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Matteo Parravicini (presidente Assolombarda sede Monza Brianza): “Serve coraggio per un territorio più competitivo”


Al Cittadinomb la prima intervista a Matteo Parravicini, nuovo presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda per il quadriennio 2025-2029.

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Quale visione strategica intende promuovere per rafforzare il ruolo di Monza e Brianza come motore industriale e innovativo della Lombardia nei prossimi cinque anni?
“La Brianza è uno dei distretti manifatturieri più rappresentativi del nostro Paese e nello scenario economico europeo. Per mantenere queste posizioni, le imprese oggi non possono più accontentarsi di produrre beni o servizi. Per competere e stare sui mercati internazionali, hanno anche la necessità di trovare, dove hanno sede, un territorio che possa attrarre persone, talenti, idee e investimenti e lo faccia grazie anche ad alcuni fattori determinanti. Mi riferisco a un sistema di formazione sempre all’avanguardia con le esigenze delle imprese, a infrastrutture capillari ed efficienti che colleghino la Brianza con Milano e, aggiungo, a un’implementazione delle infrastrutture digitali e a una valorizzazione più strategica degli asset del territorio come Villa Reale, Parco e Autodromo. Insomma, un territorio adeguato alle esigenze delle imprese e della comunità, dove imprese, mondo della formazione e amministrazione pubblica possano collaborare, superando una visione che a volta è frammentata e poco sinergica. Questo è funzionale alla costruzione di un nuovo modello competitivo. Occorre fare sistema affinché possa prendere vita un “modello Brianza”. Imprese, territorio, obiettivi, progettualità e azioni sono i pilastri di questo modello che deve nascere non solo su impulso delle imprese quali motori del sistema economico del nostro territorio ma anche da una consapevolezza collettiva”.

Digitalizzazione e sostenibilità sono ormai direttrici imprescindibili: in che modo Assolombarda intende accompagnare le imprese locali – in particolare le PMI – in questo percorso di trasformazione?
“Digitalizzazione e sostenibilità rappresentano oggi due leve strategiche fondamentali per la competitività e la resilienza delle imprese, in particolare delle PMI. La trasformazione digitale consente di innovare processi, prodotti e modelli di business, mentre la sostenibilità guida le imprese verso una crescita responsabile e duratura, in linea con le nuove aspettative del mercato, dei consumatori e della normativa europea. Assolombarda, sul territorio con la sua Sede di Monza e Brianza è al fianco delle imprese in questo percorso, promuovendo un approccio integrato che considera la digitalizzazione come un potente abilitatore della transizione sostenibile. Offriamo alle PMI strumenti concreti, servizi di consulenza, percorsi formativi e occasioni di networking per aiutarle a cogliere le opportunità offerte da queste trasformazioni. L’obiettivo è accompagnarle verso modelli di impresa più efficienti e innovativi, valorizzando anche le sinergie tra tecnologie digitali e sostenibilità, ad esempio nell’uso dei dati per l’ottimizzazione energetica, nella tracciabilità delle filiere o nell’adozione di modelli circolari”.

Quali sono, secondo lei, le infrastrutture strategiche – materiali e digitali – che oggi rappresentano un limite allo sviluppo del nostro tessuto imprenditoriale? E cosa chiedete alle Istituzioni?
“Un territorio per essere attrattivo ha bisogno di attivare alcune leve che facciano da cinghia di trasmissione tra il sistema economico e il territorio stesso. Una di queste è l’infrastruttura digitale che è capace di trasformare radicalmente il modo in cui operano e competono le imprese e che si estende a ogni aspetto del business, dall’efficienza interna alla capacità di raggiungere nuovi mercati. Connettività ad alta velocità, cloud computing e reti affidabili, permettono alle aziende di ottimizzare i processi interni traducendosi in una drastica riduzione dei tempi e dei costi, aumentando la produttività e liberando risorse preziose da reinvestire in innovazione. Ma le infrastrutture di cui la Brianza ha maggiormente bisogno sono quelle fisiche. Non possiamo pensare di essere attrattivi per investimenti e giovani se non abbiamo un trasporto pubblico efficiente e collegamenti capillari. Il prolungamento della M5 è un’opera necessaria che collegherebbe due capoluoghi di provincia, oltre a contribuire a diminuire il numero di mezzi che ogni giorno percorrono le nostre strade. Come sede di Monza e Brianza di Assolombarda ci siamo fatti parte attiva e propositiva per un primo tavolo di lavoro con tutti gli stakeholder del territorio, dalle associazioni di categoria ai sindacati, dall’ IRCCS, al Consorzio Villa Reale e Parco e all’Autodromo. Occorre un fronte comune con Enti e Istituzioni affinché vengano stanziate le risorse mancanti a coprire tutti i costi, in modo da completare l’iter procedurale e avviare i cantieri nel più breve tempo possibile. Vorrei sottolineare anche l’importanza del prolungamento delle M2 da Cologno Nord a Vimercate dove ci sono le nostre eccellenze dell’high tech”.

