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Detrazione spese abbonamenti trasporti pubblici 730 2025


La detrazione spese per gli abbonamenti dei trasporti pubblici può essere riconosciuta nel 730 – 2025 ed è utile per ridurre le tasse da pagare.

Le spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico che si possono detrarre quest’anno sono però quelle relative al 2024.

La detrazione nel 2025 è pari al 19% delle spese sostenute, con un limite massimo di 250 euro, e spetta per intero ai titolari di un reddito complessivo fino a 120.000 euro.

In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono e come funzionano le detrazioni e come scaricare l’abbonamento dal 730.

COS’È LA DETRAZIONE SPESE PER GLI ABBONAMENTI AI TRASPORTI PUBBLICI

La detrazione per spese trasporti è uno “sconto” sull’imposta lorda IRPEF riconosciuto in dichiarazione dei redditi per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Tale detrazione, in vigore dal 1° gennaio 2018, consente di detrarre nel 2025 un importo pari al 19% delle spese sostenute nel 2023.

A livello normativo la detrazione trasporti è prevista e disciplinata dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi e spetta anche se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico, ai sensi dell’articolo 12 del TUIR.

Non è da confondere con il bonus trasporti, in vigore nel 2023 che, come spieghiamo in questa guida, è stato abolito.

COME FUNZIONA LA DETRAZIONE

Le detrazioni spese per gli abbonamenti ai trasporti pubblici funzionano come “sconto” sull’IRPEF dovuta, che viene riconosciuto nel 730 in fase di dichiarazione dei redditi.

Nello specifico, la detrazione del 19% si calcola sull’importo massimo di 250 euro e spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro ed è concessa solo se l’onere è stato pagato tramite bonifico bancario, versamento postale o altri metodi di pagamento “tracciabili”.

Il TUIR chiarisce anche che:

  • in caso di ISEE maggiore a 120.000 euro, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro;

  • in applicazione del principio di cassa, la detrazione è calcolata sulla spesa sostenuta nel 2024 per l’acquisto dell’abbonamento, indipendentemente dal periodo di validità dello stesso (ad esempio spetta per un abbonamento acquistato nel mese di dicembre 2024 con validità dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025);

  • il contribuente può dimostrare l’uso di metodi di pagamento tracciabili attraverso l’annotazione corrispondente sulla fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale emesso dal fornitore del servizio. In alternativa, l’uso di metodi di pagamento tracciabili può essere provato mediante documentazione cartacea della transazione. Ad esempio, la ricevuta della carta di debito o di credito, copia del bollettino postale o MAV, ricevute di pagamenti effettuati tramite PagoPA, estratto conto, e simili.

Vediamo quali sono le spese detraibili.

QUALI SONO LE DETRAZIONI PER L’ABBONAMENTO AI MEZZI PUBBLICI NEL MODELLO 730 2025

Rientra nella detrazione spese trasporti le spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, relativi al 2024.

A tal proposito, il TUIR chiarisce anche che:

  • per “abbonamento” si intende un titolo di trasporto che consenta di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, in un periodo di tempo specificato. La detrazione spetta, pertanto, per le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti che implicano un utilizzo non episodico del mezzo di trasporto pubblico. Ecco perché spesso si parla di “detrazioni spese trasporto studenti universitari” o “detrazioni spese trasporto pubblico dipendenti”, considerando che tali categorie usano spesso i mezzi pubblici in uno specifico percorso;

  • per servizi di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale devono intendersi quelli aventi ad oggetto trasporto di persone, ad accesso generalizzato, resi da enti pubblici ovvero da soggetti privati affidatari del servizio pubblico sulla base di specifiche concessioni o autorizzazioni da parte di soggetti pubblici. Rientra in tale categoria qualsiasi servizio di trasporto pubblico, a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato, che operi in modo continuativo o periodico, tanto all’interno di una regione, quanto mediante attraversamento di più regioni, con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite. Ecco perché è da intendersi anche come una detrazione per le spese di trasporto scolastico o per le spese di “trasporto figli”;

  • nel caso di abbonamenti unici che coprano una tratta nazionale ed una estera, la detrazione spetta solo sulla parte di spesa sostenuta per l’abbonamento riferibile alla tratta nazionale. Qualora, tuttavia, non sia possibile distinguere la quota di costo riferito al trasporto della sola tratta nazionale, la detrazione spetta sull’intera spesa sostenuta.

QUANDO NON SPETTA

La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per l’acquisto:

  • di titoli di viaggio che abbiano una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore;

  • delle cosiddette carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.

Infine, non possono essere indicate le spese sostenute nel 2023 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella CUcon il codice specifico. La detrazione spetta comunque sulla parte di spesa non rimborsata sempre che rientri nel limite complessivo di 250 euro.

COME DETRARRE LE SPESE PER IL TRASPORTO PUBBLICO

È possibile ottenere la detrazione trasporti nel 2025 tramite dichiarazione dei redditi. 

Le soluzioni possibili sono:

  • presentare la dichiarazione dei redditi precompilata, dove l’Agenzia stessa riporterà in automatico le detrazioni spettanti. Per maggiori dettagli su come fare, vi rimandiamo alla guida al modello 730 precompilato;

  • procedere con la presentazione del 730 ordinario, ovvero compilando direttamente o tramite intermediario la relativa sezione nella dichiarazione dei redditi (rigo E8-E10). Per maggiori dettagli, mettiamo a disposizione la nostra guida al modello 730 del 2025 .

Nel caso di modello redditi Persone Fisiche (l’ex Unico), bisognerà invece inserire tali spese nel rigo da RP8 a RP13.

SCADENZA

La stagione dichiarativa per chiedere le detrazioni si chiuderà il 30 Settembre 2025 per chi presenta il 730 e anche per chi presenta il modello Redditi PF.

GUIDA ALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Se volete saperne di più, mettiamo a vostra disposizione la guida al modello 730 precompilato del 2025. Per approfondire e capire meglio le differenze, vi consigliamo di leggere inoltre la nostra guida al modello 730 2025 ordinario.

A vostra disposizione la guida ai bonus del modello 730 del 2025, con tutte le altre detrazioni che si possono richiedere in sede di dichiarazione dei redditi:

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Inoltre, vi consigliamo di leggere la guida su tutte le novità della riforma IRPEF 2025. Interessante anche quella sulle novità delle detrazioni fiscali attive dal 2025.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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