Premio Venezia per il Mare 2025 al Ministro Musumeci, ritira la Senatrice Petrucci
Sabato 31 maggio 2025, Sala Squadratori, Arsenale di Venezia
Sostenibilità, innovazione e transizione digitale al centro della quinta edizione del convegno “Transizione Ecologica, Energetica e Digitale”, svoltosi oggi presso la Sala Squadratori dell’Arsenale di Venezia, in concomitanza con il Salone Nautico di Venezia. Il convegno, promosso da Assonautica Venezia e dalla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo ha riunito autorità civili e militari, esponenti istituzionali e tecnici in due sessioni, moderate rispettivamente da Marino Masiero, Presidente Assonautica di Venezia e da Elena Magro, Direttrice Assonautica di Venezia.
A introdurre i lavori è stato Gianni Boscolo Moretto, Consigliere Camera di Commercio di Venezia e Rovigo che ha sottolineato che per restare competitivi e concorrenziali a livello europeo ed extra-europeo, è necessario investire nella formazione e nell’adozione di nuove tecnologie.
“La Camera di Commercio di Venezia e Rovigo – ha detto Gianni Boscolo Moretto – è impegnata dal 2018 a fianco del Sindaco Luigi Brugnaro, con la fondamentale collaborazione di Assonautica Venezia, nella realizzazione di questo importante evento internazionale che è il Salone Nautico di Venezia. Nell’edizione 2025 oltre al tema centrale della transizione ecologica, si parla di sostenibilità, ed innovazione nel settore della Nautica; tutti temi che insieme alla formazione, all’orientamento al lavoro ed alla promozione del territorio, vengono rafforzati ogni anno dalla Camera di Commercio in ottica di sviluppo del territorio e dei settori economici, sia per Venezia che per Rovigo.
Va ribadito che la transizione energetica ed ecologica ormai non è più rinviabile, non si tratta più solo di un’opportunità, ma di una necessità per il nostro futuro. Se vogliamo rimanere competitivi e concorrenziali a livello europeo ed extra-europeo, dobbiamo investire nella formazione e nell’adozione di queste tecnologie. La Camera di Commercio di Venezia Rovigo, anche attraverso le lodevoli iniziative di Assonautica, supporta questo modo innovativo e moderno di fare impresa pur conservando le straordinarie maestranze e tradizioni legate al mondo della nautica del nostro territorio”.
La giornata ha offerto una panoramica sulle sfide e le opportunità legate alla sostenibilità ambientale, all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione. Temi centrali come la decarbonizzazione, l’efficientamento energetico, le nuove normative e le infrastrutture per la mobilità marittima sostenibile sono stati affrontati da relatori di alto profilo provenienti dal mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale.
Il Premio Venezia per il Mare 2025 è stato conferito al Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Sebastiano Musumeci. A ritirare l’ambito riconoscimento, assegnato nell’ambito delle celebrazioni dedicate al mare e alla cultura marittima, è stata la Senatrice Simona Petrucci, delegata dal Ministro a rappresentarlo. “La transizione verde non può essere una bandiera ideologica – ha spiegato Simona Petrucci, 8° Commissione Senato (Ambiente, Transizione Ecologia, Energia, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione Tecnologica) – da sventolare senza tener conto della realtà.
È un processo che va accompagnato con equilibrio e gradualità, senza imporre alle imprese sacrifici insostenibili che rischiano di compromettere posti di lavoro e competitività. Serve un approccio pragmatico: ascolto, concertazione e tempi giusti per adeguarsi. È la linea che ho portato avanti anche da relatrice del Decreto Ambiente, dove mi sono battuta affinché gli oneri sostenuti per i certificati ETS possano tornare alle aziende sotto forma di investimenti in innovazione.
È questo lo spirito che dobbiamo seguire anche per regolare il trasporto marittimo a Venezia: sostegno vero per un graduale adeguamento a quella che sarà la normativa. In quest’ottica si inserisce anche il lavoro dell’Intergruppo parlamentare per l’economia del mare, da me istituito, che conta già 45 parlamentari di ogni colore politico e di ogni parte d’Italia: un organo che nasce per supportare concretamente il Ministro Musumeci. Vogliamo fare da ponte tra governo, territori e operatori, affrontando con serietà temi come la cantieristica, la sostenibilità del trasporto marittimo e la tutela del litorale.
