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Il Progetto MILL è la priorità delle priorità


Assemblea generale 2025 di Confindustria Varese al museo del volo di Volandia

Somma Lombardo – L’assemblea generale 2025 di Confindustria Varese, nella suggestiva location di Volandia, il museo del volo situato a Somma Lombardo a fianco dell’aeroporto di Malpensa, ha ufficializzato il passaggio del testimone dalle mani di Roberto Grassi a quelle di Luigi Galdabini: il nuovo leader della principale associazione degli industriali della provincia di Varese.

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L’assemblea si è tenuta a cinque giorni dalle elezioni amministrative di Castellanza, dove il 25 e il 26 maggio si voterà per l’elezione del nuovo Sindaco e della nuova Giunta.

Particolare di non secondaria importanza, anzi, di notevole rilevanza.

Perché?

Per il semplice motivo che è proprio a Castellanza, ex-area Cantoni, a due passi dalla LIUC, che sorgerà la cosiddetta Cittadella del Sapere e del Saper Fare, altrimenti nota come Progetto MILL (Manufacturing Innovation Learning Logistic).

Un’iniziativa del valore di 100 milioni di euro, che comporterà imponenti trasformazioni urbanistiche del territorio cittadino (nell’area ex-Cantoni verrà edificata la nuova sede di Confindustria Varese, nonché una nuova residenza universitaria, un parco munito di un percorso vita per la cittadinanza; è previsto l’ampliamento di piazza Castegnate oltre alla realizzazione di nuove rotonde).

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Il tema, come è facilmente intuibile, assume una portata strategica per il futuro del comune e, come è altrettanto ovvio, è diventato uno dei punti più caldi della campagna elettorale in corso fra i candidati alla poltrona di Sindaco.

La recente esternazione di Roberto Grassi su “La Prealpina” di venerdì 16 maggio ha decisamente mosso  le acque di solito calme dell’Olona, dato che ha parlato di una “lettera sospensiva” del masterplan ricevuta in data 9 agosto 2024 a firma della Vice Sindaca Reggente Cristina Borroni, definita “una bravissima persona”, ma priva “delle competenze del suo predecessore” (Mirella Cerini, architetto, scomparsa il 25 aprile 2024 a causa di un infarto fulminante); “Il segnale è stato chiaro – ha aggiunto Grassi formulando un giudizio preciso – non c’era la stessa volontà di arrivare alla firma del piano attuativo. Allora – ha concluso -, nonostante le attività onerose già portate avanti, fermi tutti. Aspettiamo il nuovo Sindaco”.

Difficile, per non dire impossibile, non vedere in queste parole una sostanziale sfiducia, nonché sconfessione, nei confronti della candidata Sindaco Cristina Borroni.

La stessa Borroni ha immediatamente replicato con una lettera, pubblicata su “La Prealpina” di sabato 17 maggio, rigettando decisamente le accuse mediante l’elencazione puntuale di tutti gli atti amministrativi deliberati e denunciando “ricostruzioni parziali” dei fatti, nonché “nessun riscontro (…) fino al 1° aprile 2025” ad una lettera inviata dal comune agli industriali alla fine del 2024; la Vice Sindaca reggente conclude la replica ribadendo la finalità di “coniugare l’iniziativa di intervento privato con l’interesse pubblico”.

Insomma, MILL oggetto della discordia?

Il fiore all’occhiello della presidenza Grassi (che sperava di chiudere il proprio mandato con la firma del piano attuativo del progetto) e, c’è da scommetterci, la punta di diamante di quella di Galdabini a che punto è e quale sarà il suo futuro?

Costruire MILL la Fabbrica del Sapere e del Saper Fare – ha detto Roberto Grassi leggendo la sua relazione davanti ad una foltissima platea di imprenditori, autorità civili e militari, esponenti del mondo accademico – rimane per Confindustria Varese la priorità delle priorità. Dopo la tornata elettorale-amministrativa, appena si insedierà la nuova Giunta di Castellanza, torneremo a un serrato e collaborativo confronto per realizzare questo sogno, di cui ha bisogno tutto il territorio”.

Il Progetto MILL – ha rincarato la dose Luigi Galdabini, neo-eletto presidente di Confindustria Varese  (che sarà affiancato dai vice presidenti Michela Conterno, Luca Donelli, Giorgia Munari e Chiara Raddrizzani; dal presidente del Gruppo Giovani Pietro Conti e dal presidente della Piccola Industria Andrea Bonfanti) – è considerato dalle imprese associate il progetto cardine del nostro futuro, attraverso cui costruire ponti e sinergie con la nostra Università LIUC e garantire il riposizionamento competitivo del sistema economico locale”.

