Dimagrire per guadagnare? In Cina perdere peso fa bene alla salute, alle aziende e… al portafoglio: in un’azienda di Chengdu i chili persi si trasformano in denaro, grazie a un sistema di incentivi che premia i dipendenti in sovrappeso per ogni traguardo raggiunto sulla bilancia. Ma il bonus sparisce come la bilancia segna un passo indietro…
L’obesità è un problema di salute globale in crescita, e la Cina, gigante asiatico, con la sua vasta popolazione, non fa eccezione. La notizia che un’azienda di Chengdu, nel Sichuan, ha introdotto incentivi economici per i dipendenti che perdono peso, distribuendo quasi 200.000 yuan (circa 24.000 euro) in premi, è un esempio lampante di come il Paese stia intensificando la sua lotta contro l’eccesso di peso, coinvolgendo non solo il settore pubblico. Ma anche le imprese private.
Obesità, in Cina lanciano l’approccio pragmatico
Dunque, questo approccio aziendale si distingue per la sua “pragmaticità”. L’obesità tra i lavoratori può portare a una serie di problemi, tra cui una riduzione della produttività. Un aumento dell’assenteismo. E un incremento dei costi sanitari per l’azienda. Allora, incentivare la perdita di peso non è solo un investimento nella salute dei dipendenti: ma anche un potenziale ritorno economico per l’impresa. Il sistema di premi in denaro, pensato su scala imprenditoriale, offre una motivazione tangibile e immediata, che può essere più efficace di semplici raccomandazioni o campagne di sensibilizzazione.
La battaglia di Pechino contro il sovrappeso
Allora, l’iniziativa, operativa da diversi anni, permette ai dipendenti in sovrappeso – secondo i parametri di Indice di Massa Corporea (Bmi) – di firmare un accordo con l’azienda per stabilire obiettivi di dimagrimento personalizzati. I bonus sono proporzionati alla difficoltà della perdita di peso, arrivando fino a diverse migliaia di yuan. Tuttavia, se il peso dell’impiegato torna a salire entro un determinato periodo, il bonus deve essere restituito. Dunque attenzione: se i chili tornano, il bonus sparisce. Resta il fatto che, da politiche governative a premi aziendali, la Cina sta combattendo l’obesità con ogni mezzo. Scopriamo perché.
Non solo. Stando alla testimonianza di un dipendente, l’azienda ha sempre dato priorità al benessere dei suoi lavoratori: oltre agli incentivi per dimagrire, esistono programmi di fitness aperti a tutti, indipendentemente dal peso, con premi legati ai risultati ottenuti.
Vantaggi e criticità: la salute dei dipendenti
Guardando alla risoluzione da un’ottica prospettica positiva, il beneficio più ovvio è il miglioramento della salute generale dei lavoratori. La perdita di peso può ridurre il rischio di malattie croniche come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e l’ipertensione. E in merito alla produttività? Sicuramente avere dipendenti più sani significa poter contare su personale più energico e produttivo, con meno giorni di malattia. Inoltre, guardandola solo dal punto di vista aziendale, per le imprese che offrono assicurazioni sanitarie la riduzione dell’obesità può portare a una diminuzione dei costi a lungo termine.
Obesità in Cina tra benessere e produttività
Senza considerare il fatto che l’iniziativa può promuovere una cultura aziendale più attenta al benessere e alla salute. Rilanciando peraltro un modello che potrebbe ispirare altre aziende, sia in Cina che altrove, mirato a implementare programmi simili. Ma quali potrebbero gli svantaggi o le contro-indicazioni? Molti, per esempio, si sono soffermati sulla pressione psicologica che un simile protocollo potrebbe innescare. Sì, perché un sistema basato su incentivi economici potrebbe creare una pressione eccessiva sui dipendenti, portandoli a ricorrere a metodi non salutari per perdere peso rapidamente.
Perdita di peso sostenibile e rischio che i dipendenti tornino a ingrassare
E ancora. L’enfasi sulla perdita di peso in chilogrammi potrebbe non considerare altri aspetti fondamentali della salute, come la composizione corporea, l’attività fisica regolare e una dieta equilibrata. Inoltre, tutto ciò potrebbe involontariamente creare una distinzione tra dipendenti “sani” e “non sani”, generando imbarazzo o discriminazione. Che dire, poi, della sostenibilità a lungo termine? È importante che la perdita di peso sia sostenibile. Una volta terminati gli incentivi, infatti, c’è il rischio che i dipendenti riprendano il peso perso.
Obesità in Cina, tra sistema sanitario e forza lavoro
Insomma, stante il dato positivo secondo cui l”iniziativa di Chengdu si inserisce in un quadro più ampio di politiche cinesi volte a contrastare l’obesità. E il fatto positivo che il governo ha riconosciuto la gravità del problema, che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario e la forza lavoro del Paese, va detto che, per quanto la lotta all’obesità richieda soluzioni creative e multifattoriali, l’approccio degli incentivi economici presenta indubbi vantaggi, ma anche notevoli risvolti della medaglia. Senza peraltro considerare il fatto che l’obesità è un problema complesso con molteplici cause, tra cui fattori genetici, sociali ed economici. E dunque, un approccio che si concentra solo sulla perdita di peso individuale potrebbe non affrontare le radici del problema.
Soluzioni creative e multifattoriali: basteranno?
L’esempio dell’azienda di Chengdu è una dimostrazione che la lotta all’obesità richiede soluzioni creative e multifattoriali. Mentre l’approccio degli incentivi economici presenta indubbi vantaggi in termini di motivazione immediata e potenziale impatto sulla salute e produttività, è fondamentale che tali programmi siano affiancati da un supporto professionale che promuova abitudini salutari a lungo termine, evitando pressioni indebite e concentrandosi sul benessere complessivo dell’individuo, non solo sul numero sulla bilancia. La Cina, con la sua capacità di mobilitare risorse e di sperimentare nuove strategie, potrebbe diventare un caso di studio interessante per altri paesi che affrontano la stessa sfida sanitaria.
Obesità in Cina, dove i chili persi si trasformano in denaro. Ma…
E allora, se pensavi che la dieta fosse solo una questione di salute, un’azienda di Chengdu, in Cina, potrebbe farti cambiare idea. Qui, i chili persi si trasformano in denaro, grazie a un sistema di incentivi che premia i dipendenti in sovrappeso per ogni traguardo raggiunto sulla bilancia. Ma attenzione: se i chili tornano, il bonus sparisce. Da politiche governative a premi aziendali, la Cina sta combattendo l’obesità con ogni mezzo. Scopriamo perché.
La battaglia di Pechino dalle scuole agli ospedali
L’iniziativa dell’azienda di Chengdu si inserisce in un quadro più ampio di misure volte a contrastare l’obesità, tema sempre più centrale per la leadership cinese. Con oltre 400 milioni di adulti in sovrappeso o obesi, il Partito Comunista ha intensificato le politiche di controllo del peso, con interventi che spaziano dai programmi scolastici alla creazione di cliniche per la gestione del peso negli ospedali pubblici.
Secondo il Global Times, organo di stampa controllato dal governo, queste cliniche stanno guadagnando popolarità. Mentre corsi di gestione del peso vengono offerti più frequentemente nelle università. Inoltre, nuovi sistemi di intelligenza artificiale per il controllo del peso stanno entrando sul mercato.
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