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illimity per la transizione ESG delle PMI


Sette Pmi italiane su dieci non conoscono o ritengono limitate le opportunità di finanziamento pubblico per iniziative ESG. E tre su dieci segnalano difficoltà persino nell’accesso al credito bancario. Numeri che suonano come un paradosso, in un momento in cui la sostenibilità non è più solo un imperativo etico, ma un vero e proprio fattore competitivo, capace di influenzare la valutazione aziendale e l’accesso al capitale.

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Secondo una ricerca promossa da illimity nel 2024 in collaborazione con Open-es, la piattaforma di sostenibilità di ENI, il 75% delle Pmi italiane ha già avviato almeno un’iniziativa ESG, soprattutto nei settori dell’efficienza energetica, della salute e sicurezza e del benessere organizzativo. Tuttavia, il percorso verso una transizione sostenibile resta complesso: alle difficoltà di accesso ai finanziamenti si sommano lacune in termini di competenze interne delle PMI e conoscenza delle soluzioni disponibili.

In questo scenario, il ruolo delle istituzioni finanziarie può essere decisivo. Ed è proprio su questo terreno che si inserisce l’azione strategica di illimity, la banca fondata da Corrado Passera, che si è distinta per un approccio proattivo e strutturato alla finanza sostenibile.

“Abbiamo adottato un approccio strategico per integrare i criteri ESG nella concessione del credito e negli investimenti. Questo ci consente di gestire i rischi climatici, ambientali e la transizione, offrendo un vantaggio competitivo sia alla banca sia alle imprese che finanziamo”, spiega Nicola Gatto, Head of Sustainability di illimity.

Già riconosciuta nel 2024 con il massimo rating ESG “AAA” da MSCI, illimity ha riformulato i propri processi per rispondere alle nuove esigenze del mercato e alle direttive dell’Autorità Bancaria Europea, ponendosi come punto di riferimento nel settore bancario per l’integrazione della sostenibilità nella finanza.

Le opportunità ESG per le Pmi

Per molte Pmi, avviare un percorso di sostenibilità può sembrare un ostacolo, ma i vantaggi sono concreti: miglior accesso al capitale, attrattività per gli investitori, riduzione dei costi e maggiore resilienza normativa e agli eventi estremi. “Le Pmi che adottano pratiche sostenibili possono accedere a green loan e sustainability-linked loan con condizioni vantaggiose”, evidenzia Gatto.

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Questi strumenti premiano le imprese che fissano e raggiungono obiettivi di sostenibilità, come la riduzione delle emissioni, la sicurezza sul lavoro o la gestione sostenibile della supply chain. Un incentivo economico concreto, che si affianca a una maggiore reputazione aziendale e a nuove opportunità di mercato.

Il framework ESG Lending di illimity

illimity non si limita a offrire strumenti finanziari, ma li inserisce all’interno di una visione sistemica che considera la sostenibilità un asset strategico, e non solo un adempimento normativo. La banca, infatti, adotta un approccio proattivo anche nei confronti delle imprese che partono da un profilo ESG non ancora allineato agli standard di mercato. “In questi casi, i nostri sustainability-linked loan fungono da incentivo alla transizione, spingendo le aziende verso un miglioramento continuo delle performance ambientali e sociali”, spiega Gatto.

Inoltre, i percorsi ESG proposti da illimity sono differenziati in base alla dimensione aziendale e al settore di riferimento. Questo consente una valutazione più accurata della materialità degli obiettivi dichiarati dalle Pmi, rendendo gli strumenti finanziari più efficaci e coerenti con la realtà operativa delle imprese clienti.

Un ulteriore elemento distintivo è l’attenzione ai settori definiti “hard-to-abate”, cioè ad alto impatto e difficili da decarbonizzare. “Monitoriamo con attenzione questi comparti perché sono quelli che più necessitano di supporto e investimenti mirati. È qui che possiamo fare la differenza, creando soluzioni finanziarie su misura che guidino la trasformazione ecologica con realismo e ambizione”, sottolinea Gatto.

Nel dettaglio, illimity ha sviluppato un framework ESG Lending certificato da un soggetto indipendente internazionale, che permette di valutare la coerenza e l’efficacia dei progetti di sostenibilità presentati dalle aziende. “Ogni impresa può stabilire KPI coerenti con il proprio settore e il livello di maturità raggiunto. Il nostro sistema premia chi migliora le proprie performance ESG, incentivando l’evoluzione verso modelli più sostenibili”, fa notare ancora Gatto.

Tra gli strumenti offerti spiccano i green loan, dedicati a interventi di efficientamento energetico e riqualificazione immobiliare, e i sustainability-linked loan, che offrono sconti sui tassi di interesse legati al raggiungimento di target ESG.

Una governance dedicata alla sostenibilità

La spinta verso la finanza sostenibile in illimity non si ferma agli strumenti: è parte integrante della cultura aziendale. “Abbiamo integrato la sostenibilità nella nostra governance sin dalla nascita della banca. Oggi possiamo contare su un Comitato Sostenibilità in Cconsiglio di Amministrazione e su una rete di ESG Ambassadors che coinvolge il 14% della nostra popolazione aziendale”, racconta l’Head of Sustainability.

Tra i risultati raggiunti emergono gli oltre 228 milioni di euro di finanziamenti green o sustainability-linked erogati tra 2023 e 2024, un fondo ESG da 112 milioni creato da illimity SGR ai sensi dell’articolo 8 del regolamento SFDR, e il superamento della soglia del 27% di donne in ruoli manageriali.

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Il ruolo della tecnologia e dei dati ESG

Uno dei fattori abilitanti della strategia ESG di illimity è la tecnologia. La banca ha costruito una piattaforma di ESG Data Governance che consente la raccolta, gestione e controllo dei dati tramite fonti interne, esterne e dialoghi digitali con le imprese clienti. Questa infrastruttura permette una rendicontazione accurata, ora conforme ai nuovi standard europei ESRS introdotti dalla CSRD.

“Grazie alla tecnologia, possiamo monitorare i settori a maggiore impatto ambientale e supportare le imprese nei percorsi di trasformazione più complessi, anche quelle operanti negli ambiti cosiddetti ‘hard-to-abate’”, puntualizza Gatto.

Le sfide e le opportunità per il futuro

Guardando al futuro, le Pmi italiane dovranno affrontare sfide complesse: dall’adeguamento normativo alla necessità di investimenti significativi per la transizione ecologica. Eppure, le opportunità sono molteplici. Secondo la ricerca promossa da illimity, nonostante il forte interesse delle imprese per la materia, resta forte il gap nell’accesso ai finanziamenti: il 30% delle aziende dichiara difficoltà nell’ottenere credito bancario, mentre il 60% segnala ostacoli nell’accesso a fondi pubblici.

“Con percorsi ESG settoriali e strumenti finanziari calibrati anche per chi parte da un profilo non perfettamente allineato, accompagniamo le Pmi nel loro sviluppo sostenibile a medio-lungo termine. La nostra ambizione è rendere la finanza sostenibile uno standard accessibile, non un privilegio”, conclude Nicola Gatto. Nelle Linee Guida Strategiche 2026-2028, illimity punta a erogare oltre 350 milioni di euro in finanza sostenibile. Un obiettivo ambizioso, ma coerente con una visione della banca come abilitatrice di transizione e crescita inclusiva.



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