Portare l’America’s Cup a Napoli è frutto di un progetto politico, economico e di sviluppo del sud, questo c’è dietro la scelta della premier Giorgia Meloni di puntare su Partenope che festeggia i 2500 anni dalla sua fondazione. «Celebrare l’America’s Cup in Italia e farlo al Sud – dice la presidente del Consiglio – vuol dire scommettere ancora una volta sul valore, le energie e sul potenziale di un territorio meraviglioso che questo Governo sin dal primo giorno ha voluto rimettere al centro delle politiche di sviluppo della nazione intera». Meloni parla nello scenario di Villa Doria Pamphilj a Roma dove è stata presentata l’edizione italiana, la prima nella storia delle regate veliche più antiche e prestigiose del mondo. Ci sono tre ministri, Andrea Abodi (Sport), Giancarlo Giorgetti (Mef) e Guido Crosetto (Difesa). C’è un emozionato Gaetano Manfredi sindaco di Napoli e ci sono i defender del Team New Zealand detentori del trofeo che sfoggiano camice azzurre azzurro Napoli con su il disegno del Vesuvio e che sostanzialmente spiegano i neozelandesi «Napoli stiamo arrivando».
Il tema è economico e politico e le regate sono l’asse su cui far decollare l’economia del mare al sud e a Napoli. La Meloni su questo non ha alcun dubbio. A partire da Bagnoli dove ci sarà il campo dell’America’s cup qui il Governo ha già in vestito 1,270 miliardi per le bonifiche e la rigenerazione urbana dell’area ex Italsider nell’estate dell’anno scorso. E i cantieri si sono messi già in moto. «L’arrivo dell’America’s Cup a Napoli – prosegue la premier – ci consentirà di accelerare l’imponente piano di riqualificazione e rigenerazione che abbiamo insieme avviato per trasformare l’area di Bagnoli in un moderno polo turistico, balneare e commerciale, quindi non solo un semplice intervento urbanistico ma qualcosa di molto di più. Un nuovo modello di sviluppo e di integrazione fra ambiente, cultura e opportunità». Quindi l’impegno sul sud: «Sono certa – dice ancora Meloni – che questo evento contribuirà a rafforzare un protagonismo del Sud che è ormai evidente a tutti, che in questi anni ha saputo riscoprire il suo dinamismo, il suo orgoglio. Ha registrato una crescita del Pil e dell’occupazione superiore a quella della media nazionale, un Sud che non è più fanalino di coda ma che diventa locomotiva dello sviluppo». Poi si rivolge in inglese a Grant Delton ceo Emirates Team New Zealand e lancia la sfida: «Grant, Italy will prove that it was worth it», ovvero «l’Italia dimostrerà che ne è valsa la pena». Meloni è sul pezzo: «Vi garantisco – dice rivolgendosi ancora a Dalton – che l’Italia saprà essere più che all’altezza di questa sfida». La premier è molto soddisfatta: «Non vediamo l’ora di accogliere l’evento, di rimanere senza fiato davanti allo spettacolo straordinario di sport, bellezza, passione e tecnologia a cui i team daranno vita in un luogo che tutto il mondo ci invidia, il golfo di Napoli, nello specchio d’acqua fra Castel dell’Ovo e Posillipo, sotto lo sguardo del Vesuvio. Non vediamo l’ora di seguire le imprese dei velisti, di tifare, e non me ne vorrà Team New Zealand, per Luna Rossa, un gioiello assoluto di sport e tecnologia, che appena pochi giorni fa nel Mare di Sardegna ha incrociato la prua con un’altra leggenda italiana, l’Amerigo Vespucci, la nave scuola più bella del mondo». La Meloni conclude così il suo discorso: «È stato lo spirito di squadra che ci ha permesso di vincere questa competizione, perché competizione è stata con altri Paesi ed è con lo stesso spirito di squadra che noi faremo di questa occasione un successo».
America’s Cup a Napoli: mercoledì 28 maggio la presentazione a Castel dell’Ovo
La città
E Manfredi ha puntato tutto sulla sinergia con il Governo «perché conta fare le cose non il colore politico» dice. Per poi ribadire: «È una grande occasione di partecipazione e di rilancio per il nostro territorio. A nome della città, oggi è una giornata veramente speciale, un privilegio ospitare la Coppa America di Vela. Sono molto grato al team che ha voluto scegliere Napoli, al Governo, alla presidente Meloni, a tutti i ministri, a Sport e Salute con cui abbiamo lavorato per costruire il dossier in questi mesi». Manfredi racconta che «Il rapporto di Napoli con il mare è storico. La città ha sempre avuto un grande rapporto con lo sport velico. Lo spirito con cui accogliamo questa opportunità, insieme al Governo, è di essere in grado di affrontare questa grande sfida organizzativa e infrastrutturale per Napoli e soprattutto per la scelta di Bagnoli. Vogliamo che questa Coppa America sia non solo per i velisti, gli sponsor, tra cui ringrazio Msc, ma sia veramente una grande festa popolare. Vogliamo che questa sia un’occasione per mostrare il meglio dell’Italia, del Sud e dell’anima dei nostri cittadini. Sono convinto che insieme ci riusciremo, in bocca al lupo a tutti noi per questa straordinaria sfida».
I defender
Sembrano entusiasti i neozelandesi e in effetti le parole del Ceo confermano questa sensazione: «Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni – dice Dalton – e il sindaco Manfredi per la vostra visione che ci ha dato la possibilità di portare l’America’s Cup a Napoli. Mi auguro che quella di Napoli nel 2027 sia la migliore America’s Cup di sempre». Lo scudetto fa felice anche i neozelandesi: «Napoli è una città meravigliosa con una squadra di calcio meravigliosa, stiamo vedendo come la città sta celebrando lo scudetto e adesso abbiamo l’onore di portare l’America’s Cup a Napoli». Gente concreta i neozelandesi Dalton quantifica il Pil dell’America’s Cup. «La manifestazione è un catalizzatore per la riqualificazione della città, come successo ad Auckland e Barcellona, dove abbiamo portato l’America’s Cup giovanile e femminile, vinte entrambe da Luna Rossa. I visitatori a Barcellona sono stati 1,8 milioni con 174 milioni di persone che hanno seguito gli eventi legati alla gara. Poco più di 1 miliardo di euro è il valore economico che abbiamo avuto nell’ultima edizione a Barcellona e adesso a Napoli abbiamo la possibilità di rifarlo. Il 25% di tutti i media saranno concentrati sull’America’s Cup e non è soltanto per l’annuncio di Napoli ma per il lavoro svolto dal team italiano» conclude Dalton.
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