Ed è con lo stesso spirito che oggi sono relatrice del DL sulla sicurezza delle attività subacquee: una legge attesa da anni, che ci rende il primo Paese in Europa a normare un settore strategico. Conoscere e gestire i nostri fondali significa valorizzare le risorse, creare lavoro qualificato e costruire, finalmente, la sovranità energetica italiana”.
“Il legame tra Venezia e il mare – ha aggiunto Massimiliano De Martin, Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia – è un legame vitale, profondo, che la città conosce da sempre. Il mare è parte della sua identità, così come lo è il porto. La navigazione non è un elemento esterno, ma parte integrante della vita urbana. Oggi il tema dell’energia e della mobilità in acqua è cruciale.
La transizione, però, ha un costo: spesso ricade sui cittadini, che la affrontano se possono, oppure la rimandano per difficoltà economiche. Da parte nostra, abbiamo avviato un percorso di riorganizzazione e investimento sui mezzi pubblici. L’obiettivo è costruire un sistema misto, capace di coniugare efficienza, sostenibilità e servizi. Dei circa 150 milioni di euro necessari ogni anno per la manutenzione ordinaria delle isole, una quota importante è stata destinata alla rottamazione dei motori, sia pubblici che privati. Venezia è una città straordinaria, ma difficile da mantenere: 250 mila residenti devono far fronte a 25 milioni di costi.
E tutto ciò incide inevitabilmente sulla tassa dei rifiuti dei cittadini. La transizione energetica è già iniziata. A livello industriale, il momento è favorevole: dobbiamo accelerare. Oggi 14 Paesi su 27 in Europa stanno tornando al nucleare. Questo modifica i parametri, cambia l’approccio politico. È fondamentale che la politica nazionale e internazionale osservi con attenzione questa evoluzione”.
Sul ruolo del Blue Forum – iniziativa del sistema camerale organizzata dalla Camera di Commercio di Frosinone Latina e dalla sua Azienda Speciale “InforMare”, in collaborazione con Unioncamere, Assonautica Italiana e con Ossermare, l”Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – Giovanni Acampora, Presidente Assonautica Italiana, ha ricordato che: “Il Blue Forum è ormai riconosciuto come un importante appuntamento di tutto il Sistema Mare italiano: un luogo di incontro di esperti, imprenditori e Istituzioni dove si dialoga sulle sfide e sulle opportunità e si fanno proposte che portiamo sui principali tavoli istituzionali. Questo Salone è un’altra tappa importante del Blue Forum, che approderà a Roma il 10 e 11 luglio, a Unioncamere: una due giorni in cui Roma sarà la Capitale del mare. Con il Blue Forum vogliamo rafforzare il legame tra la dimensione spirituale e lo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Paese e dell’Economia del Mare”.
Nel sottolineare la centralità del Salone Nautico di Venezia all’interno di questo percorso, Acampora ha aggiunto: “Il Salone Nautico di Venezia è la vetrina per eccellenza di quello che le imprese stanno facendo per intercettare le nuove traiettorie tecnologiche, attraverso la ricerca sui nuovi materiali e sui nuovi motori”. Nel suo intervento ha infine ribadito l’urgenza di dare strumenti concreti al tessuto produttivo: “Dobbiamo mettere in condizione le imprese di affrontare le necessarie transizioni in materia di energia, ambiente e digitalizzazione. Alle imprese servono più certezze: non possiamo permetterci di perdere occasioni, come accaduto con il Piano Transizione 5.0. Le difficoltà di accesso agli incentivi hanno spinto molte aziende a rimandare gli investimenti, con il risultato che le risorse verranno destinate ad altri interventi”.
Tra le soluzioni presentate: sistemi ibridi ed elettrici per la propulsione navale, piattaforme digitali per l’automazione dei porti, reti di ricarica elettrica e a idrogeno, progetti di economia circolare e intelligenza artificiale per la riduzione dell’impatto ambientale. Il convegno ha evidenziato l’importanza crescente della collaborazione tra enti pubblici, imprese e centri di ricerca per accelerare il processo di transizione, valorizzando sia l’innovazione sia le competenze tradizionali del comparto nautico. Un’attenzione particolare è stata riservata alle soluzioni per la transizione nei trasporti acquei, alla creazione di reti di ricarica per la nautica elettrica, all’utilizzo dell’idrogeno e delle energie rinnovabili, nonché allo sviluppo di piattaforme digitali per l’automazione portuale e la gestione dei servizi.
