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Per Arborea grande crescita e nuovi prodotti, il presidente Sequi: le priorità sono qualità, territorio, giovani e sostenibilità – Agenfood


(Agen Food) – Milano, 13 mag. – di Olga Iembo – Continua la crescita della Cooperativa Arborea, terzo player nazionale nella produzione di latte UHT che, forte di un fatturato record per il 2024 e progetti ben strutturati portati avanti sotto la guida del presidente Remigio Sequi e del Consiglio di Amministrazione appena riconfermati dall’Assemblea dei Soci, si è presentata a Tuttofood 2025 con nuove referenze in lancio nel corso del 2025.

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Uguali e consolidati, invece, i “connotati” della Cooperativa Arborea che fin dalla sua nascita, nel 1956 – passando per l’acquisizione della locale Fattorie Girau, specializzata nel settore ovino e caprino, la toscana Caplac e Trentinalatte – trasmette la propria identità orgogliosamente sarda, puntando su controllo e certificazione di filiera, sulla massima attenzione al benessere degli animali e produzione sostenibile anche con soluzioni tecnologiche ed impiantistiche all’avanguardia, sulla crescita e la formazione degli allevatori e, soprattutto, sulla tutela e la difesa del territorio. Nel corso di TuttoFood, a Milano, ha spiegato tutto ad Agen Food proprio il presidente Remigio Sequi.

Presidente, nella sua ultima intervista con Agen Food, due anni fa, Arborea usciva da un difficile segnato dalla pandemia, dalla guerra nel cuore dell’Europa e dalla necessità di fare i conti con una evidente diminuzione del consumo di latte negli ultimi venti anni, pronto a ripartire con un piano industriale ad hoc. Oggi avete chiuso il 2024 con un fatturato record e un Consiglio di Amministrazione che inaugura un nuovo corso… Ci può dire qualcosa in più?

“Il 2024 è stato un anno molto positivo per la Latte Arborea. Abbiamo raggiunto circa 245 milioni di euro in fatturato (244,5 milioni di Euro, in crescita del 5% rispetto al 2023 e del 25% rispetto al 2019, quando era a quota 183,2 milioni, ndr), in aumento di circa 12 milioni rispetto al fatturato dell’anno precedente. Ma, aggiungo, essendo una Cooperativa siamo orgogliosi anche dell’ottimo risultato nel pagamento del latte ai nostri soci, siamo intorno ai 60 centesimi al litro di latte ed è un traguardo di successo dal punto di vista economico. Anche le prospettive future sono ottime, il 2024 è stato un anno nel quale abbiamo investito circa 30 milioni di euro in apparecchiature, alta tecnologia, soprattutto in due settori molto importanti. Anzitutto nella Latteria, con la creazione di nuovi impianti, e l’incremento complessivo del 20% della capacità produttiva (grazie a nuove linee UHT ed Esl), e poi abbiamo ampliato del 50% il nostro magazzino automatizzato. Questo ci consentirà di avere una diminuzione dei costi nella logistica, una qualità maggiore per la produzione del latte e l’allargamento distributivo dei prodotti lattieri Arborea e Girau sul mercato nazionale, un controllo maggiore sulla qualità e dei margini che spero siano superiori rispetto a quelli degli anni precedenti”.

A Tuttofood avete presentato nuovi lanci di prodotto. Raccontiamo di cosa si tratta?

“Sì, parliamo di prodotti innovativi con particolare attenzione alla naturalità e al segmento senza lattosio per rispettare digeribilità e funzionalità, in linea con i trend del benessere psico-fisico e nel rispetto dell’attenzione alla salute per le fasce di consumo più vulnerabili. Sono Latte A+ Ciok, delattosato e parzialmente scremato 100% sardo con ingredienti naturali, basso apporto di zuccheri e grassi e cacao da filiera sostenibile e controllata; Latte ESL AD scremato; Yogurt greco al cucchiaio A-Yo da latte scremato in 3 varianti (bianco 0% grassi, bianco 0% grassi senza lattosio e bianco 5% grassi); Yogurt greco da bere A-Yo, il primo del suo genere disponibile nei gusti bianco, fragola e pesca; Yogurt bicompartimento A-Yo, intero, bianco o al cocco con cialde crispy, anelli e granella di nocciole e cioccolato; Yogurt A-Yo senza lattosio. Sono prodotti particolarmente apprezzati, specialmente lo yogurt greco nei vari tipi che è ottimo dal punto di vista organolettico e molto salutare, con pochi zuccheri e componenti che vanno molto bene per l’organismo. Da parte nostra rappresentano il grande impegno per lo sviluppo di marca, nella differenziazione e per la qualità a 360 gradi”.

 

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Voi fate molto anche per la tutela del territorio?

“Certo, è sempre uno dei nostri principali obiettivi. Noi abbiamo un indotto molto importante, è un indotto di circa 3.000 persone, siamo una delle aziende più importanti in Sardegna e rappresentiamo soprattutto nella provincia di Arborea una delle realtà che, sia in termini di lavoro sia in termini di indotto, è molto molto importante per tutta la popolazione. La nostra missione è rappresentare un attore primario per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio, attento all’innovazione, alla gestione della filiera e alla valorizzazione della materia prima”.

Che cosa state facendo anche per il ricambio generazionale delle imprese familiari?

