Accelerare la transizione verso l’economia circolare richiede un approccio sistemico e competenze trasversali: è il momento di lavorare insieme. L’approccio di Circular Economy Lab: la fucina di innovazione per la transizione ecologica
“Per l’Italia l’economia circolare rappresenta una priorità per rafforzare la competitività del sistema produttivo e aumentare la resilienza del tessuto economico” con queste parole è intervenuta Paola Angeletti, chief sustainability officer di Intesa Sanpaolo e presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center, nel corso del convegno Circular Economy: paradigma economico a prova di futuro, organizzato in collaborazione con Fondazione Cariplo.
La stessa collaborazione che ha permesso l’ideazione, sette anni fa e il successivo sviluppo, di Circular Economy Lab: la fucina di innovazione per la transizione ecologica.
Spingere l’acceleratore sull’innovazione per stimolare maggiormente la relazione tra imprese, istituzioni e mondo accademico. Analisi degli scenari, condivisione di buone pratiche e progetti di sviluppo, tutti indirizzati verso un modello di transizione economico-circolare: questi gli obiettivi del laboratorio di innovazione.
In un’Europa sempre più impegnata ad affrontare molteplici sfide, l’economia circolare si conferma un fattore chiave per competitività, innovazione e sostenibilità. A differenza del modello economico lineare tradizionale, basato su produci, consuma, getta, l’economia circolare punta a ridurre al minimo gli sprechi e a valorizzare le risorse esistenti attraverso il riuso, la riparazione, il riciclo e il recupero dei materiali.
Creare valore per le aziende sviluppando percorsi di ricerca e innovazione circolare. Questo nuovo passo congiunto assume un rilievo ancora maggiore nel contesto attuale, in cui l’Europa ha identificato l’economia circolare come una delle direttrici fondamentali del Green Deal.
L’Unione europea ha assunto un ruolo guida in questo ambito, adottando il Piano d’Azione per l’Economia Circolare già nel 2015, aggiornandolo nel 2020 nell’ambito del Green Deal Europeo.
L’obiettivo è rendere l’economia europea climaticamente neutra, sostenibile e resiliente, promuovendo modelli di produzione e consumo più intelligenti ed efficienti. In questo scenario, il Clean Industrial Deal europeo approvato nel febbraio 2025 ha rafforzato ulteriormente il ruolo centrale dell’economia circolare come elemento strategico per la decarbonizzazione e la competitività dell’industria europea.
I nuovi percorsi di accelerazione delle imprese
“Accelerare la transizione verso l’economia circolare richiede un approccio sistemico e competenze trasversali: è il momento di lavorare insieme, aggregando il know-how e le esperienze di startup, grandi imprese, enti territoriali e centri di competenza, attorno a una roadmap condivisa” afferma Riccardo Porro, chief operating officer di Cariplo Factory, intervenendo durante il convegno.
Negli ultimi anni, le iniziative di crescita rapida dedicate alle startup innovative hanno conosciuto un’espansione senza precedenti. Attraverso programmi di sviluppo accelerato promossi da incubatori, università e fondi di investimento, numerose realtà emergenti hanno potuto accedere a risorse strategiche, mentorship e finanziamenti in grado di trasformare rapidamente idee embrionali in imprese competitive.
Un esempio significativo è rappresentato proprio dal Circular Economy Lab, che ha dato vita a circa 20 programmi di open innovation, analizzando oltre 5.000 startup e Pmi coinvolte in progetti di trasformazione sostenibile e attivando collaborazioni con più di 60 atenei e business school, sia in Italia che all’estero.
Questi percorsi di potenziamento rappresentano oggi uno dei principali motori dell’ecosistema imprenditoriale italiano, offrendo nuove opportunità anche nei settori tradizionalmente meno digitalizzati.
Un’iniziativa che non solo accelera la crescita delle imprese, ma contribuisce attivamente alla costruzione di un’economia circolare europea. I dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (confermano che, tra il 2015 e il 2021, sono stati creati oltre 400.000 posti di lavoro nei settori legati all’economia circolare, come il riciclo e la riparazione.
Inoltre, l’agenzia ha rilevato che la transizione verso un’economia più circolare potrebbe portare a un aumento netto di circa 700.000 posti di lavoro entro il 2030. In questo scenario, l’Italia si distingue per la leadership nel riciclo industriale e per l’adozione crescente di modelli produttivi più circolari.
Verso un’economia più sostenibile
Favorire una transizione verso modelli economici più sostenibili, in grado di rispondere alle sfide ambientali e industriali del nostro tempo: in questo senso, il Circular Economy Lab si pone come un punto di riferimento strategico.
Attraverso attività di ricerca, formazione, sperimentazione e supporto all’innovazione, il Lab lavora per ridurre l’uso delle risorse naturali, incoraggiando modelli di produzione e consumo basati sul riutilizzo, sul design circolare e sulla condivisione.
Questo approccio consente non solo di limitare l’impatto ambientale, ma anche di abbattere le emissioni climalteranti, contribuendo agli obiettivi climatici nazionali e internazionali.
Uno dei pilastri dell’azione del Lab è la stimolazione dell’innovazione, intesa come sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, organizzative e culturali capaci di rendere i sistemi produttivi più efficienti e rigenerativi.
Coinvolgendo imprese, startup, istituzioni e comunità locali, il Lab promuove un ecosistema collaborativo orientato al cambiamento. Sperimentare nuovi modelli di business circolari, promuovere tecnologie pulite e valorizzare le sinergie tra attori diversi sono elementi chiave per accelerare questa trasformazione.
Un centro di competenza, ma soprattutto un vero e proprio catalizzatore del cambiamento, capace di guidare l’economia verso un futuro più equo, rigenerativo e competitivo.
Settori chiave come l’elettronica, il tessile, la plastica, la costruzione e l’agroalimentare sono al centro delle politiche europee per l’economia circolare.
Oltre ai benefici ambientali, la transizione circolare rappresenta anche un’opportunità economica significativa: può stimolare l’innovazione, creare nuovi posti di lavoro e rafforzare la competitività dell’industria europea.
L’economia circolare è un pilastro fondamentale della strategia europea per uno sviluppo sostenibile e il suo successo dipenderà dalla cooperazione tra istituzioni, imprese e cittadini.
Se l’economia circolare è la strada, il Lab è già qualche passo avanti. E ora, tocca al sistema Paese seguirlo.
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