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Dalla Lombardia alla Sicilia, passando per l’Emilia-Romagna e la Sardegna, attraversano l’Italia i sei progetti vincitori di Bologna Game Farm@CTE COBO 2025



Dalla Lombardia alla Sicilia, passando per l’Emilia-Romagna e la Sardegna, attraversano l’Italia i sei progetti vincitori di Bologna Game Farm@CTE COBO 2025

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Si aggiudicano un contributo economico e un percorso di accompagnamento costruito in collaborazione con IIDEA, l’Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia

La tradizione liutaria, l’arte oratoria, le storie di folklore, la Val Camonica, la Divina Commedia e l’eccidio di Cefalonia. Sono questi i temi dei progetti selezionati tra i 18 presentati alla quinta edizione di Bologna Game Farm, il bando per videogiochi quest’anno dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. 

L’avviso, esteso per il secondo anno consecutivo agli studi di tutta Italia, è realizzato in collaborazione con la Casa delle tecnologie Emergenti del Comune di Bologna (CTE COBO), grazie alle risorse economiche messe a disposizione dei beneficiari dalla Città metropolitana di Bologna. 

Il bando si inserisce nella cornice più ampia del progetto nazionale “Casa delle Tecnologie emergenti” promosso dal MIMIT e prevede un raggruppamento delle Case di Bologna, Matera e Pesaro, con l’obiettivo di ampliare lo scopo e l’efficacia del bando Bologna Game Farm@CTE COBO 2024. Una prima importante collaborazione tra le Case e le Amministrazioni partecipanti all’iniziativa nazionale, che dà seguito alla strategia di rafforzamento dell’ecosistema pubblico di supporto alla nascita di una nuova imprenditorialità a forte impatto innovativo messa in atto dal MIMIT. 

“Bologna Game Farm ha dato l’impulso per la nascita e il consolidamento di un ecosistema regionale a supporto del settore videoludico: la creazione di corsi ITS biennali specifici per formare figure professionali in ambito gaming, le partnership con Unibo, Unimore, ABABO e aziende private del settore lo rendono un progetto unico nel suo genere. La partnership con CTE COBO e con le altre tre CTE ci ha permesso di dargli un respiro ancora più nazionale. Inoltre, grazie alla costante partecipazione alle più importanti fiere internazionali, Bologna Game Farm è entrata a far parte di network internazionali formati da altri incubatori e acceleratori, con riunioni costanti di confronto e sessioni di cross pitching fra i team accelerati da BGF e quelli di altri acceleratori”, afferma Rosa Grimaldi, delegata alle Industrie Culturali e Creative di Comune e Città metropolitana di Bologna.

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Varie e particolarmente originali le proposte di videogiochi presentate dai team vincitori che sono: 


“Beatrix”, di Tambù Srl (Milano):
videogioco B2C narrativo per PC che reinterpreta la Divina Commedia con un innovativo punto di vista al femminile. Il giocatore, nei panni di Beatrice, attraversa ambientazioni ispirate all’Italia del ‘300 e ai suoi luoghi iconici, con elementi architettonici e artistici che richiamano opere e affreschi tardo medievali accuratamente reinterpretati. La narrativa è arricchita da citazioni e personaggi tratti dall’opera dantesca e dalla mitologia cristiana. L’ambientazione richiama non solo la bellezza delle opere artistiche italiane, ma anche il contesto storico e culturale che le ha ispirate, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione. 


“Hyperarousal”, di AION Interactive Srl (Milano):
è un videogioco psicologico in prima persona ambientato in Val Camonica, che unisce esplorazione, horror cosmico e narrazione storica non lineare. Il gioco permette di vivere un’esperienza attraverso i sogni del protagonista Garlo, un giovane che torna nella casa di famiglia per riscoprire le proprie radici. In questi sogni, il giocatore attraversa epoche cruciali della storia del luogo (dal calcolitico alla Seconda Guerra Mondiale) esplorando luoghi reali ricostruiti con tecnologie avanzate come la fotogrammetria. 


“Super Sofia”, di Mash & Co Srl (Taormina):
è un videogioco platform 2D a scorrimento per bambini, che unisce avventura, cultura e fantasia. In ogni storia, Sofia, una bambina in sedia a rotelle e i suoi amici, aiuteranno i protagonisti delle leggende a compiere il loro destino, risolvendo enigmi e superando ostacoli. Da Colapesce, a Emepdocle fino a Sikelia, le storie raccolte dal grande folklorista Giuseppe Pitrè, tornano a vivere in Super Sofia, trasformandosi in esperienze interattive e coinvolgenti. 


