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il Governo non esclude il ripristino di parte delle risorse – ANCE


Sono stati presentati, presso entrambi i rami del Parlamento, numerosi atti di controllo sul tema dei tagli operati dalla Legge di Bilancio 2025 e dal decreto Milleproroghe alle risorse stanziate per la viabilità provinciale, anche sulla scorta del tavolo di crisi richiesto al riguardo dall’Unione delle Province Italiane.

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Anzitutto, la questione è stata affrontata nel corso della seduta di mercoledì 28 maggio della Commissione VIII Ambiente della Camera. Il Viceministro Rixi, infatti, ha risposto alle seguenti interrogazioni:

  • 5-04026 (Fontana – M5S) in cui si allude alla destinazione delle risorse verso il progetto del ponte sullo Stretto di Messina – tema ricorrente menzionato in diversi atti di controllo presentati – chiedendo inoltre di fornire un quadro dettagliato dell’attuale allocazione dei fondi;
  • 5-04027 (Ruffino – IV): anche alla luce della richiamata situazione di difficoltà in cui si troverebbero le province di Brescia, Bergamo e Mantova, si domanda quali iniziative intenda adottare il Ministro al fine di ripristinare una quota adeguata di risorse in tutte le province italiane interessate dalle riduzioni;
  • 5-04028 (Braga – PD), in cui si chiede conto dei motivi che hanno determinato la riduzione, alludendo anche in questo caso ad ulteriori progetti infrastrutturali verso cui sarebbero stati dirottati i fondi

 

In primo luogo, il Viceministro Rixi ha auspicato una riforma che consenta ai cittadini di tornare a eleggere direttamente i propri rappresentanti a livello provinciale. Ha inoltre chiarito che le risorse derivanti dalla relativa rimodulazione non sono state destinate al collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, bensì ad opere già ricomprese nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Successivamente ha fornito la risposta elaborata dal Ministero:

 

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  • Per quanto concerne la rete viaria di Province e Città metropolitane, il contributo statale agli interventi di manutenzione è regolato da molteplici programmi di finanziamento, ripartiti attraverso Piani pluriennali approvati con successivi decreti ministeriali. A favore degli enti territoriali, risultano attivi e in corso di erogazione risorse a valere su cinque distinti Piani di Riparto: il decreto ministeriale n. 394 del 2021, i decreti ministeriali n. 101, 125 e 141 del 2022 e il decreto ministeriale n. 2016 del 2024.

 

  • Sulla base di tali decreti, gli enti devono predisporre appositi Piani di investimento. Le variazioni disposte con la legge di bilancio e con il decreto proroga termini afferiscono esclusivamente ad uno dei predetti Piani di riparto, il decreto ministeriale n. 101 del 26 aprile 2022, relativo al periodo 2025-2029.  La disponibilità sul decreto n. 101 del 2022 sarebbe oggi di 80 milioni annui per gli esercizi 2025-2026 e 275 milioni annui per gli esercizi 2027-2028. Nel corso degli ultimi anni, gli Uffici tecnici del Mit avrebbero registrato rilevanti scostamenti nel rapporto tra risorse assegnate e risorse effettivamente richieste sulla base degli interventi rendicontati.

 

  • A partire dal 2022, è stato adottato un sistema di erogazione delle risorse sulla base di rendicontazioni presentate dalle Province e Città metropolitane per gli interventi effettivamente realizzati. In precedenza, le risorse erano invece erogate sulla base di anticipazioni; da tale nuovo sistema di finanziamento, vincolato all’effettiva realizzazione degli interventi manutentivi sui territori,sarebbe emersa una situazione contrassegnata da richieste di erogazione dei contributi nettamente inferiore alle risorse assegnate.

 

  • Il Viceministro ha menzionato, a titolo di esempio, le assegnazioni disposte dal DM n. 141/2022, sulla manutenzione straordinaria per le viabilità di regioni, province e città metropolitane: a fronte di una dotazione di 500 milioni di euro per il periodo 2022-2025, l’importo delle richieste pervenute al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ammonta a 144 milioni di euro, pari al 28 per cento dei finanziamenti disponibili. Per tale misura risultano quindi ad oggi inutilizzati 356 milioni di euro. Stessa situazione per le risorse del DM n. 394/2021. Infatti, sulla manutenzione straordinaria della viabilità nelle aree interne, nel periodo 2021-2025 sarebbero stati erogati 97,5 milioni circa a fronte di una disponibilità di 250 milioni di euro, pari ad un percentuale di utilizzo del 39 per cento. Tali dati evidenziano, secondo la ricostruzione del Governo, una ridotta capacità di spesa da parte degli enti destinatari, e dunque giustificherebbero la rimodulazione avvenuta.