In linea con gli obiettivi della transizione digitale, particolare rilievo assume oggi l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel comparto nautico. L’adozione di sistemi basati su AI – dalla gestione della rotta all’ottimizzazione dei consumi, dalla manutenzione predittiva alla logistica portuale – rappresenta un fattore strategico per accrescere l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dell’Economia del Mare.
Assonautica intende promuovere, anche attraverso il dialogo con il mondo della ricerca e dell’innovazione, un percorso di sviluppo tecnologico capace di rafforzare la competitività delle imprese del settore e di accompagnare il sistema marittimo verso modelli più avanzati e integrati. Il convegno si conferma un appuntamento di riferimento per chi opera nell’ambito della sostenibilità applicata al mare, contribuendo alla costruzione di un modello integrato di sviluppo che tenga insieme ambiente, economia e innovazione.
“Oggi – ha ricordato Fabrizio D’Oria, Direttore Operativo Vela S.p.A. e Direttore Organizzativo Salone Nautico di Venezia – abbiamo il piacere di accogliere uno dei convegni più rilevanti che ospitiamo durante il Salone. Un sentito ringraziamento ad Assonautica Italiana e Assonautica Venezia per l’impegno costante che ogni anno dedicano alla promozione delle tematiche legate alla transizione ecologica, energetica e digitale”.
Al convegno sono inoltre intervenuti: Darco Pellos, Prefetto di Venezia; Giulio Cargnello, Capitaneria di Porto; Contrammiraglio Domenico Guglielmi, Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi; Colonnello Marco Aquilio, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, Commissario Andrea Grabelli, Questura di Venezia, presente inoltre una delegazione che partecipa ad “Appuntamento in Adriatico” storico raid velico di Assonautica Italiana, al seguito del capitano Stefano Negrini.
VOCI E SOLUZIONI PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA, ENERGETICA E DIGITALE
LE SFIDE E LE RISPOSTE DELLA TRANSIZIONE
SPEAKER SESSIONE POLITICA
Luciano Serra, Presidente Assonat – Confcommercio
“Come associazioni di categoria, portiamo il nostro contributo concreto per migliorare e rendere più efficaci i progetti istituzionali. Crediamo che gli imprenditori debbano essere sostenuti, e per farlo è fondamentale costruire rapporti solidi con il sistema del credito. Abbiamo recentemente sottoscritto una convenzione con SACE, che ci consente di accompagnare i nostri associati lungo un percorso di transizione, fornendo le garanzie necessarie per accedere a finanziamenti a tassi agevolati.
Questo strumento rappresenta un’opportunità concreta per accelerare la transizione ecologica, energetica e digitale. Un altro nodo cruciale resta la burocrazia, un problema atavico per il nostro Paese. Il rapporto con la Pubblica Amministrazione è spesso farraginoso e inefficiente, con procedure superflue che generano ostacoli anziché soluzioni. Chiediamo quindi regole chiare, semplici e uniformi: dall’arco alpino fino alle coste del Mediterraneo. Solo così sarà possibile parlare davvero di sviluppo sostenibile e accessibile”.
Alessandro Costa, Direttore Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità VSF
“Le molteplici transizioni che stiamo vivendo rappresentano dinamiche decisive per uno sviluppo del territorio davvero sostenibile. Sono processi di adattamento progressivo che richiedono visione, metodo e accompagnamento. La loro complessità è inevitabile, perché intrecciano trasformazioni culturali, innovazioni tecnologiche, scelte strategiche e impatti socio-economici. Il settore dei trasporti acquei lagunari ne è un caso emblematico: solo affrontando in modo integrato e condiviso queste sfide, i diversi portatori di interesse locali potranno realizzare una transizione concreta, giusta e duratura”.