“Rome: city of cards”, di Open Lab Srl (Firenze):
è un videogioco gestionale e strategico ambientato nella Roma tardo-repubblicana, che unisce meccaniche di city-building e gioco di carte politico. Il giocatore interpreta un liberto amministratore, incaricato di gestire la città in un periodo complesso e dinamico. Il gioco si articola in due fasi: nel Senato, si affrontano dibattiti tramite un sistema di carte ispirato alla retorica romana (Cicerone in primis), per ottenere fondi e approvazioni; nella seconda fase si passa alla realizzazione delle opere, gestendo infrastrutture come acquedotti, ponti e fognature, affrontando ostacoli politici e conflitti con le potenti famiglie senatorie. 


“Stray Company: the long road of Acqui survivors”, di BM Interactive di Marco Bianchi (Cagliari):
è un videogioco in realtà virtuale che racconta la fuga di un gruppo di soldati italiani della Divisione Acqui scampati all’eccidio di Cefalonia, avvenuto dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. I protagonisti risalgono clandestinamente la penisola italiana, muovendosi dietro le linee nemiche e ingaggiando azioni di guerriglia contro le forze tedesche in ritirata. Il giocatore guida la compagnia in una serie di scenari ambientati in luoghi verosimili (una collina, una fattoria, un villaggio) che rappresentano le tappe simboliche del viaggio attraverso l’Italia occupata. 


“Thrill Seeker”, di Audiozone Studios Srls (Piacenza):
è un videogioco 3D musicale ambientato in un passato sospeso, ispirato alla Cremona del 700 dove è nata la grande tradizione liutaria. Il gioco ha l’obiettivo di valorizzare la liuteria cremonese, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, attraverso un’esperienza immersiva che unisce ritmo ed illustrazioni fatte a mano. Il cuore del gioco è una meccanica ritmica innovativa: il giocatore si muove sincronizzato alla colonna sonora e tutto il mondo di gioco segue il tempo della musica. Le azioni del giocatore generano in tempo reale note e frammenti sonori tratti da strumenti ad arco della tradizione cremonese, rendendo il gameplay una forma di esecuzione musicale viva e interattiva.


Attraverso Bologna Game Farm@CTE COBO 2025 si conferma la volontà di promuovere la relazione tra il comparto videogiochi, gli altri settori produttivi del territorio nazionale e gli attori dell’ecosistema dell’innovazione.

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Il mercato dei videogiochi in Italia è in salute e continua a crescere positivamente. Nel 2023 il giro d’affari del settore ha superato i 2,3 miliardi di euro, con un trend di crescita del 5% rispetto al 2022 e del 28% rispetto al 2019, confermando il nostro Paese tra i primi cinque mercati europei.  (fonte IIDEA “I videogiochi in Italia nel 2023”).


L’Emilia Romagna è la seconda regione italiana per numero di studi di sviluppo, dopo la Lombardia, e il settore dello sviluppo di videogiochi rientra all’interno delle strategie di sviluppo regionale della S3 2021- 2027, nell’ambito del supporto alle Industrie Culturali e Creative.


Il bando di quest’anno si è focalizzato sui videogiochi di valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, intendendo videogiochi che abbiano come obiettivo e finalità la divulgazione del patrimonio culturale stesso, con contenuti documentabili (per esempio opere letterarie, arti performative, musicali, cinematografiche).


Il bando assegna contributi a fondo perduto in forma di rimborsi spese a imprese e liberi professionisti per lo sviluppo di videogiochi per complessivi 150 mila euro.

Oltre al contributo economico, i vincitori saranno supportati attraverso un percorso di accompagnamento costruito in collaborazione con

IIDEA

, l’Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia e partner tecnico del progetto. La sede dell’acceleratore di Bologna Game Farm si trova presso le Serre di ART-ER ai Giardini Margherita di Bologna, uno spazio suggestivo e funzionale dedicato a startup innovative e hub dell’ecosistema regionale a supporto della creazione d’impresa.



Bologna Game Farm
è l’acceleratore per il settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, un’iniziativa coordinata dal Comune di Bologna e realizzata con ART-ER nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncrediBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association. Un progetto in crescita: le prime quattro edizioni hanno selezionato e accelerato con successo venti team di sviluppo composti da imprese e liberi professionisti: quattordici provenienti dall’Emilia Romagna e sei da tutto il territorio nazionale. Tre di loro hanno già firmato un accordo di publishing e gli altri stanno proseguendo con lo sviluppo in ottica di autopubblicazione.



Nei prossimi anni, Bologna Game Farm
, con il coordinamento del Comune di Bologna e il cofinanziamento e lavoro sinergico con la Regione Emilia Romagna, continuerà a supportare il settore degli sviluppatori di videogiochi, consolidandosi come concreta opportunità professionale nell’ambito culturale e creativo.

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Contatti

info@bolognagamefarm.com

www.bolognagamefarm.com

facebook/bolognagamefarm

instagram/bolognagamefarm

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