MONZA SEDE presidio Assolombarda
La sede di Monza e Brianza di Assolombarda

In un contesto in cui i giovani faticano a trovare un futuro professionale appagante, quali leve può attivare l’associazione per attrarre, valorizzare e trattenere i talenti sul territorio?
“Il vero tema è che le imprese non trovano sul mercato le figure richieste. In Brianza arriviamo a punte dell’80% di candidati non reperibili. È una vera e propria emergenza dovuta principalmente al disallineamento tra mondo della formazione e imprese. Le imprese ricercano professionalità che la scuola non è in grado di formare. In questi anni come Associazione, sul territorio, abbiamo avviato una progettualità molto profonda a cominciare dalla definizione di nuovi corsi ITS legati ai temi della digitalizzazione e della cybersecurity in accordo con le imprese e le varie Fondazioni. Abbiamo inaugurato il Liceo STEAM, unico in Lombardia. Per non parlare della possibilità di toccare con mano le ultime frontiere della robotica applicata alla produzione, grazie al nostro RoboLab, uno dei pochissimi esempi a livello italiano di laboratori didattici con robot collaborativi che ha ospitato oltre 8000 studenti in 4 anni. A queste attività della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda, si aggiunge l’impegno di moltissime imprese sul territorio che al loro interno hanno aperto le Academy aziendali. Luoghi dove i giovani possono iniziare ad ampliare le loro competenze ed entrare in azienda. Ma il tema della formazione ha una portata ben più ampia. Qui in Brianza abbiamo imprese riconosciute a livello mondiale, un sistema industriale tra i più innovativi d’Europa, ma non siamo collegati a nessuna sede universitaria, anche per via delle infrastrutture che mancano. E qui torno al discorso di prima. Come il nostro territorio può attrarre giovani talenti se risulta poco collegato ai centri, come Milano, che sono sedi delle principali Università? Ecco, vorrei lavorare su questo punto nei prossimi 4 anni e cioè non solo fare sistema con tutti gli attori del territorio affinché le infrastrutture siano implementate ma anche creare connessioni tra le Università e le nostre imprese. Ecco allora che il Politecnico di Milano potrebbe aprire una sede in Autodromo, dove nasce il futuro e l’innovazione che poi si diffonde nelle filiere del valore. Oppure a Vimercate, dove abbiamo le migliori aziende internazionali dell’high tech. Il corso di laurea in Chimica potrebbe aprire a Monza una sede a stretto contatto con le nostre imprese farmaceutiche che qui, a pochissimi chilometri, investono nella ricerca e nello sviluppo di nuovi brevetti per la cura e la salute dell’umanità”.

Questo può contribuire a fare sistema con università e centri di ricerca. Come si può tradurre la collaborazione pubblico-privato in innovazione concreta sul territorio?
“Molte nostre imprese già collaborano con le Università milanesi e più in generale italiane per sviluppare tecnologie di ultima generazione, prodotti innovativi. Questo non significa che i benefici li possano godere sole le grandi imprese che queste partnership le fanno. Sono anche le PMI che compongono le catene del valore a potersi avvicinare a questi processi di condivisione di know how e poter agganciare progettualità di sviluppo e quindi crescita. Certamente sono risultati importantissimi per il nostro sistema economico ma si potrebbe fare di più, magari ripensando alla riqualificazione di molte aree dismesse per trasformarle in hub di innovazione e di ricerca”.

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In un’Italia in cui spesso il mondo produttivo non si sente ascoltato, cosa serve – oggi – a Monza e Brianza per essere davvero competitiva?
“L’attrattività sarà uno dei temi centrali nei prossimi anni del mio mandato come presidente della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda. Come dicevo poco fa, per rendere un territorio attrattivo e competitivo occorre appunto lavorare su alcune direttrici: le infrastrutture in primis, la relazione con la Città Metropolitana, la collaborazione sempre più stretta tra mondo della formazione e mondo delle imprese favorendo così l’attrazione di talenti e competenze ad alto valore aggiunto. Ma anche la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale è importante in questo senso. Abbiamo degli “unicum” come l’Autodromo che dobbiamo sostenere con progettualità che guardino alla ricerca e all’innovazione, o come la Villa Reale per un progetto all’avanguardia che guardi al turismo. Nei prossimi anni, come Associazione vogliamo lavorare concretamente e ottenere risultati misurabili. Credo fermamente che la Brianza abbia tutte le carte in regola per riuscirci”.



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