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Tokayev apre il vertice Italia-Asia centrale: Meloni la figura politica più rilevante dell’epoca attuale


Si è aperto ad Astana, in Kazakhstan, il primo vertice Italia-Asia centrale, alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei leader delle cinque repubbliche della regione: il kazakho Kassym-Jomart Tokayev, il kirghiso Sadyr Japarov, l’uzbeko Shavkat Mirziyoyev, il tagiko Emomali Rahmon e il turkmeno Serdar Berdimuhammedov. Lo riferisce l’agenzia di stampa “Kazinform”. Ad aprire i lavori è stato Tokayev, che ha definito Meloni, “prima donna a guidare il governo italiano dal Dopoguerra”, “una figura politica straordinaria, probabilmente la più rilevante di questa epoca”. Il leader kazakho ha detto di condividere le parole e le azioni della presidente del Consiglio sia rispetto alle questioni interne che rispetto ai problemi internazionali. “È gratificante notare come il nostro dialogo politico, iniziato a livello di ministri degli esteri, si elevi oggi al più alto livello. Questo è la prova della crescente importanza geopolitica dell’Asia centrale e della sincera aspirazione dei Paesi della regione e della Repubblica italiana a rafforzare un partenariato interregionale globale”, ha osservato il presidente del Kazakhstan.

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Il vertice, ha evidenziato Tokayev, si concentrerà su questioni cruciali nei settori del commercio, degli investimenti, dell’energia, dell’ecologia, dei trasporti, della logistica, dell’istruzione e della scienza. “Sono fiducioso che le discussioni imminenti saranno costruttive e porteranno all’adozione di decisioni concrete. Al termine del summit, adotteremo una dichiarazione congiunta che coprirà un ampio spettro della nostra cooperazione”, ha sottolineato il leader kazakho, proponendo che il 2026 diventi “l’Anno del movimento culturale dell’Asia centrale e dell’Italia”. La cultura, ha infatti precisato, è “un fattore chiave per rafforzare l’amicizia e la comprensione reciproche tra i nostri popoli e Paesi”.

“Il Kazakhstan intende raddoppiare in tre anni il volume delle merci trasportate attraverso la Rotta internazionale di trasporto transcaspica, il cosiddetto Corridoio di mezzo”, ha detto Tokayev. “C’è interesse a importare tecnologie dall’Italia e a creare joint-venture nel settore dei trasporti nella regione. Ciò porterà notevoli benefici ai nostri Paesi. Abbiamo esempi di fruttuosa cooperazione in questa direzione. Ad esempio, una fabbrica kazakha ha avviato l’assemblaggio di macchinari agricoli utilizzando tecnologia italiana. Inoltre, è iniziata la costruzione di un impianto di acido solforico e di un impianto di trattamento del gas, con la partecipazione di un’azienda italiana”, ha sottolineato Tokayev. Il presidente kazakho ha osservato che il suo Paese intende migliorare ulteriormente il clima degli investimenti attuando riforme economiche su larga scala e migliorando la legislazione.

“Un altro compito urgente è rafforzare i legami transcontinentali. Con lo sviluppo della Rotta di trasporto transcaspica, i nostri Paesi stanno facendo rivivere l’antica Via della seta su nuove basi. Lo scorso anno, il volume del trasporto di merci in container sulla tratta kazakha di questo corridoio è aumentato del 62 percento, raggiungendo i 4,5 milioni di tonnellate. Intendiamo raddoppiare questa cifra entro tre anni”, ha affermato il capo dello Stato. La visione di Tokayev prevede una vasta rete di trasporto, la più affidabile tra Asia ed Europa, che si estenda dal Mar Caspio all’Africa. “Il Kazakhstan – ha detto – sta adottando misure sistematiche per modernizzare e sistematizzare i suoi porti sul Mar Caspio, costruendo terminal merci e co-producendo navi da trasporto. Ciò aumenterà l’attrattiva della rotta transcaspica, soprattutto considerando che l’80 percento del traffico merci via terra tra Cina ed Europa passa attraverso il nostro territorio”, ha ricordato Tokayev, invitando i partner italiani a partecipare attivamente a questo processo.