“Il ricambio generazionale prima di tutto. E noi ci sforziamo di fare la nostra parte per il passaggio generazionale, condizione essenziale per la continuità di imprese, mestieri e produzioni tipiche del Made in Italy. Guardando al medio-lungo periodo, il tema del passaggio generazionale nelle imprese di famiglia è essenziale per la competitività del comparto lattiero-caseario sardo, e una chiave fondamentale per avvicinare le nuove generazioni a questi mestieri è favorire la zootecnia tech e sostenere la transizione digitale delle aziende agricole. In questa ottica, l’adozione di un parco tecnologico moderno rappresenta un passo essenziale per le aziende del settore, perché permette di innalzare significativamente i livelli di produttività e di migliorare il benessere animale e quello degli allevatori. Bisogna poi tenere bene a mente che la prima componente nel ricambio generazionale è il fatto che le aziende devono produrre un utile. Fino al 2021 il prezzo del latte era abbastanza basso per cui abbiamo avuto delle grosse perdite, molte chiusure nelle aziende agricole di allevamento perché il prezzo del latte non era adeguato. Nel 2024 il prezzo è stato più allineato al mercato nazionale, le aziende stanno meglio, chiudono bene i loro bilanci e hanno la possibilità di inserire i loro figli a lavoro, infatti registriamo l’aumento di questo il fenomeno di ‘avvicinamento’ dei figli alle aziende paterne. L’interesse cresce, abbiamo avuto da poco la fiera di Arborea, una fiera del bestiame molto importante con tantissimi animali con una elevata generologia, e in tutti i box si vedevano tantissimi giovani, sia ragazzi impegnati in azienda ma anche bambini, da quelli piccolissimi fino ai 10-12 anni, e tutti lavoravano con curiosità e trasporto sul bestiame, si accostavano agli animali con partecipazione, a testimonianza che c’è un’attenzione e una passione nell’allevamento che è molto importante”.

Parliamo di sostenibilità ambientale, che cosa state facendo come Consorzio?

“Altro tema assolutamente fondamentale. Sul fronte della sostenibilità ambientale, Arborea ha da poco determinato, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e secondo la metodologia Life Cycle Assessment (LCA) l’impronta carbonica della produzione di un litro di latte in stalla corrispondente a 1,22 kg di CO2eq per kg di latte. A seguito dello studio, la 3A ha conseguito la certificazione UNI EN ISO 14040 – 14044, standard raccomandato anche dalla Commissione Europea per esprimere l’impatto ambientale di vari fattori produttivi, tra cui anche gli allevamenti. Questo discorso della certificazione e della misurazione dell’impronta carbonica del litro di latte è molto importante, perché descrive l’approccio e l’attenzione della Cooperativa alla misurazione dell’impatto ambientale e perché serve per creare sostanzialmente un punto zero da comparare con gli anni successivi. Ma l’impegno della Cooperativa per il rafforzamento della sostenibilità coinvolge molteplici aree aziendali: dall’introduzione di preforme con il 100% da plastica riciclata e nuovi packaging – compresi formati più piccoli – per evitare l’uso eccessivo di plastica fino al costante miglioramento del parco fotovoltaico dello stabilimento e delle aziende agricole socie; dall’impegno per la riduzione dello spreco alimentare lungo la catena logistica fino all’impiego del pallet pooling per rendere più sostenibili le operazioni logistiche. L’allevatore ha un interesse anche economico nel produrre il latte nel miglior modo possibile, ed allora è importante ribadire che occorrono anche azioni concrete per favorire la transizione ambientale e tecnologica del settore e sostenere i progetti degli imprenditori agricoli. Con l’obiettivo di rafforzare il primo distretto agroalimentare regionale con un indotto di circa 3mila unità auspichiamo, pertanto, da parte delle Istituzioni centrali e locali interventi mirati e misure di reale agevolazione agli allevatori con importi più proporzionali e adeguati agli investimenti necessari per l’ammodernamento e le tecnologie necessarie per il rispetto dell’ambiente e del benessere animale”.

Presidente Arborea è impegnata anche sul fronte della formazione. Proprio pochi giorni fa si è concluso il vostro progetto “Il buon latte nelle scuole”, per promuovere l’educazione alimentare e le buone pratiche nutrizionali nelle primarie della Sardegna…

“Sì, è stata un’iniziativa seguita con molto affetto e trasporto da oltre mille studenti delle quinte elementari di tutte le scuole in Sardegna. Abbiamo realizzato una serie di eventi, sia nelle grandi città sia nei piccoli centri, con tanti giochi con la mascotte del progetto, Arborella, per trasmettere ai bambini i consigli per crescere sani attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita salutare. Ogni bimbo ha avuto un kit omaggio contenente prodotti Arborea, uno zainetto e alcuni materiali informativi, e abbiamo consegnato le sagome dei nostri animali, mucche e vitelli, da far colorare e decorare a ogni istituto. Hanno fatto dei lavori bellissimi e pieni di fantasia, che poi abbiamo usato per allestire il nostro stand all’Arborea Cow Parade, con un percorso in cui i visitatori hanno potuto ammirare le sagome decorate dai bambini e con una classe che è anche venuta all’apertura della fiera. Sono attività e occasioni di grande importanza, non solo per i più piccoli, ma per tutta la comunità”.

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