Francesco Antonich, Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia
“Per Confcommercio Venezia Rovigo è indispensabile continuare ad integrare l’attività della nautica da diporto con le diverse espressioni dell’economia turistica.
Le opportunità offerte dal digitale, con la possibilità di sviluppare piattaforme che possano integrare ed efficientare con servizi informativi e di assistenza tutto il traffico che interessa le lagune e le acque interne del Nordest, la potenzialità dei corsi d’acqua interni del veneziano e del Delta del Po, e dall’altro la spinta a propulsioni e a scafi a minor consumo di energia, consentirà di elevare standard di sicurezza, appetibilità della costa nord adriatica e incentivare un settore che nella Blue Economy Turistica trova una leva indispensabile per competere con gli altri litorali dell’Adriatico, mare sempre più “metropolitano” per gli europei del Nordest, amanti dell’esperienza immersiva propria del mix nautica, ambiente marino e litoraneo”.
SPEAKER SESSIONE TECNICA
Aniello Raiola, Ammiraglio in ausiliaria del Corpo delle Capitanerie di Porto
Nel suo intervento l’Ammiraglio Raiola – massimo esperto giuridico del settore e componente delle diverse Commissioni ministeriali per il Codice della nautica e il suo Regolamento di attuazione -ripercorre la fenomenale evoluzione normativa che la nautica ha percorso dalla legge n. 50 del 1971 al più recente decreto MIT 17 settembre 2024, n. 133 recante la riforma del regolamento di attuazione.
L’iter si è compiuto costantemente nel segno di due criteri direttivi: la semplificazione e la sostenibilità, che a sua volta comprende la transizione ecologica. Il risultato? La realizzazione di un sistema normativo sostenibile e dotato di coerenza ed organicità, sì da porre a disposizione di utenti, operatori e addetti ai lavori nel medesimo corpo normativo – composto essenzialmente da Codice e Regolamento – l’intera disciplina afferente il diporto nautico, agevolandone in tal modo l’accesso, la conoscibilità e l’applicabilità.
Vincenzo Ianiello, Leading Law Notai Avvocati (Yachting Dep.)
“La sostenibilità̀ nello yachting, un connubio a formazione progressiva. L’applicazione dei processi di sostenibilità̀ energetica al mondo della nautica crea delle zone d’ombra dovute all’insorgenza di nuove ipotesi di contenzioso, provocate dalle innovazioni tecnologiche. La difficoltà di gestire sotto vari profili queste innovazioni è causa della nascita di una serie di responsabilità̀ che a cascata possono coinvolgere tutti gli operatori della filiera. È per questo che si necessita di un intervento normativo che vada a colmare il vuoto che attualmente caratterizza la materia”.
Andrea Minerdo, Chairman NatPower H
Azienda del Gruppo NatPower, impegnata nello sviluppo del primo network globale di stazioni di rifornimento a idrogeno per la nautica. Il progetto mira a rendere l’idrogeno verde una soluzione concreta per la nautica, partendo dall’Italia e ampliandosi a livello internazionale. Le stazioni, ideate da Zaha Hadid Architects, rappresentano una svolta nell’industria marittima verso un futuro più sostenibile.
Michele Bolpagni, Country Manager Aqua SuperPower
“Aqua superPower è la prima rete di infrastrutture di ricarica globale per imbarcazioni elettriche. Durante l’intervento Aqua presenterà il Progetto Venezia, evidenziando gli sforzi in corso per realizzare una rete locale di punti di ricarica nella Laguna a supporto del crescente numero di imbarcazioni a propulsione elettrica”.
Daniele Gaviotis, Managing Director Vulkan Italia
Hybrid and Electric Drive Solutions di VULKAN affianca il settore della propulsione navale sostenibile mettendo a disposizione la propria esperienza come system integrator, con un’offerta che copre l’intero ciclo progettuale: dall’ingegneria alla fornitura, fino all’installazione, al commissioning e al supporto post-vendita. Tra i progetti più significativi, il primo retrofit ibrido di un vaporetto Actv a Venezia rappresenta un esempio concreto di innovazione applicata alla mobilità pubblica, contribuendo alla transizione energetica della laguna.
