A GOEL Bio il Premio Angelo Ferro 2025 • Secondo Welfare

L’11 giugno si è chiusa la nona edizione del Premio Angelo Ferro, che valorizza il lavoro degli enti del Terzo Settore che più hanno contribuito a innovare l’economia sociale italiana ottenendo risultati e soluzioni che intercettano bisogni sociali attivando risposte originali. Ad aggiudicarsi l’edizione 2025 è stata la Società Cooperativa Agricola GOEL BIO, scelta per la sua capacità di innovare l’economia sociale in contesti sociali non facili attraverso l’agricoltura biologica, valorizzando tipicità locali, includendo persone svantaggiate e raggiungendo importanti risultati economici. Ma andiamo con ordine.

Cos’è il Premio Angelo Ferro?

Il Premio Angelo Ferro, di cui abbiamo recentemente parlato qui, è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Fondazione Emanuela Zancan onlus, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e il patrocinio di CSVnet, ACRI e Forum Terzo Settore, per premiare enti di Terzo Settore impegnati nell’innovazione dell’economia sociale.

L’iniziativa è dedicata al prof. Angelo Ferro, scomparso il 13 marzo 2016, che nel corso della sua carriera di imprenditore e docente universitario si è impegnato costantemente nel campo del sociale ricoprendo numerose cariche – tra cui quella di Consigliere di Amministrazione di Intesa Sanpaolo e della Cassa di Risparmio del Veneto –. e promuovendo iniziative in campo culturale, sportivo e assistenziale. Negli ultimi anni alla presidenza di OIC, ad esempio, ha contribuito attivamente alla costruzione della Cittadella per anziani edificata in Padova, ne ha ampliato notevolmente la dimensione operativa e soprattutto il significato esemplare, realizzando molte attività volte a trasformare l’anziano da problema a risorsa sociale.

Nelle sue 9 edizioni il Premio Angelo Ferro ha raccolto oltre 2.000 candidature proveniente da tutta Italia.

L’edizione 2025 del Premio

L’edizione 2025 del Premio Angelo Ferro è stata particolarmente partecipata, con quasi 250 candidature giunte da diverse parti del Paese. Tra queste, non senza difficoltà, la Giuria ha selezionato 20 realtà che si sono distinte per l’innovatività della loro azione nel campo dell’economia sociale. A seguito di un’ulteriore valutazione sono quindi state individuate le 5 finaliste che hanno preso parte alla cerimonia di premiazione svoltasi l’11 giugno l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova.

In tale occasione è stata annunciata l’organizzazione vincitrice:  la Società Cooperativa Agricola GOEL BIO di Siderno, in provincia di Reggio Calabria. A proclamare il vincitore di questa edizione,è stato Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Intesa Sanpaolo. All’evento sono inoltre intervenuti Cristina Balbo, Direttore Regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo, Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cariparo, Tiziano Vecchiato, Presidente Fondazione Emanuela Zancan, Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum del Terzo Settore, Chiara Tommasini, Presidente CSVnet, e Daniela Mapelli, Rettrice Università di Padova.

È possibile rivedere la Cerimonia di premiazione qui.

La realtà vincitrice e le altre finaliste

GOEL BIO Società Cooperativa Agricola Impresa Sociale si è aggiudicata il Premio Angelo Ferro 2025. Nata 21 anni fa per innescare percorsi di cambiamento e riscatto in Calabria, nel 2009, decide di aggregare aziende agricole che si sono ribellate alla ‘ndrangheta, per organizzarle e dimostrare che la scelta di libertà che hanno compiuto non è perdente, ma vincente. Per questa ragione nasce GOEL Bio, filiera cooperativa di produzione di agrumi che, implementando un rigoroso controllo dei diritti dei lavoratori ed il primo protocollo etico di verifica antimafia, garantisce un prezzo equo ai produttori.

Le altre 4 quattro realtà finaliste sono:

• Associazione di promozione sociale Ánako di Lesignano (Parma) è stata fondata da architetti, designer e comunicatori di vari paesi e usa il design come strumento di solidarietà, innovazione e sostenibilità, sviluppando e condividendo soluzioni destinate ai profughi e alle comunità in guerra.
• Donatori di Coccole OdV di Salsomaggiore (Parma) si occupa di attività legate al supporto di neonati ricoverati in neonatologia presso l’Ospedale dei Bambini di Parma e delle loro famiglie, con l’aiuto di volontari che offrono “coccole, conforto, vicinanza” in situazioni di fragilità.
• Associazione di promozione sociale Fermenti Lattici di Lecce si occupa di contrasto delle povertà educative e di inclusione sociale e, per i detenuti del carcere di Lecce, ha avviato un sistema di accoglienza per minori in visita al proprio genitore detenuto e un programma di attività per le famiglie fuori dal carcere.
• La Cooperativa Sociale Lazzarelle di Napoli si occupa di favorire il reinserimento sociale e lavorativo di donne detenute, offrendo opportunità concrete di formazione e impiego. L’attività è specializzata nella produzione artigianale di caffè all’interno del carcere femminile di Pozzuoli (NA).

A GOEL BIO è stato assegnato un premio di 10.000 euro, mentre 2.500 euro sono stati destinati a ciascuna delle altre 4 realtà finaliste.

L’importanza di un’iniziativa come il Premio Angelo Ferro

Come ha recentemente scritto Elisabetta Cibinel su Percorsi di secondo welfare, iniziative come il Premio Angelo Ferro possono essere particolarmente preziose per il sistema sociale italiano. Se correttamente impostata, infatti, la cosiddetta Prize philanthropy può aiutare a sostenere l’innovazione sociale offrendo visibilità a progetti innovativi, favorendo la partecipazione di attori non tradizionali e contribuendo alla diffusione di temi rilevanti nell’agenda pubblica. Inoltre, come dimostra anche la scelta del vincitore 2025 del Premio Angelo Ferro, rappresenta un’opportunità per ridurre le disuguaglianze territoriali nell’accesso alle risorse filantropiche. Nel nostro Paese è infatti noto il paradosso per cui nelle aree in cui sarebbero più necessari sostegni filantropici, come il Mezzogiorno, si registrano numeri limitati di enti che possono garantirli.