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Il Montello punta sul turismo esperienziale – Agenfood


(Agen Food) – Treviso, 12 giu. – Un Montello che si racconta e si proietta nel futuro, puntando su ciò che ha di più autentico: lo shopping come possibile espressione identitaria, l’enogastronomia come narrazione del territorio, la cultura e lo sport come chiavi per valorizzare paesaggi e comunità.

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È questa la visione emersa dal convegno “Montello per il Turismo, Turismi per il Montello”. Un momento di confronto aperto e qualificato tra istituzioni, operatori del settore turistico, imprese e cittadini, che ha posto al centro della discussione lo sviluppo del territorio del Marchio d’Area Montello come destinazione turistica integrata e sostenibile. 

Un momento che conclude il percorso del Patentino dell’Ospitalità nato dall’impegno di Ascom Confcommercio Treviso per qualificare l’accoglienza turistica locale che, a partire da quest’anno, si è arricchito con l’introduzione dei riconoscimenti ufficiali agli Infopoint territoriali e con l’organizzazione, appunto, del convegno “Turismi per il Montello”, primo appuntamento pubblico dedicato alla riflessione strategica sulla destinazione.

L’iniziativa è frutto di un investimento di Ascom Confcommercio Treviso, con la collaborazione di Cciaa Treviso Belluno-Dolomiti, Regione del Veneto, Marchio d’area Montello, Fondazione marca Treviso, Ipa Montello Sile e partner Twissen e SL&A.

Il convegno, in particolare, ha rappresentato un appuntamento partecipato per riflettere su quali leve possono far crescere il turismo in maniera sostenibile, coordinata e distintiva. La risposta? Una sinergia intelligente tra asset già presenti – come la ristorazione di qualità, le produzioni artigianali, le esperienze outdoor – e una rete sempre più coesa di accoglienza e informazione.

“Lo shopping non è solo un’attività commerciale: è un mezzo per vivere e ricordare un territorio”, ha sottolineato Cristina De Stefani, analista di Risposte Turismo. Dalle vie dello shopping ai mercatini, fino alle botteghe storiche, ogni acquisto può diventare un atto culturale e un’opportunità per valorizzare il saper fare locale”.

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Lo shopping tourism si conferma, infatti, una leva strategica per lo sviluppo turistico del Paese, con 2,4 milioni di turisti che scelgono l’Italia anche per fare acquisti. Il fenomeno è in crescita (+14% tra 2023 e 2024), con un impatto economico rilevante: la spesa annua per shopping nelle principali città turistiche italiane (Roma, Milano, Firenze, Venezia) supera i 2,6 miliardi di euro.

Tra i principali mercati di origine:

  • Francia, USA, Cina e Germania sono in testa per interesse allo shopping durante i viaggi
  • turisti francesi risultano i più inclini a viaggiare con la motivazione principale dello shopping (68%)
  • La spesa media giornaliera in shopping varia: italiani 75€, statunitensi 110€, francesi 150 €

Anche il cibo diventa racconto: lo ha spiegato Francesco Redi, fondatore della Tiramisù World Cup, parlando della ristorazione come showroom dell’anima di un luogo. “La ristorazione e i prodotti tipici possono diventare veri e propri ambasciatori del territorio, capaci di coinvolgere il turista in un’esperienza immersiva fatta di sapori e narrazione”.

In tutta Italia – e nel mondo – ci sono esempi emblematici: il risotto alla milanese che evoca l’eleganza di Milano, la bistecca alla fiorentina legata alla tradizione toscana, i tortellini di Valeggio raccontati come “nodi d’amore”, oppure i gnocchi alla romana, simbolo dell’antica capitale. Piatti che parlano, incuriosiscono, creano legami.

Anche fuori dai confini nazionali, lo storytelling gastronomico è uno strumento potente: in Cina, in Giappone, in India, le ricette sono spesso dedicate a imperatori, samurai, poeti o momenti storici, e usate in ristoranti tematici, musei, villaggi culturali e percorsi turistici. Il cibo, dunque, è una chiave d’accesso alla memoria collettiva e alla valorizzazione locale.