Un progetto di sostenibilità nella sostenibilità, a cui si affianca la fornitura dei sistemi propulsivi per i mezzi foranei, confermando il ruolo di VULKAN come partner tecnologico per una navigazione a basse emissioni. In occasione del Salone Nautico 2025, VULKAN presenta LaboBoat, il suo laboratorio galleggiante equipaggiato con le più avanzate tecnologie ibride ed elettriche. A bordo sarà possibile testare in condizioni operative reali diverse architetture propulsive e componenti innovativi, a testimonianza dell’impegno costante dell’azienda nella ricerca di soluzioni sempre più efficienti e sostenibili.
Massimo Labruna, CEO As Labruna
“La tecnologia per la transizione ecologica è pronta. Ora servono infrastrutture e coraggio. La transizione ecologica in ambito nautico non è più una sfida tecnologica. È una questione di infrastrutture e di volontà. AS Labruna, azienda italiana da sempre all’avanguardia nella propulsione sostenibile, ha già implementato e presentato in questi anni e anche quest’anno al Salone Nautico di Venezia, soluzioni di propulsione elettrica avanzata, fuel cell a idrogeno e metanolo, e sistemi di ibridazione customizzata per imbarcazioni di ogni tipo.
Tuttavia ciò che frena realmente la diffusione della nautica elettrica non è più la tecnologia: i sistemi ci sono, le barche ci sono. Quello che manca è la possibilità di ricaricarle in modo efficiente. L’infrastruttura è il vero collo di bottiglia della transizione. Per rispondere a questa urgenza, AS Labruna ha sviluppato il progetto “Isole verdi di ricarica”: una rete di sistemi modulari di accumulo energetico ad alte prestazioni (Battery Energy Storage Systems – BESS), pensati per essere alimentati da fonti rinnovabili, dalla rete o da generatori sostenibili (alimentati a idrogeno, metanolo o HVO). Queste “isole”, installabili nei porti turistici e commerciali, renderanno possibile la ricarica rapida delle imbarcazioni elettriche, anche in assenza di una rete elettrica ad alta potenza.
Il concept è scalabile e versatile: oltre a poter avere differenti valori di potenza di carica ed energia immagazzinata, le stesse tecnologie possono essere integrate a bordo come range extender per aumentare l’autonomia delle imbarcazioni elettriche o per alimentare i servizi di bordo (hotel load), garantendo comfort e funzionalità anche in assenza di connessione a terra. AS Labruna vuole essere un booster per il sistema Paese. Non vuole limitarsi a elettrificare imbarcazioni: si vogliono integrare soluzioni. La mission è portare l’energia dove serve, quando serve, nel modo più pulito possibile”.
Domenico Guidotti, CEO Guidotti Ships e Innovation Sea (collegamento da remoto)
Innovation Sea è una start up operante nel settore Blue Economy e Cleantech. Svolge attività di monitoraggio marino con i più avanzati mezzi tecnologici e operazioni di disinquinamento. Organizza eventi di educazione ambientale, cui partecipano istituti scolastici e università. Ha avviato un progetto di economia circolare coinvolgendo i pescatori nella raccolta dei rifiuti dai fondali che saranno poi trattai e riciclati da società specializzate. Tutte le operazioni dalla raccolta in mare al riciclo saranno tracciate in maniera trasparente utilizzando la tecnologia blockchain. Ha inoltre in corso un importante progetto con l’università Parthenope di Napoli per la creazione di un modello matematico delle correnti marine nel tratto di costa Molisana con installazione di boa ondametrica.
Leonardo Narduzzi, CEO Belisama Yacht
Giovane realtà italiana nel settore nautico, unione di innovazione, tecnologia avanzata e design italiano. Realizza imbarcazioni carbon-free, a propulsione elettrica, con ottimizzazione idrodinamica. Al Salone ha presentato CyberCat, un catamarano 100% elettrico e modulare, progettato per minimizzare l’impatto ambientale, ideale per ambienti sensibili come la laguna di Venezia, con filtrazione attiva delle microplastiche durante la navigazione.
