RHO (Mi) – La resilienza e la capacità di adattamento possono rappresentare risposte vincenti per le aziende in periodi di forti incertezze globali. Un esempio concreto è Pittini Group, che continua a dimostrare forza e visione strategica e che quest’anno ha scelto di partecipare come espositore a Made in Steel per illustrare due progetti chiave. In un’intervista con Simone Scaffidi Abbate, Group Commercial Director del gruppo siderurgico friulano, siderweb ha approfondito questi temi, analizzando anche l’andamento del settore e le prospettive future dell’azienda.
2024 tra difficoltà e opportunità, inizio 2025 a due velocità
«Come per tutto il comparto, il 2024 è stato un anno complesso anche per Pittini», esordisce Scaffidi Abbate, descrivendo un periodo caratterizzato da forti difficoltà, dalla debolezza della domanda alla tensione sui fattori produttivi. «Abbiamo dovuto affrontare una combinazione di sfide, inclusi l’aumento dei costi energetici e l’instabilità dei prezzi delle materie prime, in particolare i rottami, che hanno messo a dura prova il settore. Tuttavia, abbiamo visto in queste difficoltà un’opportunità per rafforzare la nostra resilienza, migliorando l’efficienza operativa, ottimizzando i nostri processi e rinforzando la nostra strategia».
Le ultime settimane hanno visto timidi segnali di ripresa, sebbene l’andamento del mercato resti altalenante. «Stiamo vivendo un anno a due velocità – spiega Scaffidi Abbate –. La discontinuità è sia temporale, con momenti di accelerazione seguiti da periodi di rallentamento, sia geografica, poiché alcune aree dell’Europa stanno recuperando mentre altre restano in fase di contenimento o sono caratterizzate da forte incertezza e oscillazioni. Questo ci obbliga a una continua capacità di adattamento».
Una delle forze principali del Pittini Group è appunto la sua presenza in vari mercati internazionali; un aspetto che, sebbene porti vantaggi, non è privo di sfide. «Operare su più mercati significa che è difficile vivere una congiuntura interamente negativa, ma è altrettanto difficile che la congiuntura sia interamente positiva – afferma il direttore commerciale –. La diversificazione geografica è cruciale per il nostro equilibrio, ma richiede un costante bilanciamento tra efficienza, complessità e capacità di adattamento alle specifiche dinamiche locali. Tutto questo, mantenendo l’indirizzo strategico di lungo termine».
Le sfide del settore
Per quanto riguarda i mercati del tondo per cemento armato e della vergella, Scaffidi Abbate sottolinea che le principali criticità derivano dai fattori produttivi, dai costi delle materie prime e dalle dinamiche geografiche. «Le difficoltà principali non sono tanto legate a specifici prodotti, ma alla complessità e alla simultanea convergenza delle molteplici variabili che impattano il nostro business, come i costi delle materie prime e le politiche sui dazi. In Italia, alla scarsità di rottami che rappresenta una sfida particolare, si aggiunge poi il più comune problema dell’alto costo energetico, mentre in altri Paesi, come quelli con accesso a energia a basso costo, le difficoltà si concentrano su altri aspetti».
Le dinamiche geopolitiche, le politiche energetiche e la gestione dei dazi sono temi che il gruppo affronta quotidianamente con una strategia proattiva e non solo di adattamento continuo, cercando soluzioni per ottimizzare costi e operazioni senza compromettere la qualità e l’efficienza.
Pnrr e investimenti strategici
In Italia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è un elemento di impulso significativo anche sulle attività di Pittini, in particolare in aree geografiche il cui il Piano prevede forti interventi infrastrutturali locali. Ne è un esempio la Sicilia, dove Pittini ha realizzato un importante hub a Giammoro. «L’investimento a Giammoro si inserisce nell’ambito dell’incremento delle attività di sviluppo infrastrutturale del Pnrr – rimarca Scaffidi Abbate –. Questo investimento ci consente di migliorare il servizio al cliente e di sostenere la crescita economica nella regione».
Allo stesso modo, l’annuncio dell’incremento della spesa per le infrastrutture in Germania ha generato aspettative positive nel settore. Tuttavia, «molto dipenderà dalle tempistiche e modalità con cui queste politiche si tradurranno in domanda concreta e non solo in aspettative di mercato», aggiunge il Group Commercial Director.
Il rafforzamento dell’internazionalizzazione
Un passo significativo nella strategia di espansione internazionale di Pittini è stata l’acquisizione di SteelAG nel 2023. A distanza di due anni, il bilancio di questa operazione è positivo. «L’acquisizione non è solo industriale, ma anche strategica dal punto di vista logistico e commerciale. Ci ha permesso di consolidare ed espandere ulteriormente la nostra posizione nell’Est Europa, creando un vero e proprio hub logistico-produttivo che estende ulteriormente i confini del nostro gruppo», afferma Scaffidi Abbate.
Il magazzino strategico di Giammoro e il sito di SteelAG si inseriscono dunque in un più ampio disegno di rafforzamento della presenza locale, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più caratterizzato da dinamiche regionali e da elevati livelli di servizio.
Il nuovo impianto barre a Verona: diversificazione e servizio al cliente
Il nuovo impianto per la produzione di barre presso Acciaierie di Verona è un’altra iniziativa chiave per il gruppo. «Il progetto procede nei tempi stabiliti e sarà completato entro la fine dell’anno. Il nostro obiettivo è diversificare ulteriormente la produzione e rafforzare la nostra presenza nei mercati storici, offrendo un servizio sempre più vicino al cliente», spiega il Group Commercial Director.
L’attenzione alle tematiche ambientali è un altro punto fondamentale della strategia di Pittini. «Abbiamo investito molto nella produzione di green steel e nel miglioramento delle tecnologie per la gestione delle scorie» sottolinea Scaffidi Abbate.
Per ciò che concerne la partecipazione a Made in Steel 2025, secondo Scaffidi Abbate, «in un settore in continua evoluzione, è importante fare rete e condividere le best practice. Eventi come Made in Steel sono fondamentali per sorpassare il tradizionale concetto di semplice filiera e creare una vera e propria community, dove le aziende possono confrontarsi con i diversi trend del mercato e sviluppare soluzioni per le sfide del futuro».
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