“Contiamo sul sostegno attivo dell’Italia per collegare il Corridoio di mezzo alla rete di trasporto europea e alla strategia Ue denominata Global Gateway. Insieme alla Siria, speriamo di trasformare questa via di trasporto in uno dei ponti più affidabili e sicuri tra Asia ed Europa, che si estenda dal Mar Caspio all’Africa”, ha affermato il presidente kazakho. Tokayev ha anche proposto l’apertura di sedi commerciali e centri logistici per dare “impulso significativo” all’espansione degli scambi commerciali, anche attraverso la creazione di una Camera di commercio italiana ad Almaty. Il leader kazakho ha detto di voler vedere una cooperazione più intensa tra gli imprenditori dei Paesi della regione e l’Italia, e ha proposto il lancio di una piattaforma di dialogo “B5+Italia”. “Il primo incontro in questo formato potrebbe tenersi in Kazakistan”, ha affermato il presidente. “Credo che le iniziative da me proposte dimostrino che il rafforzamento dell’amicizia e l’espansione della cooperazione tra i nostri Paesi siano un processo inevitabile. Sono fiducioso che tutte le proposte avanzate oggi costituiranno la base per i nostri passi congiunti in questa direzione”, ha affermato Tokayev.

Per Tokayev “il Kazakhstan è pronto ad aumentare le forniture di petrolio all’Italia”. Un altro tema rilevante è lo sviluppo della cooperazione nel settore energetico. Questo settore tradizionalmente rappresenta il motore trainante del partenariato kazakho-italiano. “Il nostro Paese è tra i primi tre maggiori esportatori di petrolio verso l’Unione Europea. Lo scorso anno le forniture di petrolio kazakho al mercato italiano hanno superato i 30 milioni di tonnellate, il 27 per cento in più rispetto all’anno precedente. Se necessario, il Kazakhstan è pronto ad aumentare le sue attuali esportazioni”, ha osservato il capo dello Stato, sottolineando che il futuro appartiene all’energia alternativa e che la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è una delle priorità del Paese.

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Il capo dello Stato ha inoltre ringraziato i partner italiani per la realizzazione di progetti congiunti di costruzione di centrali eoliche e solari in diverse regioni del Kazakhstan, sottolineando che l’Italia, grazie alle sue tecnologie all’avanguardia, potrebbe contribuire più attivamente alla decarbonizzazione delle economie dell’Asia centrale. “Il Kazakhstan ha un potenziale significativo per la produzione di idrogeno e ammoniaca verdi. Per sostenere progetti verdi nella regione e creare una filiera internazionale per l’approvvigionamento di questo combustibile non derivato da idrocarburi, proponiamo di instaurare una stretta interazione con la Global Biofuels Alliance, co-fondata dall’Italia”, ha dichiarato Tokayev, ricordando che il volume degli investimenti italiani in Kazakhstan ha superato i 7,6 miliardi di dollari.

“Il Kazakhstan è pronto a collaborare con l’Italia nell’esplorazione delle terre rare e ad offrire alle sue aziende occasioni di investimento”, ha detto Tokayev. “Il Kazakhstan ha presentato un’iniziativa per la creazione di un centro di ricerca regionale che accumulerà tutte le informazioni rilevanti sui giacimenti di terre rare in Asia centrale. Siamo pronti a offrire alle aziende italiane condizioni favorevoli per l’esplorazione geologica e la produzione congiunta di terre rare e minerali”, ha detto Tokayev citato da “Kazinform”, precisando che la collaborazione prevede l’opportunità di investimenti e tecnologie in cambio di materie prime strategiche.






