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Agevolazioni per filiera del legno e imprese boschive: domande dal 15 maggio


Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con il decreto direttoriale 4 aprile 2025, ha definito i termini e le modalità di presentazione delle domande riguardanti l’accesso alle agevolazioni per la creazione ed il rafforzamento delle imprese boschive e della filiera della prima lavorazione del legno. Detto provvedimento, inoltre, fornisce ulteriori specificazioni necessarie alla corretta attuazione dei suddetti interventi.

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Tali disposizioni, però, non si applicano agli interventi volti a promuovere lo sviluppo della vivaistica forestale, in quanto l’attuazione dei predetti interventi è demandata alle Regioni, ovvero ad un soggetto da queste incaricato.

Le risorse assegnate alle imprese boschive ed a quelle della filiera della prima lavorazione del legno, sono pari a 20 milioni di euro, di cui 10 milioni a fondo perduto e gli altri 10 milioni con finanziamenti agevolati.

I beneficiari

Il decreto interministeriale 20 febbraio 2025 aveva già individuato i soggetti beneficiari dei contributi e dei finanziamenti, nonché le modalità d’attuazione della misura agevolativa.

Potranno beneficiare delle agevolazioni in questione, le imprese operanti sull’intero territorio nazionale che:

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  • erogano servizi di supporto per la silvicoltura di cui al codice ATECO 2025 02.20, limitatamente alle attività di “Abbattimento di alberi” e “Produzione di tronchi (tondame) per industrie del settore (industrie manifatturiere forestali)” e 02.40.00, limitatamente all’attività di “Trasporto di tronchi all’interno di aree forestali”;
  • svolgono l’attività nell’ambito della filiera della prima lavorazione del legno, individuata dai codici ATECO 2025 16.11 “Taglio e piallatura del legno”, 16.12 “Lavorazione e finitura del legno”, limitatamente alle attività di alesatura, tornitura, fresatura, brocciatura, levigatura (spianatura), smerigliatura, lucidatura, giuntatura, eccetera del legno, essiccazione (stagionatura) del legno e d’impregnazione e trattamento chimico del legno, nonché 16.21 “Fabbricazione di fogli da impiallacciatura e di pannelli a base di legno”.

Non sono in ogni caso ammesse le imprese che esercitano le predette attività per la produzione di prodotti utilizzabili a fini energetici.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, le sopra elencate imprese, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i requisiti di cui all’art. 8 c. 2 del già citato decreto 20 febbraio 2025.

Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda d’agevolazione.

Presentazione delle domande

Le istanze per accedere alle agevolazioni, redatte in lingua italiana, dovranno essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito istituzionale del soggetto gestore (www.invitalia.it), pena l’invalidità e l’irricevibilità della stessa, a partire dalle ore 12.00 del 15 maggio e fino alle ore 12.00 del 10 luglio 2025.

L’accesso alla piattaforma informatica avverrà tramite SPID, Carta nazionale dei servizi o Carta d’identità elettronica. Il rappresentante legale dell’impresa richiedente, potrà delegare alla compilazione della domanda una persona fisica individuata a mezzo di delega.

È richiesto il possesso di una casella PEC attiva ed iscritta nel Registro delle imprese.

All’atto della presentazione dell’istanza d’accesso alle agevolazioni, ai soggetti proponenti sarà rilasciato dalla piattaforma il codice unico di progetto (CUP) che dovrà essere riportato su ciascun giustificativo di spesa connesso al programma d’investimento agevolato.

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Come indicato dall’art. 4 del decreto direttoriale in esame, la domanda d’agevolazione dovrà contenere, tra l’altro, le seguenti informazioni:

  1. i dati anagrafici;
  2. una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 8 del decreto 20 febbraio 2025;
  3. la descrizione del programma d’investimento oggetto della domanda d’agevolazione, funzionale all’evoluzione tecnologica e digitale dei processi produttivi ed alla creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi d’incollaggio;
  4. la descrizione delle spese per le quali viene richiesta l’agevolazione, in conformità con quanto previsto dall’art. 9 del decreto 20 febbraio 2025;
  5. l’indicazione dell’importo del contributo richiesto;
  6. l’indirizzo PEC per eventuali comunicazioni connesse alla concessione del contributo.

Unitamente a quanto appena sopra indicato, dovranno essere trasmessi:

  • una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti l’eventuale adesione ad un Accordo di foresta, nonché l’eventuale possesso della certificazione della parità di genere e delle ulteriori certificazioni di cui all’art. 10 c. 1 lett. a) ii del decreto 20 febbraio 2025;
  • qualora l’ammontare delle agevolazioni richieste sia d’importo superiore a 150mila euro, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica;
  • i preventivi delle spese in programma;
  • l’ulteriore eventuale documentazione indicata da Invitalia, ivi compresa quella utile alla valutazione della solidità patrimoniale e finanziaria dell’impresa.

Qualora le domande presentate esauriscano le risorse disponibili per la concessione di contributi a fondo perduto prima del termine finale previsto, Invitalia ed il Ministero provvederanno a comunicare tempestivamente sui rispettivi siti internet l’intervenuto esaurimento delle predette risorse, ai fini dell’adozione dell’avviso di chiusura dello sportello.

Istruttoria ed erogazione delle agevolazioni

Successivamente, si aprirà la fase istruttoria, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle istanze. Invitalia espleterà le verifiche istruttorie entro il termine di 45 giorni dalla data di presentazione della domanda d’accesso alle agevolazioni.

In caso di esito positivo delle verifiche, espletati gli adempimenti di registrazione degli aiuti individuali sul Registro Nazionale degli Aiuti, Invitalia adotterà il provvedimento, anche cumulativo, di concessione delle agevolazioni.

La richiesta d’erogazione dei contributi concessi, dovrà essere trasmessa ad Invitalia esclusivamente per via telematica, attraverso la relativa procedura informatica. Le agevolazioni concesse, saranno erogate su richiesta dei beneficiari:

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  • in due quote commisurate allo stato d’avanzamento dei lavori dell’investimento;
  • in un’unica soluzione successivamente all’integrale conclusione degli investimenti.

La citata richiesta d’erogazione, dovrà essere redatta secondo lo schema che sarà reso disponibile da Invitalia sul proprio sito internet ed alla stessa dovrà essere allegata la documentazione indicata nel medesimo sito.

Alla richiesta d’erogazione della seconda quota, ovvero alla richiesta d’erogazione in un’unica soluzione dovrà, altresì, essere allegata una relazione finale sulla realizzazione del programma d’investimento, da cui emerga la coerenza del programma stesso con il programma approvato.

Fonte: Decreto direttoriale 4 aprile 2025 (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)



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