Prosegue Redi: “E proprio il Montello – con la sua varietà di eccellenze agroalimentari, la ricchezza paesaggistica e una solida cultura enogastronomica – ha tutte le carte in regola per essere protagonista di questa nuova forma di promozione turistica, in cui identità, emozione e sapore si intrecciano per offrire un’esperienza autentica e coinvolgente”.

Non è mancato l’approfondimento sul turismo lento, con un focus speciale sul cicloturismo esperienziale. “Il Montello ha le potenzialità per diventare un riferimento europeo per chi cerca percorsi attivi, sostenibili e coinvolgenti”, ha dichiarato Massimo Stefani, direttore di Prosecco Cycling. “Non si tratta solo di sport, ma di costruire storie e occasioni di scoperta autentica”.

Spazio anche ai dati aggiornati sul comparto turistico locale e alla presentazione della seconda edizione dell’Asolo Montello Fest, illustrata da Simone Rech, presidente della Strada del Vino Asolo e Montello che ha affermato come “I dati del 2024 confermano come negli 8 Comuni dell’area Montelliana si assista ad un picco di presenze concentrato nel periodo maggio-ottobre, leggermente più contenuto rispetto al periodo di picco dei luoghi contermini. L’enogastronomia può diventare, in tal senso, anche strumento di destagionalizzazione e stiamo proprio lavorando per estendere la stagione turistica oltre i mesi di punta, prendendo spunto dai territori limitrofi dove i flussi iniziano già da marzo”.

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Nel corso dell’evento sono stati, infine, anche consegnati i “Patentini dell’Ospitalità”, a conclusione della sesta edizione del progetto formativo, a 30 operatori del territorio, tra albergatori, ristoratori, guide e semplici cittadini che hanno scelto di investire nella propria formazione turistica. Tra questi figurano Gloria e Michele Bandiera, Rosella Bergamo, Karen Bonan, Feliciano Bonsembiante, Anna Bortolin, Laura Botteon, Sebastiano Bresolin, la struttura B&B Alla Bon’ora di Cesco Francesca, Paola Da Re della Trattoria Bandiera, Alessandro Facchin, la guida escursionistica Luciano Fior, Roberta Furlan dell’Antica Osteria Milork, Andrea Gasparetto, la Locazione De Marchi, Ezio Guizzo, Lisiana Lazzarotto, Sergio Mazzero, Valeria Mazzucato, Raffaella Mufato, Caterina Parlante, Elena Sofia Recchia, Martina Sartor (guida MTB), l’organizzazione Plant for the Planet Italia, Alerio Tosi, Simonetta Magda Toso, Varga Katalin, Villa Luisa Francesca ed Emanuele Zamperoni, noto come “Il Re della Cantina”. 

Contestualmente, sono stati ufficializzati tre nuovi Infopoint locali, attività selezionate e riconosciute dalla Regione del Veneto – come esercizi commerciali, tabaccherie o ristoranti – che diventano punti di riferimento per l’informazione e l’accoglienza dei visitatori. Chi ottiene il riconoscimento entra a far parte del sistema regionale di accoglienza turistica diffusa, contribuendo a offrire un servizio capillare, accessibile e integrato con l’identità del territorio.

Tre i nuovi infopoint che si aggiungono ai 4 già presenti nell’area montelliana:

  • Ristorante Alle Betulle, Giavera del Montello
  • Antica Osteria Milork, Nervesa della Battaglia
  • Aviosuperficie di Caerano di San Marco

Presìdi strategici che permetteranno di offrire informazione turistica capillare e personalizzata, intercettando il visitatore nei luoghi chiave dell’esperienza, come ha sottolineato in un videomessaggio, l’assessore regionale Federico Caner: “Complimenti a tutti gli operatori turistici che stanno conseguendo il Patentino dell’Ospitalità, così come ai tre nuovi infopoint che verranno aperti sul territorio. Sono due strumenti diversi, ma complementari e fondamentali per innalzare il livello della comunicazione e della promozione turistica nella nostra regione. Le tematiche affrontate nel convegno – dallo shopping all’artigianato, dal commercio agli eventi sportivi fino all’enogastronomia – rappresentano asset chiave per lo sviluppo turistico e sono pienamente in linea con le priorità della Regione Veneto. L’enogastronomia, in particolare, è ormai un vero fiore all’occhiello per Treviso e per tutto il Veneto. Ringrazio Confcommercio e tutti coloro che si stanno impegnando in questo percorso. Investire sulla formazione degli operatori significa investire nella qualità dell’accoglienza, e questo è ciò che ci permette di restare tra le mete più apprezzate a livello nazionale e internazionale».