Nella dichiarazione congiunta l’impegno a rafforzare il partenariato e a rivedersi nello stesso formato nel 2027 in Kirghizistan

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i presidenti dei cinque Paesi dell’Asia centrale – Kassym-Jomart Tokayev (Kazakhstan), Sadyr Japarov (Kirghizistan), Emomali Rahmon (Tagikistan), Serdar Berdimuhamedov (Turkmenistan) e Shavkat Mirziyoyev (Uzbekistan) – s’impegnano a rafforzare la cooperazione bilaterale e regionale, e a rivedersi nello stesso formato nel 2027 in Kirghizistan. Lo si legge nella dichiarazione congiunta pubblicata dall’agenzia di stampa “Kazinform” in occasione del primo summit Italia-Asia centrale, in corso ad Astana oggi, 30 maggio. Nel documento, i leader hanno riconosciuto i legami storici tra l’Asia centrale e l’Italia, esprimendo apprezzamento per lo sviluppo delle relazioni negli ultimi tre decenni dall’instaurazione dei rapporti diplomatici. Hanno preso atto dei progressi della terza Conferenza ministeriale “Asia Centrale+Italia”, lo scorso luglio a Roma, e ribadito l’impegno a rafforzare il partenariato basato su valori condivisi, rispetto reciproco e interessi comuni. E’ stata sottolineata l’importanza della cooperazione bilaterale e di quella nel quadro dell’Unione Europea (Ue) e di altre piattaforme multilaterali.

Il vertice ha accolto con favore l’intensificazione delle relazioni tra Asia centrale e Ue, evidenziando l’importanza della strategia di Bruxelles per l’Asia centrale, della tabella di marcia congiunta del 2023 e dei risultati del 20mo incontro ministeriale Asia centrale-Ue (ad Ashgabat il 27 marzo scorso) e del primo vertice Asia centrale-Ue (a Samarcanda il 3 e 4 aprile scorsi), che ha elevato la cooperazione a partenariato strategico. I leader hanno espresso sostegno alle riunioni consultive dei capi di Stato dell’Asia centrale per promuovere pace, stabilità e sviluppo sostenibile. È stata accolta con favore la firma del Trattato sui confini di Stato tra Kirghizistan e Tagikistan, lo scorso marzo, e l’accordo trilaterale tra Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan sui confini, considerati passi in avanti verso la pace e la prosperità regionale. Viene riconosciuto il ruolo dell’Italia nell’affrontare questioni di sicurezza, ambiente e infrastrutture, promuovendo cooperazione e innovazione. I leader hanno ribadito l’impegno per pace, sicurezza, democrazia, diritti umani, stato di diritto e sviluppo sostenibile, nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite, inclusi indipendenza, sovranità, integrità territoriale, tutela dei diritti umani, rinuncia alla forza e risoluzione pacifica delle controversie. Viene espresso sostegno agli sforzi per una pace giusta e sostenibile nei conflitti globali, in linea con il diritto internazionale. È stata espressa disponibilità a cooperare per il progresso sostenibile dell’Africa, in coerenza con il Piano Mattei del governo italiano.

La dichiarazione sottolinea l’impegno a contrastare terrorismo, minacce informatiche, estremismo, immigrazione clandestina e traffico illecito di droga, armi e persone. I leader hanno concordato di rafforzare il dialogo sulla sicurezza attraverso riunioni periodiche, con focus su applicazione della legge, deradicalizzazione e prevenzione dell’estremismo, promuovendo scambio di informazioni, esperienze e formazione. Sul piano economico, i leader hanno accolto la crescita dei legami commerciali tra Asia centrale e Italia, impegnandosi a potenziare cooperazione commerciale, investimenti e sviluppo delle piccole e medie imprese (Pmi). Hanno concordato misure per migliorare la cooperazione nel campo delle risorse naturali, del clima, dell’energia rinnovabile (solare, eolico, idroelettrico), delle materie prime critiche, dell’agricoltura, della connettività e delle infrastrutture, in linea con la strategia Global Gateway dell’Ue. Sono state affrontate questioni ambientali come la crisi del Mar d’Aral, lo scioglimento dei ghiacciai e la sostenibilità delle zone montuose, promuovendo tecnologie efficienti per la gestione idrica. I partecipanti hanno accolto iniziative per eventi ad alto livello su questi temi e il coinvolgimento italiano in progetti pilota sul Mar d’Aral. Nel settore energetico, è stata sottolineata la necessità di un quadro giuridico per attrarre investimenti in energie rinnovabili, valorizzando l’esperienza italiana in innovazione tecnologica.