Paolo Nosenzo, CEO di Greensailor e Pietro Bortolotto R&D Manager New Markets & Products – Geico SpA
Intelligenza artificiale, robotica, sterilizzazione e pulizia degli scafi senza sollevare le imbarcazioni dall’acqua, in sinergia con vernice fouling release, per un duplice beneficio: riduzione dell’impatto ambientale sull’ecosistema marino ed ottimizzazione dei consumi, con minori emissioni e maggiore efficienza operativa. Questi sono gli obiettivi dell’innovativo progetto Clarum Seas Project – Save Energy Anchor Sustainability, che combina la vernice fouling release di Greensailor con la piattaforma subacquea Anahid di Geico.
Fabio Legni, Presidente Poseidon Software & Advisory Board Member of Assonautica Italiana
“La digitalizzazione come elemento fondamentale per migliorare le performance della Blue Economy, Al convegno presento dei processi innovativi che consentono la conversione di compiti, abitualmente eseguiti manualmente nei porti turistici o nei cantieri nautici, in flussi di lavoro ottimizzati grazie ad applicazioni disponibili su pc, tablet e smartphone”.
Franco Gnessi, Yacht Designer Sistema Myes – Waves of Art
Il progetto del MYES nasce dall’esigenza di salvaguardare la vita umana in mare nel pieno rispetto della Convenzione IMO SOLAS ’74. In caso di grave sinistro marittimo che preveda l’abbandono nave, l’utilizzo del MYES consente di evacuare il personale di bordo mantenendo, anche in presenza di notevole imbarco d’acqua, il pieno galleggiamento dell’unità in equilibrio stabile.
Il progetto MYES scaturisce dalla consapevolezza che negli ultimi 20 anni la produzione di navi da diporto è notevolmente aumentata sia in termini numerici sia di tonnellaggio con il conseguente aumento di presenze di persone a bordo (equipaggio, passeggeri, ospiti). Nasce pertanto, parallelamente, la necessità di mitigare il rischio di perdite di vite umane ed in tale ottica il MYES adempie compiutamente lo scopo. Pur essendo il MYES compatibile con un vasto comparto navale, in quanto sistema scalare customizzato, l’attenzione di Waves of Art si rivolge indifferentemente alle navi da diporto a vela e a motore o a navi da passeggeri dai 35 metri di lunghezza in su.
Enrico Bassignana, Ceo SHD Elettronica (MC2 Smart Plug– Port Automation & Transizione energetica)
MC² Smart Plug digitalizza le colonnine del porto senza sostituzioni né opere infrastrutturali. Gestisce consumi, pagamenti e utenti via cloud, integrandosi con qualsiasi gestionale, come NAVIS e Blueshell. La rete Zigbee si auto-configura: niente cablaggi, né Wi-Fi, né interventi invasivi. Ogni colonnina diventa un nodo smart, pronto a espandersi con luci, accessi, sensori: l’“Alexa del porto. Una scelta concreta per la transizione energetica: sostenibile, modulare e in linea con la green economy e l’economia circolare.
Alberto Olivetto, CEO Energia Pura
“Tutto è nato osservando l’impatto della plastica abbandonata nell’ambiente. Il primo passo è stato recuperare ciò che era stato disperso. L’idea si basa sul principio alla base della produzione di polimeri tecnici, come il polipropilene inventato da Giulio Natta – Premio Nobel – proprio a Marghera. Abbiamo sviluppato un sistema che, attraverso la frantumazione e la fusione delle bottiglie, permette di ottenere un filato dal polimero riciclato. Un processo che riduce del 50% il consumo di energia elettrica, del 70% l’utilizzo di acqua e che elimina completamente l’impiego di petrolio. È una novità assoluta su scala internazionale, sostenuta dalla ricerca delle università italiane.
Come produttori di abbigliamento, sentiamo la responsabilità di denunciare una verità scomoda: il nostro è il terzo settore più inquinante al mondo e incide per il 20% sull’inquinamento globale delle acque. Ridurre i consumi idrici e le emissioni è quindi una priorità, ma senza dimenticare la performance tecnica dei capi. Noi realizziamo abbigliamento tecnico: capi che proteggono dal sudore e dai raggi UV, che si lavano facilmente e non necessitano di stiratura. E soprattutto, saranno completamente riciclabili. Riuscire a ottenere non solo il filato, ma anche il tessuto direttamente dalle bottiglie è un traguardo importante per la sostenibilità e per il futuro della moda”.
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