 

  • Rixi ha comunque assicurato che il Ministero è aperto a valutare le ricadute delle rimodulazioni in esame sugli impegni assunti dagli enti territoriali, al fine di garantire idonei livelli di manutenzione delle infrastrutture stradali di competenza. In particolare, c’è disponibilità a verificare forme di reintegro dei finanziamenti stanziati per il 2025 e il 2026; sarà comunque necessario vincolare l’erogazione al rispetto di puntuali adempimenti da parte degli degli enti territoriali. Ad esempio, potranno essere ridefiniti i criteri di erogazione delle risorse per le annualità 2025-2029, al fine di premiare gli enti che dimostrano una maggiore capacità di spesa.  Ad ogni modo, il Governo intende tenere aperti tutti i cantieri, sia relativi alle grandi opere che per la manutenzione delle strade provinciali. In conclusione, ha proposto di fissare un incontro tra Ministero, UPI e ANCI per definire entro la prossima settimana i criteri più idonei a perseguire tali obiettivi.

 

Tra i gruppi di maggioranza, il Sen. De Poli (Cd’I) ha formulato l’interrogazione a risposta scritta n. 4-02109, in cui ha suggerito l’istituzione di un “tavolo di confronto aperto ai rappresentanti istituzionali coinvolti”, quindi principalmente ponendosi sulla scia delle richieste già formulate dall’UPI.

 

Trattandosi di una tematica di rilievo anzitutto territoriale, in numerose interrogazioni è stato sottolineato l’impatto che il taglio dei fondi comporterebbe per una determinata Provincia. La stragrande maggioranza degli atti di indirizzo presentati è a firma di parlamentari del Partito Democratico; seguono il MoVimento 5 Stelle e Azione.

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Tra i territori protagonisti del sindacato ispettivo, prevale di gran lunga l’Emilia-Romagna, le cui province sono state oggetto di ben sette interrogazioni. In particolare:

  • Modena: l’interrogazione 3-01925 evidenzia la riduzione del 70% delle risorse patita dalla provincia, mentre la 5-03985 Vaccari (PD) pone in evidenza le risorse necessarie per risanare le “quasi 1000 chilometri di strade” gestite dalla Provincia di Modena.
  • Reggio Emilia: la 4-05061 Malavasi (PD) evidenzia il rischio che, a fronte della mancanza delle risorse per la manutenzione straordinaria, è necessario limitare la circolazione stradale reggiana;
  • Rimini: la 5-03993 Gnassi (PD) dà solo il dato numerico: perdita di 2,5 milioni fra il 2025 e il 2026 e di 4,5 milioni nel triennio 2025-2028;
  • Bologna: anche l’On. Merola, con la 5-03995, si limita a evidenziare la perdita economica della Provincia (6,9 milioni di euro fra il 2025 e il 2026 rispetto i 9,8 milioni di euro stanziati con una riduzione di circa il 70 per cento e circa 11,8 milioni di euro nel triennio 2025-2028 rispetto i 24,5 milioni di euro stanziati con una riduzione di circa il 48 per cento);
  • Stesso discorso per Ravenna: secondo la 5-04006 Bakkali (PD), la perdita sarà pari a 4 milioni per gli anni 2025 e 2026, mentre per il triennio fino al 2028 le risorse stanziate scenderebbero a 7 milioni e 466 mila euro, invece dei 14 milioni e 358 mila euro previsti, con un taglio di quasi 6,9 milioni.

 

Due interrogazioni riguardano il Piemonte: la n. 4-05067 Ruffino (Az), che non si concentra su una provincia sola, ma sottolinea la forte penalizzazione subita dall’intera Regione, e la n. 4-02123 Borghi (IV), che si focalizza sui tagli che hanno interessato la Provincia di Alessandria. L’On. Morfino (M5S) ha presentato due atti di controllo relativi alla Sicilia: l’interpellanza 2-00616 e l’interrogazione 4-05101. Infine, specifici quesiti sono dedicati a Genova (5-03996 Ghio), Brescia e Bergamo (4-05066 Benzoni), Pisa (3-01932 Zambito) e alle Regioni Lazio (4-05080 Fontana) e Marche (3-01977 Fede).

 

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