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I leader di Italia e Asia centrale hanno riconosciuto il potenziale della regione nel campo delle energie rinnovabili e della produzione di idrogeno, sostenendo lo sviluppo della Rotta di trasporto internazionale transcaspica (Titr) come corridoio multimodale tra Asia centrale ed Europa. Hanno invitato aziende italiane del settore ferroviario e logistico a partecipare a progetti di trasporto e infrastrutture. Per affrontare le sfide climatiche e digitali, hanno concordato di promuovere partenariati per l’estrazione e lavorazione di materie prime essenziali, creando catene del valore nei paesi produttori. Hanno riconosciuto l’importanza di considerare l’impatto economico, ambientale e urbano dei progetti infrastrutturali per garantire crescita sostenibile e migliorare la qualità della vita. Ancora, i partecipanti hanno deciso di avviare attività congiunte per la condivisione delle conoscenze nei settori di energia, acqua, agricoltura sostenibile, salute e connettività, accogliendo la creazione di una rete di condivisione tra i sei paesi. È stata proposta una tavola rotonda sulla cooperazione idrica nel 2026 e una sull’energia sostenibile nel 2027, nel formato “Asia centrale+Italia”. Roma contribuirà con programmi tecnologici per l’innovazione. La dichiarazione sottolinea l’importanza di ampliare gli scambi accademici, scientifici, di ricerca, innovazione e turismo, promuovendo legami umanitari e scambi giovanili. I leader hanno espresso interesse per la cooperazione nella migrazione e nell’istruzione tecnica e professionale. Il prossimo vertice “Asia centrale-Italia” si terrà in Kirghizistan nel 2027, mentre la quarta Conferenza dei ministri degli Esteri è prevista in Italia nella primavera 2026. I leader hanno ringraziato il presidente Tokayev per l’ospitalità e l’organizzazione del vertice di Astana.

Il presidente dell’Uzbekistan Mirziyoyev propone un nuova piattaforma per gli imprenditori: “Il dialogo con Roma è indispensabile”

Nell’attuale contesto politico globale e regionale, caratterizzato dall’aumento delle minacce comuni alla sicurezza e allo sviluppo, è “indispensabile attivare un dialogo multilaterale con l’Italia”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, nel suo intervento al primo vertice Asia centrale-Italia ad Astana. Nel suo discorso, ripreso dall’agenzia “Uza”, Mirziyoyev ha delineato una visione ambiziosa per un partenariato strategico con l’Italia, proponendo iniziative concrete in ambito economico, politico, energetico e culturale. Esprimendo gratitudine al presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev per l’ospitalità e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’iniziativa del summit, ha sottolineato il valore dell’incontro come prosecuzione degli accordi di Samarcanda per un partenariato tra Asia centrale e Unione europea: “Consideriamo questa conferenza il risultato degli accordi raggiunti durante il recente summit di Samarcanda riguardo al partenariato strategico tra la regione dell’Asia centrale e l’Europa”.

Sul piano economico, Mirziyoyev ha proposto la creazione di un club imprenditoriale “Asia centrale–Italia” sotto l’egida delle camere di commercio, con incontri annuali per stimolare commercio e investimenti. “Segnaliamo che negli ultimi anni il volume degli scambi commerciali e degli investimenti tra Uzbekistan e Italia è triplicato”, ha dichiarato, evidenziando i progetti tecnologici con aziende italiane. “Riteniamo importante adottare un programma multilaterale di cooperazione industriale e tecnologica, che includa trasferimento tecnologico, diffusione delle migliori pratiche, creazione di condizioni favorevoli per imprese ad alta tecnologia”. I settori prioritari includono la lavorazione di risorse minerarie e agricole, elettrotecnica, chimica, tessile, calzaturiero e agroalimentare, con centri di design in collaborazione con marchi italiani. A sostegno, ha annunciato un parco industriale a Tashkent sotto gestione europea, con il coinvolgimento di agenzie italiane come Sace e Simest.

