro industriale del Paese

Dott. Merlo, ci spiega cos’è la Fondazione MICS e qual è la sua ambizione?

«MICS – che è l’acronimo di Made in Italy Circolare e Sostenibile – nasce come uno degli undici Partenariati Estesi finanziati dal Ministero dell’Università attraverso le risorse del PNRR, con una missione precisa: rendere il Made in Italy protagonista della transizione verso un’economia circolare e sostenibile.

Il nostro partenariato riunisce università, centri di ricerca e imprese di ogni dimensione, lavorando su tre grandi filiere industriali – dalla moda alla meccatronica, dall’arredo al design – che rappresentano con il loro indotto oltre il 50% dell’intera occupazione manifatturiera italiana.

L’obiettivo non è solo sviluppare tecnologie all’avanguardia, ma creare una piattaforma nazionale che sia di riferimento per l’innovazione responsabile, in grado di integrare sostenibilità ambientale, competitività industriale e impatto sociale.

In questo senso la Fondazione MICS ha il compito di dare continuità a questi risultati anche oltre il PNRR, offrendo alle aziende strumenti, competenze e partnership per affrontare con successo le sfide della transizione sostenibile».

MICS è un progetto scientifico, ma anche fortemente industriale. Quali vantaggi offre oggi alle imprese italiane?

«Uno dei punti di forza di MICS è la capacità di trasformare la ricerca in soluzioni concrete per le imprese. Le aziende che collaborano hanno potuto beneficiare di una modalità totalmente nuova nel panorama italiano.

Le imprese in MICS hanno infatti avuto modo di lavorare fianco a fianco con il mondo della ricerca per indagare assieme come integrare circolarità e sostenibilità economica nei loro business. Ma il vantaggio va oltre il singolo progetto: entri a far parte di una rete nazionale in cui l’innovazione è co-progettata, sperimentata, validata.

Da noi puoi trovare tecnologie pronte all’uso, modelli di economia circolare, soluzioni digitali per la tracciabilità e nuovi materiali sostenibili che vengono studiati e calati sui  bisogni di ogni impresa. Un po’ come un “vestito su misura”. Per le PMI questo significa avere accesso a competenze e infrastrutture che da sole non potrebbero permettersi; per le grandi aziende è un modo per innovare più velocemente e in modo integrato».

Alcuni progetti sviluppati da MICS sono già esempi di innovazione. Può raccontarcene qualcuno?

«Volentieri, anche perché MICS si avvia a celebrare un anno di risultati straordinari, con record di pubblicazioni scientifiche grazie al contributo instancabile degli oltre 1.000 ricercatori coinvolti nel progetto, con una rete in espansione che è cresciuta dai 25 soggetti iniziali ad oltre 100 imprese e 46 centri di ricerca ed università, con una decina di progetti che si avviano alla brevettazione e oltre 150 “dimostratori scientifici”: tutto questo grazie ai circa 150 progetti di ricerca che abbiamo in corso.

Alcuni di questi progetti sono davvero rivoluzionari. Solo a titolo esemplificativo: Cycloplastic Economy, ad esempio, trasforma i polimeri complessi in nuovi materiali ad alte prestazioni per cosmetica, moda e farmaceutica, con processi catalitici avanzati.

AURORA sviluppa indumenti sensorizzati per lo sport e la sicurezza sul lavoro, riducendo al tempo stesso l’uso di energia e materie prime.

Con AMELIE, recuperiamo metalli preziosi da batterie esauste usando un forno a microonde e aceto di mele, dimostrando che sostenibilità e semplicità possono andare di pari passo.

C’è poi PBR Fashion, che combatte la contraffazione attraverso etichette 4D e blockchain, portando la moda italiana nell’era del tracciamento digitale e multisensoriale.

E ancora, Green Brake System, per freni a basso impatto ambientale, e Linfa-Vaia Play, che trasforma gli ulivi colpiti da Xylella in biomateriali per l’elettronica. Sono esempi concreti di come l’innovazione possa partire da un problema e diventare valore per l’intera filiera».

Qual è oggi il ruolo della Fondazione MICS per chi vuole fare impresa in modo sostenibile e competitivo?

«La sfida oggi  vuole essere quella di un’Italia che non si limita a raccontare la propria tradizione, ma la trasforma in futuro. Il Made in Italy circolare e sostenibile è un nuovo paradigma industriale in cui l’innovazione – tecnologica, creativa e organizzativa – diventa il motore che permette alle filiere italiane di adottare modelli produttivi rigenerativi, fondati sulla riduzione degli sprechi, il riuso delle risorse, la trasparenza e la tracciabilità.

Non si tratta di adattare il Made in Italy alla sostenibilità, ma di ridefinirlo: un sistema aperto al cambiamento, capace di anticipare le sfide globali e di generare valore competitivoattraverso la circolarità dei processi, la longevità dei prodotti, e l’impatto positivo sul territorio.

Fondazione MICS nasce per accompagnare, le aziende che vogliono innovare con metodo e visione, raggiungendo, nel contempo, obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica.

Per le PMI, in particolare, continueremo a lavorare per favorire il raccordo con il  mondo accademico, svolgendo anche un ruolo di Hub per il knowledge share, monitorando e promuovendo l’adozione di tecnologie emergenti e la sinergia tra enti attivi nel campo dell’innovazione, attraverso strumenti pratici, altri partner industriali e possibilità di accedere a finanziamenti».

A giugno organizzate il Made in Italy Innovation Forum. Di cosa si tratta e perché è importante partecipare?

«Dal 23 al 25 giugno, nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio, la Fondazione MICS darà vita al suo evento flagship il primo Made in Italy Innovation Forum: un grande evento nazionale dedicato all’innovazione sostenibile nel nostro sistema industriale.

Sarà l’occasione per condividere i risultati raggiunti dal Partenariato Esteso MICS, ma soprattutto per confrontarci sul futuro del Made in Italy. Avremo tavole rotonde, dimostrazioni tecnologiche, casi aziendali e la partecipazione di istituzioni, esperti, imprenditori e investitori.

Il Forum non è solo un evento: è un luogo dove si costruisce rete, visione e impatto. Per citare Marco Taisch, presidente di MICS e ideatore del Made in Italy Innovation Forum, “innovare oggi significa anche creare alleanze”: e il forum sarà il punto di incontro per tutte le imprese che vogliono far parte di questa trasformazione.

Invitiamo dirigenti, manager e stakeholder a partecipare, perché la sfida della sostenibilità e quindi una maggiore competitività, si vince insieme».

Made in Italy Innovation Forum
Villa Erba, Cernobbio, 23-25 giugno
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