Autotorino festeggia i suoi primi 60 anni inaugurando il nuovo quartier generale di Cosio Valtellino, in provincia di Sondrio, alla presenza del ministro dell’Economia, il quale ha sottolineato la necessità di continuare ad investire in aziende capaci di creare occupazione e innovare, coniugando radici familiari con struttura industriale. L’impresa valtellinese è oggi il primo gruppo italiano in questo settore per fatturato e numero di sedi
in sei regioni
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Sessant’anni di storia, un milione e mezzo di veicoli venduti, 3.000 collaboratori e una presenza capillare in sei regioni italiane e oltreconfine. Autotorino celebra un anniversario importante, non solo come traguardo aziendale, ma come tappa simbolica di un percorso che incarna l’evoluzione stessa del settore automotive italiano. Un’evoluzione fatta di scelte controcorrente, radicamento territoriale e una visione tecnologica oggi più attuale che mai.
radicamento territoriale
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In linea con le sue recenti dichiarazioni sull’importanza di sostenere l’industria automobilistica nazionale e di garantire una transizione energetica equilibrata, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato durante l’inaugurazione della nuova sede di a Cosio Valtellino il valore strategico di imprese capaci di coniugare radicamento territoriale e visione industriale. «Sostenere imprese che crescono investendo nel capitale umano e restando ancorate ai territori è una priorità per il sistema Paese. Lo sviluppo non passa solo dai grandi centri, ma anche da realtà imprenditoriali come questa, capaci di generare occupazione, innovazione e valore laddove le radici familiari e industriali coincidono. È questo il tessuto produttivo su cui dobbiamo continuare a investire».
espansione continua
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Fondata nel 1965 a Morbegno, in Valtellina, da Arrigo Vanini, Autotorino è passata dall’acquisto e rivendita di auto usate dei dipendenti Fiat a un modello d’impresa tra i più innovativi del panorama europeo. Dopo la scomparsa prematura del fondatore, nel 1985, la guida è passata al figlio Plinio Vanini, allora appena ventiduenne, che ha saputo trasformare una piccola realtà locale in un gruppo leader del settore, coniugando coraggio imprenditoriale e capacità di adattamento in un mercato in continua evoluzione. La svolta arriva negli anni Novanta, con il trasferimento della sede a Cosio Valtellino e la specializzazione nei veicoli 4×4, ma è nel 2007 che il gruppo inizia la propria espansione extra-provinciale, approdando nella Bergamasca. Da lì, è partita una crescita costante, anche nei periodi più complessi per l’automotive, come la crisi del 2008 e la successiva razionalizzazione della rete distributiva italiana.
oltreconfine
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Nel 2024 Autotorino ha venduto oltre 73.000 auto, tra nuovo e usato, registrando un fatturato di 2,68 miliardi di euro. È il 28° dealer in Europa per volumi secondo l’Icdp (International car distribution programme, l’organizzazione internazionale indipendente di ricerca e consulenza specializzata nel settore della distribuzione automobilistica, fondata negli anni Novanta nel Regno Unito) e l’unico italiano nella top 30. La rete conta oggi 70 sedi in Italia e una prima filiale all’estero, a Varsavia, frutto dell’acquisizione della concessionaria Mercedes-Benz nella capitale polacca. Un ingresso nei mercati esteri che segna l’inizio di una nuova fase, dove il modello italiano fondato su prossimità, servizi e ascolto del cliente punta a esportare i propri standard di qualità anche fuori dai confini nazionali.
la nuova sede
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Il 2025, oltre a segnare l’anniversario, si apre con l’ampliamento del quartier generale di Cosio Valtellino, che oggi ospita 300 collaboratori su una superficie di 4.000 metri quadri. Un progetto che va oltre l’estetica architettonica, incarnando i valori fondanti del Gruppo: sostenibilità, benessere lavorativo, innovazione e impatto positivo sui territori. La nuova sede non è solo un centro direzionale, ma il fulcro operativo di un sistema organizzativo distribuito su 24 province e costantemente alimentato da investimenti in formazione e tecnologia.
metodo collaudato
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Il primo trimestre del 2025 si è chiuso con risultati positivi: 640 milioni di euro di fatturato e 19.800 vetture vendute, entrambi in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. In aumento anche il post-vendita, con oltre 55 milioni di euro generati dai servizi officina (+7%) e un +6% nei passaggi in assistenza. Numeri che confermano la solidità del modello “phygital” adottato da Autotorino: una presenza fisica diffusa sul territorio e un ecosistema digitale evoluto, a partire dalla piattaforma autotorino.it, sempre più centrale nel percorso d’acquisto.
gli investimenti
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Per sostenere l’espansione, il Gruppo ha già pianificato 75 milioni di euro di investimenti nei prossimi tre anni: 50 milioni saranno destinati all’efficientamento delle strutture esistenti, mentre 25 milioni andranno allo sviluppo di nuove piattaforme digitali e al miglioramento dei processi interni. A tutto questo si affianca un impegno crescente per la parità di genere, e la volontà di generare valore sociale, ambientale e culturale nei territori in cui opera.
i prossimi 60 anni
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Sessant’anni dopo quella prima auto usata portata da Torino alla Valtellina, Autotorino continua a viaggiare su una strada che unisce memoria e futuro. Un percorso alimentato da scelte coraggiose, innovazione continua e, soprattutto, da una visione dell’automobile come servizio. Non solo da vendere, ma da accompagnare, manutenere, garantire e rendere accessibile.
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