In ambito politico e di sicurezza, Mirziyoyev ha ribadito la necessità di un dialogo strutturato: “Sosteniamo il dialogo permanente tra i ministeri degli Esteri e la necessità di coordinare approcci comuni su varie questioni rilevanti dell’agenda internazionale.”. Ha lodato gli sforzi diplomatici di Meloni: “Apprezziamo gli sforzi diplomatici attivi della presidente Meloni per avviare negoziati diretti e pacifici sulla situazione in Ucraina”, notando una convergenza di vedute su Medio Oriente e Afghanistan emersa a Samarcanda. In materia di sicurezza, il leader uzbeko ha proposto di “sviluppare meccanismi di lavoro multilaterali e lo scambio di informazioni tra i nostri servizi di sicurezza nella lotta contro terrorismo, estremismo, radicalismo, traffico di droga e migrazione illegale”. Sul fronte energetico, l’Uzbekistan punta sulla “transizione verde” con l’Italia: “Siamo pronti a implementare progetti con le principali aziende di produzione e ingegneria italiane nel campo delle energie rinnovabili, inclusa la fornitura di ‘energia verde’ ai Paesi dell’Unione europea, controlli aziendali, incremento dell’efficienza energetica, modernizzazione delle infrastrutture idriche e sviluppo di tecnologie per l’idrogeno”, ha affermato Mirziyoyev, ricordando il potenziale tecnologico della regione.

La cooperazione culturale e educativa è stata centrale nel discorso. Mirziyoyev ha elogiato le filiali di Tashkent del Politecnico di Torino e dell’Università di Pisa, proponendo un consorzio scientifico-educativo: “Proponiamo di istituire un consorzio scientifico-educativo ‘Asia centrale-Italia’ per la ricerca, il finanziamento di studi in ingegneria, design, tecnologie idriche e biologiche, programmi di scambio accademico e formazione professionale”. Quanto al turismo, ha suggerito un’alleanza per prodotti turistici congiunti e un forum a Khiva nel 2026: “Propongo di organizzare nel prossimo anno a Khiva un forum su economia creativa e scambi culturali per i giovani dei Paesi della regione e dell’Italia”. Mirziyoyev ha richiamato i legami storici tra Asia centrale e Italia: “I primi scambi diplomatici risalgono all’epoca dell’Impero Kushan e al regno di Augusto. A partire dal XII secolo, studiosi italiani hanno studiato e tradotto le preziose opere di Muhammad al Khwarizmi, Ahmad al Fergani e Abu Ali ibn Sina”, sottolineando che “questa ricca storia costituisce una solida base per un’ampia cooperazione nel nuovo capitolo delle nostre relazioni”.

Italia-Kirghizistan: firmato un accordo per la protezione e la promozione degli investimenti

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Riuniti a margine del primo vertice Asia centrale-Italia, ad Astana (Kazakhstan), la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha firmato con il presidente del Kirghizistan Sadyr Japarov un accordo sulla protezione e promozione degli investimenti. Lo riferisce l’agenzia kirghisa “24kg”, citando il servizio stampa della presidenza. Nel corso del bilaterale, recita la nota, “sono stati discussi i principali ambiti della cooperazione bilaterale, tra cui l’espansione dei legami commerciali ed economici, l’attrazione degli investimenti, lo sviluppo di partenariati nei settori dell’energia, dei trasporti, della cooperazione idrica e della trasformazione digitale”. L’intesa raggiunta oggi, ha sottolineato Japarov, è “un’ulteriore conferma” del “livello elevato delle relazioni” tra i due Paesi. Secondo quanto riferisce “24Kg”, Meloni si è congratulata con Japarov “per la firma dell’accordo sul confine di Stato tra Kirghizistan e Tagikistan, definendolo un passo importante verso il rafforzamento della stabilità e della sicurezza nella regione”. Il presidente Saparov ha infine “invitato gli investitori italiani a partecipare alla realizzazione di progetti su larga scala nel campo dell’energia idroelettrica, delle fonti energetiche rinnovabili e delle infrastrutture di trasporto”.

 

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