“Grazie a tutti gli operatori e partecipanti al– ha dichiarato Giulia Casagrande, presidente OGD/DMO Treviso – perché consapevolezza, rete e conoscenza del territorio sono elementi fondamentali per far sì che la vostra destinazione, e quelle che la circondano, possano crescere insieme e raggiungere un livello superiore. Il nostro è un territorio ricco, lo sappiamo, e nel tempo ho potuto constatare quanto la sua anima sia viva, e quanto si stia facendo portavoce di una forza data dalla rete e dall’unione, che va ben oltre i confini comunali.

Credo che questo progetto sia un esempio concreto di coesione, non solo tra enti locali, ma anche tra noi operatori. Oggi, tra l’altro, celebriamo anche un momento importante: l’ufficializzazione dei nuovi infopoint, in accordo con la Regione Veneto e con l’intero sistema di rete turistica. Un riconoscimento che valorizza chi ha scelto di fare un passo in più. I prossimi passi saranno tanti – e saranno rapidi – ma questo è un inizio promettente”.

Ha aggiunto l’assessore al turismo di Montebelluna Debora Varaschin: “Il progetto del patentino dell’ospitalità nasce anni fa con la volontà di rafforzare la consapevolezza tra gli operatori economici, ma anche tra i cittadini, dell’enorme patrimonio culturale, naturalistico, architettonico e molto altro che il nostro territorio può dare al turista. Ora, grazie al partner Ascom, abbiamo moltiplicato gli aderenti al patentino andando peraltro a contaminare con la progettualità altri territori così estendere una rete territoriale di vasi comunicanti che porta il turista a visitare luoghi diversi disseminati in un percorso che va dal Grappa alle porte di Treviso. Si tratta un’opportunità per tutti di valorizzazione di un patrimonio straordinario ancora sottostimato, ma che sempre di più, grazie a progetti come il patentino, prende consapevolezza delle proprie potenzialità e si proietta in un futuro di turismo, sostenibile, lento ma concreto”.

 

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Prosegue Federico Capraro, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Mandamento di  Treviso: “Ascom Confcommercio Treviso, crede nella nuova destinazione turistica del Montello, la forte identità territoriale del Montello è legata alla particolarità del contesto territoriale e le grandi opportunità che offre per gli amanti della bicicletta al tematismo della grande guerra e alla rinomata enogastronomia sono gli enti che, in coerenza con le tendenze del mercato turistico di oggi, stanno facendo crescere questa realtà, facendola diventare una destinazione, le colline del Prosecco, patrimonio UNESCO di là del Piave non sono per il Montello una concorrenza, ma sono invece un elemento attrattore che dà al Montello un valore aggiunto per tutti gli ospiti italiani e stranieri che vogliono venire a scoprire questa straordinaria parte del territorio della provincia di Treviso”.

Ha aggiunto il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin: «Appuntamenti come questi e occasioni formative come quelle promosse con il Patentino dell’ospitalità sono il risultato di una sinergia che prosegue da anni tra enti pubblici, istituzioni private, associazioni di categoria. Una sinergia che, per la mia esperienza, fino a qualche tempo fa non era affatto scontata e che si fonda su rapporti umani sinceri e profondi. Un ringraziamento speciale va a tutte le realtà che contribuiscono a questo grande mosaico fatto di storia, paesaggio, cultura e memoria. Tutti insieme – istituzioni, categorie, Regione – lavoriamo per un obiettivo comune: far crescere economicamente e turisticamente la nostra comunità e territorio. Grazie davvero a tutti».

QUALCHE NUMERO 

Nel 2024 il Montello ha registrato 22.687 arrivi e 53.384 presenze, con un’affluenza crescente da paesi europei come Germania, Austria, Francia e Belgio. Un dato significativo riguarda la permanenza media: 2,67 notti per i turisti stranieri, contro le 2,2 degli italiani. Segno che chi arriva dall’estero sceglie il territorio con l’intenzione di viverlo.



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