 

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Parole chiare, parole che definiscono un messaggio-programma estremamente chiaro: avanti tutta (e tutti) con il Progetto MILL!

Sono 6 i principi chiave che guideranno il mio mandato – ha dichiarato il nuovo leader di Confindustria Varese -: Armonia, quella che esiste tra le classi dirigenti che si sono avvicendate alla guida di Confindustria Varese e che deve essere preservata come nostro elemento distintivo. Continuità, richiesta sulle maggiori iniziative in essere e nello stile di conduzione. Innovazione, per continuare a sviluppare sempre nuovi progetti, iniziative e servizi per affrontare le sfide economiche, sociali e geopolitiche del prossimo quadriennio. Parità di Genere, per garantire un sempre crescente coinvolgimento della rappresentanza femminile nei ruoli apicali. Nuove generazioni, per venire incontro alla necessità di generare una nuova classe dirigente associativa che sappia preservare i valori di Confindustria Varese, ma con visioni sempre nuove, internazionali e moderne”.

Il presidente uscente degli industriali della provincia di Varese ci ha tenuto a ribadire la ferma volontà della classe imprenditoriale di trasformare le innumerevoli criticità del Mondo VUCA (un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo) in altrettante opportunità di crescita nella trasformazione innovativa delle aziende: “Non dobbiamo subire il momento, ma governarlo. Il termine VUCA (acronimo delle parole inglesi Volatility, Uncertainty, Complexity and Ambiguity – ndr) deve diventare l’indicazione dei quattro pilastri su cui costruire il cambiamento: Visione, Understanding (Comprensione), Chiarezza e Agilità”.

Un simile processo di profonda trasformazione si scontra con una serie di fattori strutturali che condizionano, frenandola, la competitività del sistema Paese Italia; Roberto Grassi li ha puntualmente elencati: il costo abnorme dell’energia (“Le nostre imprese – ha detto – pagano bollette molto più alte rispetto ai competitor europei”); l’enorme fardello burocratico da cui deriva l’incertezza del diritto; la necessità di affrontare e gestire la transizione ecologica evitando nel modo più assoluto “approcci ideologici o penalizzanti” (soprattutto da parte di Bruxelles); l’attenta valutazione del tema legato alla digitalizzazione industriale: “Mentre Cina e Stati Uniti corrono su intelligenza artificiale e nuove tecnologie – ha sottolineato Grassil’Europa rischia di restare al palo”; il rilancio di produttività e investimenti attraverso “politiche che accompagnino le imprese nella ripartenza”.

I lavori assembleari sono stati arricchiti dagli interventi di Francesca Campolongo (Direttrice per i dati e trasformazione digitale del Centro Comune di Ricerca – JRC Commissione Europea), Nathalie Tocci (Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali) e Emanuele Orsini (presidente di Confindustria) che hanno analizzato le turbolenze dello scacchiere internazionale e le deficienze del sistema Italia.

Fra gli ospiti di spicco, abbiamo intercettato Maurizio Carminati, presidente di Confindustria Alto Milanese, che ha detto a Sempione News: “A prescindere dall’andamento congiunturale dell’Alto Milanese (segnali di risveglio per il comparto lusso della moda e per la meccanica, mentre la chimica mantiene un trend positivo e il settore materie plastica-gomma va abbastanza bene), il vero tema è la quasi totale mancanza di nuovo personale nella manifattura. E’ come andare in guerra senza soldati, come giocare una finale di Champions in due contro l’avversario non italiano, che ne ha undici in campo e otto in panchina”.

Luciano Landoni

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Luciano Landoni

Gli piace molto leggere e anche scrivere (di economia) ed è perfettamente d’accordo con Leo Longanesi secondo cui il giornalista è colui il quale “spiega agli altri ciò che non sa”; adora la propria famiglia, impazzisce per l’Inter, apprezza incondizionatamente i film di James Bond – 007 (soprattutto quelli interpretati da Sean Connery), colleziona sin dall’infanzia le avventure dell’intrepido Tex Willer e da autentico bauscia interista è convinto che l’unico “vero limite sia … l’infinito”.

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