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Franceschini (FiberCop): “Con il Politecnico di Torino progettiamo le reti del futuro unendo ricerca, AI e giovani talenti”


Daniele Franceschini, Responsabile Technology & Innovation di FiberCop, in occasione della presentazione della partnership tra FiberCop e Politecnico di Torino è stato intervistato da Il Giornale d’Italia.

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Quali sono gli obiettivi principali della collaborazione tra FiberCop e il Politecnico di Torino?

Gli obiettivi principali sono quelli tipici di un grande programma di ricerca. Sono molto contento di essere qui oggi al Politecnico di Torino insieme al Rettore, proprio nella logica di dare il via a un programma che copre sia i progetti di ricerca con dieci progetti di ricerca e sviluppo, sia tutti i temi di formazione, sia l’attrazione di nuovi talenti con lo sviluppo di challenge e di eventi dedicati. Per noi l’innovazione tecnologica è un punto fondamentale per mettere su un modello di rete che mette insieme impresa, università e giovani nella logica proprio di fondare quello che è il disegno, lo sviluppo e la progettazione delle reti di telecomunicazione, del futuro e delle relative infrastrutture digitali.”

Su quali tecnologie lavorerete insieme e quali progetti risultano più innovativi?

I filoni di ricerca che abbiamo identificato sono sostanzialmente tre. Il primo ruota attorno a quello che è il DNA di FiberCop tradizionale che è l’innovazione delle tecnologie di rete, quindi tutti gli aspetti legati all’evoluzione della fibra. Non ci dimentichiamo che noi veniamo da lontano sulla fibra perché nel 1977 abbiamo fatto il primo collegamento proprio sulla fibra e ora vogliamo disegnare quella che è l’evoluzione della fibra per abilitare nuovi servizi digitali, ma anche le nuove tecnologie di Optical Packet Network, oggi siamo a 10 giga, l’evoluzione verso il 50 che abbiamo sperimentato qualche anno fa e oltre, verso i 100 gigabit e oltre, e ovviamente tutta la parte legata alla rete TLC. Poi la seconda parte è legata alla digitalizzazione, a tutta la parte della digital innovation. Infatti il trend principale è quello di trasformare la rete di telecomunicazioni in software, per diventare una piattaforma abilitante di nuovi servizi digitali. Questa componente è fondamentale perché consente, insieme alla Artificial Intelligence e al cloud, di abilitare nuovi paradigmi per i nostri clienti, per tutti gli stakeholder. E questo è molto importante perché accelera il tipe to market e la possibilità di sviluppare nuovi servizi. Quindi per noi i progetti centrali saranno proprio quelli del cloud e dela Artificial Intelligence legata allo sviluppo della rete, in maniera tale che sia sempre più flessibile.”

Tra i progetti che avete già avviato c’è il “Network Digital Twin”, di cosa si tratta e quali vantaggi può offrire?

 

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Il network Digital Twin è un abilitatore tecnologico molto coerente con i progetti che citavo prima, sostanzialmente legati al cloud e alla Artificial Intelligence. Perché dico questo? Perché il Digital Twin è una sorta di copia digitale, copia virtuale di quella che è la nostra rete. Spesso il proverbio dice ‘nelle cose ci dovremmo passare sempre due volte’ e il Digital Twin ci consente di fare questo perché noi facciamo una foto della nostra rete e da quel punto in poi facciamo una simulazione, per esempio per supportare nuovi servizi o per ottimizzare delle cose, per comprendere quale sarebbe la configurazione migliore. Poi rimettiamo l’orologio indietro e andiamo a configurare, esattamente come se passassimo due volte nella stessa esperienza, qual è la configurazione migliore della rete. Come faceva Michael J. Fox nel film “Ritorno al futuro”, andava nel futuro e poi ritornava nel passato. Il Digital Twin ci consente di fare questo, e ci permette di abilitare il terzo filone dei progetti importanti che stiamo studiando con il Politecnico di Torino. Oltre a quelli che ho detto prima della rete della digital Innovation sul cloud, sulla Artificial Intelligence, c’è tutto il mondo del green, dell’energia, della sostenibilità che per noi è estremamente importante perché FiberCop è uno dei principali consumatori di energia in Italia e per noi ottimizzare la nostra rete con il gemello digitale, significa cercare di come dire consumare meno energia ed essere più sostenibili, avendo un impatto ambientale più basso.”

Che ruolo hanno le borse di studio e le challenge per gli studenti all’interno di questa partnership?

Hanno un ruolo fondamentale perché, come dicevamo prima, questa partnership è una partnership a 360 gradi e copre tutti gli ambiti relativi sia ai progetti di ricerca, sia alla formazione e sia al coinvolgimento dei giovani talenti. Per noi il modello è quello di fare rete tra impresa, università e giovani talenti che devono essere avvicinati al mondo dell’industria. Per noi quindi, la borsa di studio è uno strumento per sostenerli nel loro percorso di crescita, e gli eventi e i challenge sono un modo per mettere a confronto quelli che sono i problemi dell’industria di FiberCop con la creatività e la capacità e la competenza di questi studenti che stanno seguendo il loro percorso di studio nell’ambito delle attività del Politecnico di Torino. È per questo che stiamo lanciando insieme al Politecnico questi due challenge, uno sul monitoraggio intelligente delle reti e l’altro sullo smaltimento con minimo impatto ambientale dei rifiuti in ambito decommissioning e gestione della rete complessiva. Ci saranno anche sei borse di studio che saranno indirizzate a studentesse STEM, proprio nella logica di cercare di andare verso quello che è un obiettivo importante per FiberCop, che è quello del gender equity. Tutti questi elementi compongono quindi un programma fondamentale in cui, insieme al Politecnico di Torino e agli studenti e ai giovani talenti, andremo a disegnare le reti di telecomunicazione del futuro, con un focus particolare sulle infrastrutture digitali e un focus particolare sul nostro ruolo come FiberCop per il sistema Paese per abilitare i servizi di tutti gli stakeholder, questo è uno dei nostri primi obiettivi.”





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